Categoria: Il diabete tipo 2

Semaglutide e tirzepatide: dalla rivoluzione nel trattamento di diabete e obesità alla nuova frontiera dell’anti-inflammaging

L’approccio farmacologico al sovrappeso e all’obesità in questi ultimi anni ha subito un’evoluzione significativa grazie all’introduzione di terapie talmente innovative da essere considerate nell’Endocrinologia la rivoluzione attesa dell’ultimo trentennio: semaglutide, agonista recettoriale di GLP-1 e tirzepatide, agonista duale dei recettori GLP-1 e GIP, analoghi delle incretine

Continua a leggere

Congresso ADA: semaglutide 7,2 mg* ha dimostrato una perdita di peso media del 20,7% nelle persone con obesità

Presentati al Congresso dell’American Diabetes Association (ADA), in corso ora a Chicago, i dati dello studio di fase 3b STEP UP condotto su persone con obesità senza diabete. Nello studio semaglutide 7,2 mg ha dimostrato una riduzione media del peso corporeo del 20,7 per cento, con un terzo dei partecipanti

Continua a leggere

Tirzepatide dimostra un’efficacia superiore al GLP-1 standard in termini di riduzione del peso. Studio SURMOUNT-5 sul NEJM

Pubblicati sul The New England Journal of Medicine i risultati completi di SURMOUNT‑5, uno studio clinico di fase 3b, in aperto, che ha valutato sicurezza ed efficacia di tirzepatide rispetto a semaglutide, in adulti con obesità o sovrappeso  in presenza di almeno una co-morbidità correlata al peso e senza diabete.

Continua a leggere

Insicurezza alimentare: da 2 a 3 volte più probabile sviluppare il diabete

Non si possono permettere cibo nutriente, sufficiente o di qualità. Sono costretti, a causa di cattive condizioni economiche, a rinunciare a cibi sani, frutta e verdura fresche, carne o pesce. Sono individui, famiglie e minori che soffrono di ‘insicurezza alimentare’. Patiscono una ‘insicurezza alimentare’ moderata o grave 3,4 milioni di

Continua a leggere

Diabete di tipo 2, passare a tirzepatide è più vantaggioso che aumentare le dosi di dulaglutide

Per le persone con diabete di tipo 2 non adeguatamente controllato con dosi submassimali di dulaglutide, il passaggio a tirzepatide ha comportato una riduzione dell’emoglobina glicata e del peso corporeo significativamente superiori rispetto all’aumento del dosaggio di dulaglutide

Continua a leggere
Skip to content