…. e’ immensa l’ignoranza che per l’imbarazzo si definisce razzista

Sassari, 7 giugno 2007

Mi chiamo Alice (nome di fantasia) ho 31 anni e sono diabetica da 22 anni.
Lunedì 30 aprile mi scade la patente di guida, rinnovata 4 anni fa presso la commissione provinciale di Cagliari tramite la classica visita superficiale e dopo un’attesa snervante.

La diabetologa quando qualche giorno fa mi ha fatto il foglio da presentare all’esaminatore, mi ha informato che non avendo complicanze e con un ‘emoglobina glicosilata di 6.7 avrei potuto fare il rinnovo in qualsiasi scuola guida.
Questa per me è stata una bella sorpresa e con grande felicità sono andata nella scuola guida di fiducia e ho prenotato la visita per oggi, 27.04.07.

Questa sera mi sono recata alle 17.30 presso la scuola guida e dopo pochi minuti sono stata chiamata per la visita. Mi sono presentata al medico e l’ho informato di essere diabetica mostrandogli il foglio della diabetologa in cui c’era scritto che non avevo complicanze e che visto il giudizio complessivo buono proponeva il rinnovo della patente per anni 5.

Lui ha subito premesso con modi poco gentili che visto che ero diabetica lui non mi avrebbe rinnovato la patente per più di 3 anni, criticando i diabetologi che si permettono di scrivere che un diabetico possa avere un rinnovo della patente per 5 anni.

Io educatamente gli ho fatto notare che la stessa commissione provinciale mi aveva rinnovato la patente per quattro anni.
Ma in tutta risposta mi ha detto che lui era “razzista” e che se non mi fosse stato bene il rinnovo dei tre anni, me ne sarei potuta andare in un’altra scuola guida.

A tal punto è intervenuto lo stesso proprietario della scuola guida, dicendogli che nessuno pretendeva che lui mi rinnovasse la patente per 5 anni ma visto che la commissione provinciale aveva ritenuto di rinnovarmi la patente per 4 anni, lui ha ripetuto che era razzista e che 4 anni fa ero più giovane perchè avevo 27 e che dopo 4 anni le cose potevano essere cambiate e mi ha chiesto cosa volessi fare.

Io ero molto indignata e anche scossa dalle affermazioni e l’istinto mi diceva di andarmene ma visto che la mia patente scade lunedì gli ho risposto che se avessi avuto più tempo me ne sarei sicuramente andata, ma che avrei fatto la visita solo perchè la patente mi sarebbe scaduta lunedì.

Detto questo ha detto al suo collaboratore di farmi leggere le classiche lettere per vedere quanti decimi avessi. E’ risultato 10/10.

Nel frattempo si è alzato e si è messo a leggere la normativa ( ex comma 2bis art 199 legge 285/92) e continuava a contestare il foglio della diabetologa dicendo che avrebbe dovuto indicare quanta insulina facessi, io gli ho risposto che poteva chiederlo a me che sono adulta, visto che la diabetologa non vive con me e che avrebbe potuto dire indicativamente quanta insulina facessi, poi lui continuava e io gli ho detto che tutte le sue scuse non mi interessavano che volevo andarmene. Quando ha finito di scrivere il suo foglio mi ha detto: “spero che la prossima volta trovi un medico migliore di me e io gli ho risposto: direi più umano di lei. E sono andata via.

Questo medico, Tenente colonnello del dipartimento di medicina militare, mi ha fatto rabbia, ho pianto per un’ora di seguito, mi ha umiliato e denigrato, la questione non è stata la durata del rinnovo ma l’umiliazione che ho subito. Vorrei tanto sapere Voi che cosa pensate di quello che è accaduto. Mi scuso per il lungo sfogo ma ne avevo davvero bisogno.

Gent.ma Alice, La prego di andare immediatamente dai carabinieri e denunciare per comportamento razzista, dichiarato da questo esimio resto di una umanità ormai in disuso. Se il caso le diamo il conforto di un legale. Il suo sfogo si commenta da solo non voglio aggiungere altro.

Naturalmente, siamo disponibili per fornire le generalità del sig. Tenente Colonnello qualora il Ministero dei Trasporti o altra autorità ritenessero utile intervenire in proposito.

Cordiali saluti

Il Presidente

Michele Calvisi

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