La terapia con microinfusore è sicura, lo afferma la dott.ssa Mameli

La terapia con microinfusore è sicura ed efficace nella popolazione pediatrica e si associa ad un miglior controllo metabolico.

Recentemente su Acta Diabetologica, rivista scientifica che pubblica i rapporti sulla ricerca sperimentale e clinica sul diabete e le malattie correlate, la Dott.ssa Chiara MAMELI, Pediatra presso la Clinica Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Luigi Sacco diretta dal Prof. Gian Vincenzo Zuccotti, ha pubblicato un interessantissimo lavoro sulla terapia con il microinfusore nella popolazione pediatrica.

“Sono particolarmente onorato che una nostra conterranea studi questi temi molto cari a tutti i Sardi considerato l’altissimo numero di esordi che colpisce la nostra Isola” dichiara Francesco PILI Presidente di Diabete Zero Onlus. Come nasce l’idea di questo studio chiediamo alla Dott.ssa MAMELI.
“L’idea di questo studio nasce dopo una mia esperienza negli Stati Uniti. In tale occasione ho avuto la fortuna di confrontarmi con colleghi diabetologi di altri paesi in merito alla terapia con microinfusore. Al ritorno nei nostri rispettivi paesi abbiamo pensato di cercare di capire come fosse il controllo metabolico a lungo termine dei bambini in terapia con microinfusore in quanto in letteratura i dati a tal riguardo erano scarsi.

Abbiamo condotto uno studio retrospettivo per valutare il controllo metabolico lungo termine in bambini e giovani adulti con diabete mellito tipo 1 di età compresa tra 5 e 20 anni che erano in terapia con il microinfusore da almeno 5 anni in 3 Paesi che hanno un centro diabetologico di III livello: Italia (AO L.Sacco, Milano), Canada (Alberta Children’s Hospital, Calgary), Spagna (Ospedale Sant Joan de Deu, Barcellona).

Sono stati raccolti i dati di 115 pazienti (età media di 13.5 anni), con una durata media di malattia di 6.3 anni e una durata media di terapia con microinfusore di 6.9 anni (range tra 5 e 12 anni). Abbiamo osservato che dopo un anno dal posizionamento del microinfusore, l’emoglobina glicata migliorava in maniera significativa, soprattutto in Italia. Inoltre il controllo metabolico sembrava essere migliore in coloro che utilizzavano le funzioni avanzate del microinfusore (es. basale temporaneo, boli speciali) a testimonianza del fatto che per ottenere i maggiori benefici il microinfusore deve essere usato sfruttando tutte le sue potenzialità. Nella nostra casistica non è stato osservato un aumento di peso dei pazienti, né un aumento delle chetoacidosi o delle ipoglicemie gravi. Inoltre un dato interessante che è emerso è che durante tutto il follow-up dello studio l’emoglobina glicata migliorava significativamente nei maschi e non nelle femmine. E’ difficile dare una spiegazione a questo fenomeno, tuttavia abbiamo ipotizzato che nelle ragazze un più difficile rapporto con il proprio corpo e un aumentato rischio di depressione possano essere alla base di un più difficile controllo metabolico della malattia.”

 

da cagliari.globalist.it