Categoria: Il diabete tipo 2

L’azione della combinazione fissa sitagliptin metformina, recentemente approvata dall’EMEA, sul diabete tipo 2

Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia in cui il pancreas non produce insulina a sufficienza per controllare il livello di glucosio nel sangue ed inoltre l’insulina non esplica la sua normale azione biologica (resistenza insulinica). Recentemente è stato approvato dall’EMEA un nuovo farmaco che utilizzala combinazione fissa

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Meccanismi fisiopatologici alla base dell’insorgenza del diabete di tipo 2

La stragrande maggioranza dei pazienti diabetici (circa il 90%) presenta una forma di malattia chiamata diabete di tipo 2, caratterizzata dalla presenza di ridotta produzione di insulina e diminuita capacità dell’insulina stessa di svolgere le proprie azioni sul metabolismo. “L’insulina è un ormone essenziale per la nostra sopravvivenza ed è

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Definizione e criteri diagnostici del diabete

Il Diabete Mellito è una condizione caratterizzata da un patologico aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Responsabile di questo fenomeno è un difetto assoluto o relativo di insulina, ormone secreto dalle insule di Langherhans del pancreas ed indispensabile per il metabolismo degli zuccheri. Si ritiene normale la glicemia fino

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Il meccanismo d’azione degli inibitori della DPP-4

Gli inibitori della DPP-IV sono sostanze capaci di bloccare l’enzima DPP-IV (o Di-Peptidil-Peptidasi IV) che nell’organismo è capace di degradare molto rapidamente le incretine, rendendole inattive. Attraverso le sostanze in grado di inibire questo enzima, come appunto il Sitagliptin, è possibile prolungare considerevolmente la vita biologica delle incretine, aumentare il

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Osservazioni e commenti sullo studio ACCORD

Effetti dell’abbassamento intensivo del glucosio nel diabete mellito tipo 2 Nell’ultima giornata dell’annuale appuntamento dell’ American Diabetes Association , tenutosi a San Francisco dal 6 al 10 giugno 2008, sono stati presentati, contemporaneamente alla loro pubblicazione sul New England Journal of Medicine , i “deludenti” risultati dello studio ACCORD (

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