Emergenza diabete: il 4,5 degli italiani interessato dalla malattia

Il 92,1% delle 140.000 persone con diabete in cura negli ospedali italiani coinvolti in un’indagine, è colpito da diabete di tipo 2, quello che si sviluppa quando l’organismo non è più in grado di utilizzare in maniera adeguata l’insulina che produce: più della metà è maschio (53,7%), il 59% ha oltre 65 anni, il 33,7% tra i 45 e i 65 anni, ma più del 7% ne ha meno di 45. Oltre un terzo delle persone con diabete di tipo 2 è obeso (38,5% con BMI superiore a 30) e meno del 20% risulta nella norma. Nelle persone che hanno il diabete tipo 1, ovvero quello che compare nell’infanzia e caratterizzato dall’incapacità del pancreas di produrre insulina, risulta essere in sovrappeso “solo” il 22,3%. Oltre un quarto delle persone con diabete tipo 1 (27,4%), e il 17,5% di quelle con tipo 2, risulta, inoltre, fumatore. Il dato fra le persone con tipo 1 è particolarmente allarmante, in relazione al forte rischio di complicanze vascolari correlate al fumo di sigaretta.

Questi dati sono stati raccolti in 95 centri di diabetologia distribuiti sul territorio italiano e fanno parte dell’indagine, pubblicata nel documento “Annali AMD 2007”, e presentata da Giacomo Vespasiani, Direttore del Centro Studi e Ricerche dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) nel corso del XVI Congresso Nazionale dell’associazione, conclusosi sabato scorso a Sorrento.

“Gli Annali AMD rappresentano lo spaccato del diabete nel nostro Paese, una malattia in preoccupante crescita – ha detto Vespasiani. Infatti, le più recenti indagini epidemiologiche hanno riscontrato in questi ultimi 10 anni un aumento dei casi di diabete di tipo 2 tra i giovani, legato soprattutto al sovrappeso e all’obesità: una delle ragioni alla base del crescente aumento dei casi di malattia. Nel 1997 le persone con diabete rappresentavano il 3% della popolazione italiana, e se la quota di persone con tipo 1 è abbastanza stabile, intorno alle 180.000 unità, sono aumentate quelle con il tipo 2, passate da circa il 2,7% al 4,1%. In totale, è colpito dalla malattia il 4,5% della popolazione assistita dal Sistema Sanitario Nazionale.