Levotiroxina. Ecco il documento delle società scientifiche in risposta a disposizioni Aifa

Dal Congresso dell’Associazione Italiana della Tiroide (AIT) la risposta alle recenti disposizioni AIFA . “Fino a quando non saranno resi disponibili standard di qualità più rigorosi e nuovi ed affidabili test che valuteranno l’intercambiabilità dei prodotti a base di levotiroxina, è opportuno continuare a ritenerli prodotti unici non sostituibili”IL DOCUMENTO.

In Italia si stima che fino al 30% della popolazione abbia problemi legati alla tiroide, con una frequenza nettamente maggiore tra le donne rispetto agli uomini (6 a 1). Si tratta di un dato a prima vista allarmante che potrebbe far pensare a un aumento quasi epidemico avvenuto negli ultimi decenni. In realtà è il risultato di un concreto miglioramento delle tecniche diagnostiche e di una maggiore consapevolezza dell’importanza di prevenzione (profilassi iodica) e diagnosi precoce, con particolare attenzione ai fattori di rischio. A ciò si affianca un’altra conquista scientifica importante: la sempre maggior personalizzazione del trattamento con ormoni tiroidei. Di questo ed altro si è parlato al 7° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana della Tiroide (AIT).

Al Congresso particolare attenzione è riservata al documento siglato congiuntamente dalle Società Scientifiche AIT (Associazione Italiana della Tiroide), AME (Associazione Medici Endocrinologi), SIE (Società Italiana di Endocrinologia) e SIEDP (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), in risposta alle recenti disposizioni AIFA relative alla Levotiroxina.

“Fino a quando non saranno resi disponibili standard di qualità più rigorosi e l’introduzione di nuovi ed affidabili test che valuteranno l’intercambiabilità dei prodotti a base di levotiroxina, è opportuno, nel migliore interesse del paziente, continuare a ritenerli prodotti unici non sostituibili, come raccomandano le principali Società Scientifiche Internazionali e molte Agenzie Regolatorie di diversi Paesi”, confermano i Professori G. Fenzi, Presidente AIT, P. Beck-Peccoz, Presidente eletto AIT, P. Vitti, Segretario AIT e R. Castello, Presidente AME.

Il documento fornisce indicazioni per il medico curante e i pazienti:

– Per il Medico Curante: I pazienti in corso di terapia con levotiroxina sodica devono essere mantenuti in trattamento con lo stesso prodotto. Se la preparazione viene cambiata, si rende necessario un controllo preciso ed accurato del TSH nei pazienti con ipotiroidismo primario e delle FT4 nei pazienti con ipotiroidismo centrale, entro 6 settimane per evitare potenziali effetti iatrogeni indesiderati.

– Per il Paziente: Le malattie della tiroide spesso richiedono un trattamento con levotiroxina sodica per lunghi periodi di tempo. E’ importante che il trattamento sia costante e preciso, e che sia utilizzata la stessa preparazione di levotiroxina sodica anche quando il Medico Curante ne modifichi il dosaggio. Quindi, quando si reca in farmacia, non accetti la sostituzione della preparazione a base di levotiroxina sodica senza l’approvazione del Medico Curante.

 

da quotidianosanità.it