Ci chiamano genitori T3, ossia coloro che si prendono cura di un familiare con diabete Tipo 1. Come faccio a spiegarvi una patologia che non vivo sulla mia pelle, ma che ha colpito la persona che più amo, cioè mio figlio. Essere un T3 significa vivere questa patologia ogni giorno
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Buongiorno, e buon 28 aprile, per noi un’altra data da ricordare (e chi se la scorda?) e da festeggiare. Non scorderemo certo i mesi precedenti, le difficoltà, i problemi, il dolore. Non scorderò il vostro supporto, i vostri consigli, le vostre considerazioni, tutti dati con professionalità irreprensibile, ma anche con una
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“C’erano dosi disponibili sul tardi, finiti gli anziani, sono passato ed ho chiesto. Il primo medico mi ha detto che non rientravo negli estremamente fragili (sono tipo 1) e che dovevo fare AZ. Lui si rifiutava di farmi Pfizer. Mi sono qualificato e gli ho detto che era omissione di
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Il glucagone non è zucchero, non è glucosio che viene iniettato, non è una qualunque sostanza che AGGIUNGE zucchero al corpo e quindi copre l’attività dell’insulina in eccesso che fa andare in ipoglicemia.
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Spesso sui social leggiamo richieste di aiuto per un’iper che apparentemente non reagisce alle correzioni.
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Sui social si leggono spesso post nei quali si mostrano foto di glicemie molto alte lamentandosi del fatto che la glicemia fa quello che vuole. E mi è tornato spesso in mente il mio atteggiamento di un pò di anni fa: facevo insulina a spanne, basandomi sulle dosi abituali che
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Stavo camminando ( una lunga passeggiata), capisco che i valori stanno abbassandosi, blocco il micro, 110 in discesa, non ho nulla per correggere, mi dico devo raggiungere l’auto dove ho tutto, posso farcela mi dico, nel frattempo sono arrivata a low, a dieci passi dall’auto ( ormai non ragionavo più):
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Io sto antipatica a un sacco di gente. Soprattutto nell’ambito del diabete. Non ai malati come me, che son compagni di viaggio, ma a quelli che rappresentano (o pensano di rappresentare) le ‘istituzioni’ mediche e associative. Fanno bene, hanno ragione, hanno capito. Ci sono persone che puoi controllare, con le
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È da qualche giorno che volevo scrivere queste parole, ma un po’ di angoscia non me lo ha permesso.. La scorsa settimana ci ha lasciato Alessandro, diabetico di tipo 1 come me. A 31 anni è morto per una ipoglicemia notturna. Questa malattia è più brutale di quello che può sembrare.
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Leggo post sulla morte di Alessandro, un ragazzo diabetico di 31 anni. Proprio come me. Leggo post sulla morte di Alessandro e l’unica cosa che provo, anche se non lo conoscevo personalmente ma solo grazie a #PortaleDiabete, è RABBIA. Rabbia perché anche io ho 31 anni.
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Farmaci anti-diabete. Ema: “Prove disponibili non supportano associazione causale tra agonisti del recettore GLP-1 e pensieri e azioni suicide e autolesionistiche”
