Letterine a Babbo Natale: scrive la community di Portale Diabete

Catia Bono

Vorrei vorrei….. un mondo migliore senza violenza, senza tristezza , con più serenità economica familiare e…. Più generosità più umiltà .ma siccome sn solo parole abbracciamo quel ke viene e buone feste


Donata Debono

beh ne avrei tante cose da chiedere a Babbo Natale,….ma quella ke in questo momento mi viene da chiederle è portare finalmente tanto amore nel mondo e quella serenità…ke il popolo vorrebbe..ultimamente non se ne può più di gente ke davvero è infelice x colpa dei capoccioni ke abbiamo a Roma…vorrei il nostro paese ke ritorni ad essere quel bellissimo paese ke tutti ci invidiavano ma ke in questo momento sta andando a rotoli…e poi…xkè no…la cura definitiva x noi db!!!! Buon Natale e buone feste a tutti voi!!! smakkkkkk


Solo Ros Mariarosaria Vitale

Caro Babbo Natale, vero, Regala a tutti i bimbi malati la loro guarigione…. Non voglio altro…


Giovanna Ercoli

Caro Babbo Natale certo che ti sembrerà strano ricevere una lettera da una nonna ma il mio desiderio è un pò particolare visto che sono una contralto mi piacerebbe poter cantare la notte di Natale sarebbe bellissimo per il resto le solite cose grazie …


Emilia Folcarelli

caro babbo natale, spero che tu non hai il diabete perchè c’hai da secoli una bella pancetta, non è che sotto la barba hai un lecca lecca, almeno usane uno di quelli moderni dove c’è scritto…..senza zucchero….va bhè non fa nulla se ce l’haii io ho l’insulina ti aiuto……dolci non me ne portare…giocattoli sono fuori età……vestiti mi servirebbe un armadio…..scarpe, cenerentola mi fa un baffo………risate grazie c’ho le mie…..guai sono piena…..fa una cosa portami una scoperta nuova sul diabete, specie per quello che hanno i bambini…..ps. AH BABBO NATALE FA SCOPPIARE TUTTE LE FABBRICHE DELLA NUTELLA……..


Alessandra Terreni

Caro Babbo Natale, quando ero bambina accontentavi ogni mia richiesta materlale, doni, regali, di tutto di più e ne ero impressionata e strafelice….adesso sono parecchio più grande, e non ho richieste materiali da farti, ma ti prego di cercare di mantenere in me la volontà di lottare ogni giorno per tutta la mia famiglia, perchè se cade quella, la mia volontà (ci sono prorpio vicina a lasciarla cadere), credo che sarebbe un grosso guaio per me e company. 
Quindi fammi la cortesia di mantenere la mia salute come è adesso e di darne di più ai miei cari….casomai non potessi farne a meno di toglierne, prenditi un po’ della mia che tanto ormai ho una certa età …ma ricordati che sarà una lotta dura, perchè per 46 anni ho tenuto tutto a bada, nella mia salute, e non ho intenzione di mollarla adesso!  
Felici festività a tutto il portale


Mauro Occhiodoro

Io chiedo che su questo nostro mondo ritornino umanita’ dignita’ rispetto fratellanza solidarieta’ senso civico onesta’ ecc ecc …so che chiedo tanto ma vale comunque la pena tentare


Renzo Lidano

Caro babbo Natale oggi ho 64 anni e dopo circa 57 anno Ti riscrivo. Oggi pero’non voglio nè soldi nè regali ma una Magia, si una Magia. Sono tornato adesso dalla farmacia dove ho preso una piccola parte di medicine che prendo giornalmente (20 pasticchette + insulina + cerrotto etc.etc) e ho pagato 16 € di ticket. Sicuramente come e più di me ci saranno tantissime persone e allora fai una Magia: FAI SPARIRE CON UN COLPO SOLO TUTTI GLI ATTUALI POLITICI (ONOREVOLI E NON ) E A L LORO POSTO METTI TANTE PERSONE “NORMALI”: SI ” NORMALI” perchè secondo me non servono nè CAPOCCIONI nè ……….. grazie e Buon Natale. P:S. attento che questi ti fregano la slitta


Dida Mombei

caro babbo natale eh si sono ancora io che ti scrivo (tanti anni senza farlo e ora due volte magari così facendo mi leggerai?) volevo aggiungere un desiderio grandissimo …io all’alba dei miei prossimi 62 anni posso ancora aspettare ..ho avuto la fortuna di diventare prima mamma e poi nonna per cui posso aspettare l’arrivo del mio prossimo rene continuo la dialisi non c’è problema anche se non è sempre una passeggiata e tu lo sai bene ma ti chiedo con tutto i cuore di fare un grosso regalo a tutti quei bimbi che si ritrovano con il diabolico mr. D: aiutali a sopportare le crisi a cui vanno incontro nonostante le cure dei loro genitori fai in modo che qualche buon ricercatore scopra la cura definitiva per debellare questa malattia in modo che possano continuare a crescere senza problemi e vivere come come ogni bambino dovrebbe fare, io aspetto sarò paziente, d’altronde tu lo sai ho sempre dovuto scegliere tra il regalo tuo e quello del mio compleanno per cui aspettare sono abituata pensa a loro che sono la speranza di tanti genitori FALLI GUARIRE e fai in modo che nessun altro bimbo passi l’angoscia di Plinio te lo chiedo con tutto il mio cuore


Sandra Bucci

Caro Babbo Natale,
Ebbene si, nonostante abbia 18 anni ancora ti scrivo. No, tranquillo, non voglio la macchina e nemmeno un vestito nuovo. Non voglio un nuovo paio di scarpe e nemmeno quella bella borsa che ho visto in vetrina al centro commerciale. No, non voglio quel computer super tecnologico e nemmeno quel costosissimo telefono. Forse alla mia richiesta penserai che sarebbe stato meglio se avessi desiderato una delle cose che ho elencato sopra. Io ti chiedo soltanto un po’ di tranquillità, di serenità, non ti chiedo la cura definitiva a questo macigno, ti chiedo almeno un giorno di pace, un giorno di “vacanza” non solo dalla scuola ma anche dal diabete! So che non puoi farlo ma mi piace potetmi illudere che magari il 25 dicembre io possa svegliarmi e trovare sul comodino al posto di tutti quegli “attrezzi” una bella fettona di pandoro con tanto di zucchero a velo e un bel cappuccino, di trovare mia madre sorridente e non preoccupata per i pranzi e le cene natalizie che sarà difficile gestire. Vorrei per un giorno poter non “bucarmi”. Comunque sia non mi lamento e se mi chiedessi di regalare la mia “giornata libera” per dare la cura definitiva a chi sta peggio lo farei volentieri. Io la cura ce l’ho, provvisoria, ma ce l’ho. Sperando nella ricerca, con affetto Sandra.


Francesco Perreca

Caro amico “Diabete” sono ormai 23 anni che trascorriamo le festività di natale assieme e quindi anche a te auguro buone feste e un felice anno nuovo. Si è vero alle volte sei dispettoso, lunatico bisbetico rompipalle, beh anch’io diciamo che alle volte ti faccio arrabbiare, quindi io ti prometto e spero che anche tu come me mosso da buoni propositi faccia il bravo e che amichevolmente possiamo trascorrere in allegria piacevoli momenti. Vorrei partire da solo ma se te ne vuoi venire pure tu tranquillo che un posto lo troviamo ok? A presto allora caro amico. 
Colgo l’occasione di augurare a tutti quanti care Amiche e cari Amici un sereno Natale e un buon anno un caro abbraccio e un bacione 
Francesco


Anna Cuciniello

Caro babbo natale non ti chiedo grandi cose. Vorrei solo che quello che è successo a Plinio non succeda mai più. non chiedo niente per me: chiedo solo che chiverrà dopo di me conosca mister d solo sui libri


Franca Donna

Beh che dire … iniziare una letterina a Babbo Natale con la speranza vana che anche se sono adulta esista davvero e non chiedo per me senza fare la buonista ma desidererei un MONDO con sentimenti solo d’Amore … solo questo avrebbe un grande effetto perché’ non ci ricordiamo mai che siamo tutt’uno …. Chiudere gli occhi e sognare come si suol dire “rosa” …. un’ambiente pulito, gente radiosa e sorridente, animali ben curati…. La vicina che aiuta l’altra e non si aspetta nulla in cambio …. L’elimazione di governi o chi per esso che vuol spremere come limoni e sottomettere i popoli solo per i propri egoistici bisogni ……. essere come delle luci radiose che vivono intensamente per gli altri ………. non continuo mi sentirei troppo melense a discapito mio e non rileggo neppure …. scusate eventuali errori. Franca


Anna Maria Chiapparo

Possono scrivere anche le mamme a Babbo Natale? 
Io che non l’avevo mai fatto in vita mia…
ai miei tempi, la letterina la scrivevamo a Gesù Bambino e chissà perché o per come , la mettevamo sotto il piatto del papaà durante il pranzo natalizio…
Eh, caro Babbo, se realmente esistessi chissà quanto e come dovresti sbattere la testa con noi quaggiù. Siamo disperati e ci aggrappiamo a tutto ormai, anche a te, sperando che esisti veramente e magari possa far qualcosa…chissà…magari giri a gesù Bambino, come ai vecchi tempi… che dirti, che chiederti?
La salute, la pace, la serenità, la speranza?
Mah…
ti chiedo solo un po’ di tolleranza in più per tutto e soprattutto tanta accettazione (si può dire così?) per sopportare i disagi quotidiani, le arrabbiature, le seccature varie e soprattutto le persone insopportabili che inevitabilmente incrociano ed incroceranno il cammino nostro e quello dei nostri figli.
Già bastano i pensieri che abbiamo. Di questi ne facciamo volentieri a meno.
Meglio un ipo (subito corretta) in più che incontrare per strada l’ignoranza dilagante di gente che parla a vanvera credendo di saper tutto.
Ti sembra banale questa richiesta? 
Non credo, e sai perché? 
Perché il cuore di una mamma arrabbiata, potrebbe arrivare ad un punto di non sopportazione tale da arrivare ad augurare il suo dolore a chi non sa e quindi meglio evitare, che dici? già bastano i milioni di bambini diabetici che abbiamo nel mondo.
Basta così, grazie. Facci cambiare strada o aver un limite di sopportazione illimitato!
Non credo di chiederti tanto. 
Buon Natale anche a te con l’augurio di non avere mai il diabete nemmeno tu.
Una mamma arrabbiata che non sopporta più nulla.


Elisa Cecchinato

Caro Babbo, quest’anno, come l’anno scorso, e quello prima ancora. .., siamo stati un po’ bravi, e un po’ no. Sai è difficile essere buoni 365 gg all’anno….. kmqe ti chiedo solo di portarmi tanta forza, quella che mi hai dato anche gli altri anni per affrontare ogni giorno, oltre i problemi di vita quotidiana, le insidie di Mr. D. E poi ti vorrei chiedere che il mio Raffaele continuasse a vivere il suo diabete così come lo vive adesso, senza sensi di colpa o di inadeguatezza, prese in giro da qlkno o rifiuto verso la sua malattia. Lo so niente potrà mai più togliergli questa brutta malattia ma almeno fa che possa vivere sereno la sua vita, come tutti gli altri con speranze e sogni, delusioni e sconfitte, traguardi da raggiungere. E poi caro Babbo se assieme a tutto questo ti scappa anche qualche regalo, beh ne saremo felici 
Con affetto mamma Elisa


Simone Caruso

ok, speriamo di aver capito bene…
Caro Babbo, (certo che fa strano scrivere una letterina a 27 anni….). Non saprei cosa chiederti, non perché abbia tutto ma perché boh? Non è stato poi un anno così fantastico questo per me: certo, ho avuto dei piccoli (anzi piccolissimi) successi ma se penso allo scorso anno beh, quest’anno è andato un po’ di cacca… Vorrei…vorrei…vediamo: vorrei che la prossima visita dal diabetologo mi venga detto “la glicata si è abbassata di nuovo, bravo!” invece dei soliti “devi metterti a dieta!” “devi fare sport!” (poi detto da un rachitico antipatico è quanto dire…), vorrei che ci fosse un’associazione per diabetici che non sia a Milano, Roma, Bari, Lecce o Potenza ma a pochi km da me così la prossima volta non penserò “uffa…hanno organizzato il pranzo di Natale e io non ci son potuto andare!”, vorrei essere un attimino più attento con le mie glicemie, vorrei anche credere un po’ di più in me stesso a dire il vero…Poi se ti riesce più comodo trovarmi la sveglia a forma di TARDIS del Doctor Who, fa lo stesso…mi arrangerò da solo!
Con affetto,
Simone


Raimondo Gualitti

Caro Babbo Natale….Ricordi…da bambino non dormivo specie la notte della vigilia per scoprire qualche rumore nella stanza dell’albero, oggi essendo qualche anno più grande c’è sempre l’albero e il mio desiderio è senz’altro immenso….che al più presto arrivi un dono che soddisfi tutti i natali a seguire e non solo sotto il nostro albero ma di tutti coloro che desiderano lo stesso regalo dal nome cura. Tanti auguri a noi tutti e a voi piccoli…state attenti al camino Buon Natale.


Gabriella Ferri Cristini

Caro Babbo Natale, sinceramente mi fa strano rivolgermi a te, non lo faccio più da diversi anni e, quando l’ho fatto non ti ho dedicato la giusta importanza e considerazione che meritavi. Ho avuto altre cose per la testa che mi hanno trasformato nella persona che sono oggi, umile, matura, che si è adattata a situazioni meno belle, e soprattutto che ha smesso di chiedere … Non prego molto e mi sento terribilmente in colpa per questo, ma credo che Dio esista e ci ripaghi di ogni nostro sacrificio in silenzio, senza nemmeno farcelo notare .. io Dio lo ringrazio perche mi ha aiutato a superare momenti brutti, Natali in cui anziché pensare a te, mi chiudevo a chiave nel bagno per non farmi scoprire, mentre tutti festeggiavano, e da sola piangevo in silenzio perché ero convinta che da un giorno all’altro sarei diventata cieca, o senza un arto. Chiedevo a Dio il motivo per il quale dei bellissimi occhi verdi come i miei (cosi mi dicevano tutti) sarebbero dovuti diventare ciechi prima o poi .. si, quello era il mio peggior incubo. Quelli dovevano essere i tuoi momenti, tu aspetti 365 giorni per avere tutta la mia attenzione e invece, puntualmente passavi in secondo piano. Ti chiedo scusa, non lo meritavi allora e non lo meriti adesso, anche se con forte ritardo ma mi sento in dovere di chiederti scusa … non è giusto per una bambina non potersi dedicare senza pensieri a scrivere la propria letterina a Babbo Natale, anche se qualcosa mi dice che infondo infondo tu mi capisci, e non sei arrabbiato con me … per farmi perdonare da te ho deciso di non chiederti alcun dono, vorrei solo che anche tu, come me, ogni tanto spendessi una preghiera per tutti quelli che giorno dopo giorno devono combattere contro questa “cosa” che si chiama Diabete, affinchè non prenda mai il sopravvento .. affinchè non ci impedisca di vivere serenamente .. affinchè prima o poi si riesca a renderla innocua.
Dio a te presterà ascolto perché tu sei una persona saggia, buona, generosa verso gli altri, voi avete molto in comune, per favore, chiedi anche tu a Dio che mi dia la possibilità di avere un giorno un bambino sano perché voglio che ti scriva ogni anno, voglio che pensi solo ed esclusivamente a te, è l’unico modo che ho per farmi perdonare da te …. Io ormai sono grande per giocare, tu potrai riempire lui di tanti doni, anche di quelli che non ho chiesto per me. 
A quel punto ti prometto che ogni anno, quando arriverà il Santo Natale, sarai presente in ogni angolo della nostra casa, ci sarai solo tu e colui che, insieme a te, avrà reso possibile questo mio desiderio.
Grazie Babbo Natale, grazie a nome mio e di tantissimi bambini che spero si godranno i tuoi doni con la gioia e la spensieratezza che meritano di avere.
Ti auguro di trascorrere un sereno Natale


Rosaria Iaià Di Matteo

Caro Babbo Natale,
premetto che sono un pò imbranata e pasticciona con le parole ma voglio comunque provare a scriverti qualcosina.
Lo sai, non essendo più una bambina, non è proprio a te che mi rivolgo di solito, ma piuttosto, dopo un bilancio dell’anno che sta per finire, faccio delle promesse a me stessa. 
Nemmeno io ti chiedo una cura per il diabete, eppure vorrei veramente tanto liberarmi di questa malattia! Quante volte mi sono persa tra i pensieri immaginando una vita senza tutti quei calcoli, quelle paure, quelle incertezze. Tante volte mi sono chiesta come sarebbe sedersi a tavola, muoversi, avere una semplice influenza senza pensare alle “conseguenze” di certe azioni… perchè io (forse purtroppo o forse per fortuna) non me lo ricordo più com’era prima che arrivasse lui! Poi ad un certo punto, ho smesso di pensarci. Ho iniziato a credere che fin quando c’è, fin quando si dirà che sarà per sempre, non potrò fare altro che sforzarmi di conviverci e di tenerlo a bada. 
Il fatto è che nonostante la sua presenza e nonostante tante altre cose poco piacevoli che mi hanno fatto crescere troppo in fretta, io la vita la amo e per questo, anche nella sfortuna, riesco comunque a sentirmi fortunata.
Cosa potrei mai chiederti allora?! 
Caro Babbo, da brava sognatrice, io ho bisogno di credere che nonostante il diabete, potrò vivere una vita quanto più possibile “normale”. Assicurami che sarò abbastanza forte ed in salute per continuare ad esserci per le persone che amo, vedere il mio nipotino crescere, costruirmi una famiglia solida e donare ai figli che spero di avere, tutta la sicurezza, l’amore e la forza di cui potrò essere capace. Fammi pensare che sarò all’altezza del percorso lavorativo che sto tirando su con tanta fatica ma altrettanto entusiasmo!
Non ti chiedo di avverare tutti questi miei desideri, mi sembra davvero troppo! Ci penso io a questo!  Tu aiutami a custodire i miei sogni affinchè niente e nessuno possano portarmeli via! Ti chiedo solo di proteggerli, lasciarli lì, a colorare la mia vita giorno dopo giorno, a mano a mano che (magari) li realizzo tutti!
Non so se a te è il caso di dire buon lavoro o buon Natale, facciamo entrambi  
Ps: mi raccomando, leggi bene le letterine di tutti! U.U

Buone feste a tutto il gruppo! 
Rosaria.


Beatrice Pilosio

Auguro di cuore un Buon Natale a tutti voi… Io quest’anno non chiedo niente a Babbo Natale perché il regalo me l ha già fatto, finalmente ho portato a casa il mio cane dopo un operazione d’urgenza e 5 giorni di ricovero… Ecco il regalo più bello è quello di averlo a casa per Natale… E che, incredibilmente, in questi giorni le glicemie mi abbiano lasciata stare in modo da poterlo curare senza distrazioni….direi che come regalo è già abbastanza.
Per i miracoli e una cura io confido nei ricercatori, a cui auguro un felice e riposante Natale in modo che a gennaio possano tornare al loro lavoro più felici e motivati di prima!


Carmela Dimarzo

Caro Babbo Natale visto il periodo di crisi in cui ci troviamo, veniamoci incontro, mi sta bene anche un regalo riciclato, accetterò che mi porti il regalo che ha ricevuto mio figlio 7 anni fa’ e a lui in cambio gli porterai un trenino, sono sicura che sarà felicissimo grazie…….Buon Natale a tutti


Klau Kostaj

Caro Babbo Natale! 
Ho deciso di scriverti questa lettera perché…Bella domanda! Neanch’io so perché! Ma è una cosa strana visto che non ti ho mai scritta una. O semplicemente non mi ricordo di averlo mai fatto…Forse l’avrò scritto quando ero piccina piccina, ma l’arrivo del Mr.D. ha cancellato quasi tutto del “periodo prima”. Poi dopo, forse avrò anche pensato di farlo, ma poi non l’ho mai fatto. Forse perché Babbo Natale, fatine e le storie di principi e principesse hanno lasciato il posto a una realtà, una realtà troppo dura per la fragilità di una bambina, dove non c’era posto per sogni e desideri…Così che con il passare degli anni forse ho smesso anche a credere in te. Ma ti svelo un segreto: sempre ci speravo in un miracolo, quello che avrebbe fatto sparire Mr.D. dalla mia vita, un miracolo che avrebbe cambiato la mia vita(questo soprattutto nel periodo dell’adolescenza, quello che io chiamo “il periodo buio della mia vita”…).Un miracolo che nei anni non l’ho mai visto…O per lo meno è quello che ho pensato per anni…Ma adesso ti sto scrivendo, e forse è quello che conta. Potrei cominciare a farti una lista delle cose che vorrei, solo che non so se sarei capace. Questo è un po come il periodo prima di Natale, quando sono in giro a cercare i regali. Ogni anno ho pensato di regalarmi qualcosa che mi piaceva veramente (perché sapevo già che nessuno non me l’avrebbe mai fatto), solo che poi non l’ho facevo mai. Finivo sempre a comprare tutto per gli altri…Non ti so dire perché. Forse perché una parte di me pensava che loro avevano più bisogno… Eh si Babbo Natale, devo dire che sono un po strana io…Così che anche i desideri nella letterina li lascio per gli altri…E non perché non ci credo a te (sinceramente un po anche quello però…), ma soprattutto perché quella bambina piccina è cresciuta, ormai è diventata una donna. Da tempo Mr.D. non è più un nemico (ma con questo non pensare che io lo voglio), solo che con i anni ho imparato a vedere e apprezzare anche le cose buone che ho nella mia vita. E c’è ne sono, c’è ne sono sempre stati. Solo che io non li vedevo, o forse non volevo vederle…Ti svelo anche un’altro segreto caro Babbo,
quel famoso miracolo c’è stato, il miracolo ero io. Perché il vero miracolo è proprio quello: continuare a credere e lottare anche quando tutto ti sembra impossibile…
Ricordate: il miracolo siamo noi…Ma quello è un po come lo spirito di Natale, lo devi sentire dentro di te, non te lo possono dare gli altri…Buon Natale a tutti!


Inversi Raffaella

Caro Babbo saro’ estremamente veloce! Ti chiedo di evitare alla persona più importante della mia Vita, cioè mia figlia, tutte le amarissime sorprese che da quasi 18 anni mi regali. Spero che te la sia presa abbastanza con me per lasciare tranquilla la mia bambina. Scusa il tono arrogante ma quest anno sono veramente arrabbiata! Grazie!!


Massimiliano Capanna

Bravo Babbo Natale!!!!!!! Ti ringrazio con tutto il cuore. Come dice il detto? Agli zoppi?? Pedate negli stinchi? 7 mesi fa l’esordio, un’estate a 40 gradi infarcita di bronchiti ed otiti. Arrivò l’autunno e la scuola…e chi, della scuola, si rifiutò di manovrare perfino un semplice glucometro, tanto da obbligare mia moglie a lasciare il lavoro per accudire il piccolo oliviero. 4 giorno di asilo e….bronchite/polmonite. Si rientra e si susseguono raffreddori e tosse fino al virus gastroenterico di 15 giorni fa che ancora lo attanaglia. Ricoveri in ospedale fino ad arrivare a ieri: la sentenza, il bimbo sta meglio e può ritenersi guarito. Nel frattempo durante il breve ricovero, arrivò anche il virus da raffreddamento che ce lo riconsegna senza diarrea e vomito, ma con raffreddore fortissimo. Oggi l’apoteosi: fino a mezz’ora fa saltellante e gioioso per la prima volta dopo 15 giorni di vomito e diarrea. Lo metto a nanna e mi dice “babbo ho freddo”…misuro la febbre, 38. Sono le 23.55, fra 5 minuti è il suo compleanno: chi devo ringraziare? Te o chi ti da il lavoro? Ed ora cosa gli dico? Che babbo natale gli ha portato il suo compleanno ed il suo primo natale col diabete e con la febbre? Ah, dimenticavo: un mese prima dell’esordio un cane libero lo aggredì al volto procurandogli ferite suturate con 8 punti di sutura. Tanto dolore e sofferenza e la promessa che lo avrei protetto così tanto da non fargli mai più provare simili sensazioni. Cosa ti devo chiedere, babbo Natale? Il minimo sindacale. Lascialo in pace!!


Barbara Porcu

Lettera aperta a Babbo Natale.

caro babbo natale, 
non ricordo quando è stata l’ultima volta che ti ho scritto…sono passati anni e sono cresciuta ormai, sono una donna, una mamma ed una moglie.
Non ho cose particolari da chiedere, credo di avere tutto ciò che desidero: una famiglia che amo, un lavoro che adoro, una casa confortevole, cibo, vestiti, affetto e amore dalle persone che stimo. 
Tra queste non ho menzionato la salute, ma tu lo sai “come sono messa”, sai che ho questa malattia incurabile che si chiama diabete mellito tipo 1, sai che è cronica, sai che per vivere dipendo dall’insulina, sai che la mia non è una vita facile in tal senso, fatta di controlli quotidiani e mensili, di limitazioni, di problematiche che molti non conoscono.
Non ti chiedo di guarire, non ti chiedo una cura, sono dubbiosa in merito a questi argomenti, forse perchè ci ho creduto i primi anni di malattia, quelli più buii e difficili, quelli dove cercavo di capire come fosse cambiata la mia vita da quel momento, dove cervavo di ritrovarmi, di non perdermi e   purtroppo tu sai che mi sono persa tante volte negli anni, per poi ritrovare i pezzi e rimettere tutto al suo posto.Visto che a questo punto non ti chiedo “l’impossibile”, allora dammi “la salute” che mi serve per vivere “bene” e vedere mia figlia crescere, diventare donna e realizzare le sue ambizioni, sogni e progetti. Dammi la salute che mi serve per godere dell’amore di mio marito finchè morte non ci sapari. Dammi la salute per stare ancora per anni con le persone a cui voglio bene e stimo. Dammi la salute per respirare l’aria di primavera, di godere del sole, del mare, dei fiori, alberi ed i colori dell’autunno che adoro e che mi rispecchiano.Dammi la salute per continuare a “dare” agli altri pezzi di me, del mio bene, del mio aiuto, del mio sorriso….. dare è una cosa che mi è sempre riuscita bene, perchè così mi sento realizzata e “viva”, completa…. 
Saper donare al prossimo penso sia qualcosa che ti riempie a tal punto da poter scoppiare dalla gioia. Lasciare un’impronta nell’esistenza degli altri, indelebile come una traccia del tuo passaggio in questa vita.
Ho rinunciato al “mio regalo” più grande, tu lo sai bene di cosa si tratta, forse sono egoista, fifona e per nulla coraggiosa, non disposta a rischiare per paura di non fare la cosa giusta, e la paura più grande quella del rimorso….
Quindi babbo natale, fai del tuo meglio  aiutami nel mio continuo cammino di ricerca e comprensione del mio “essere barbara” e a volte sentirmi “diversa” dagli altri… aiutami nel trovare quella serenità che a volte perdo e faccio fatica a ritrovare, aiutami nel combattere certi fantasmi che a volte mi perseguitano e mi fanno sentire piccola, piccola.
Ora devo andare, mi aspetta la festa al mio asilo nido con tutti i miei bimbi e genitori e devo sfoggiare il mio sorriso più bello in sintonia con i miei occhi 
grazie babbo natale e buon natale anche a te!


Teresa Mele

Babbo Natà…non te lo dico quello che ti vorrei dire…potrei essere “scostumata” come si dice da noi, per cortesia mò basta! Vatti a vedere in archivio quanti “regali” mi avete fatto, ce ne fosse stato uno ‘bbuono…solo problemi…malattie…manco il pezzo di ricambio era funzionante, cinese pure quello… e che c…o! E la vogliamo finire??? Tieniti i regali per piacere, nun te permett di portarmi altro…sai mi fanno talmente male le spalle che non potrei sopportare nessun peso più! Se lo fai mi porti sulla coscienza…e sò cavoli pure tuoi poi! Vai và…viaggia, a via è larga, circola!
P.S. visto che non ci vedi bene, stai attento che nella confusione ti sbagli…non portare a NESSUN BAMBINO quel regalo…sai di che parlo, che poi te la vedi con me! Babbo avvisato…per tre quarti salvato, ti saluto!


Valeria Pagani

Caro babbo natale per il nuovo anno vorrei un lavoro un pò di salute e un fidanzato o meglio il principe azzurro! !! Forse sto chiedendo troppo ma è anni che non chiedo nulla devo recuperare no???


Maria Grazia Angei

Caro Babbo Natale,
è da 27 anni che vorrei chiederti una cosa…sempre la stessa…
ma tu sei in terapia multiniettiva o usi il microinfusore?
Non riesco a darmi pace…


Teo Matteo

Caro Babbo Natale, togli la pubblicità all’inizio dei video di youtube..
ps: a 18 anni ti ho scritto chiedendo una Subaru Impreza STI, mai vista.. occhio a dove parcheggi le renne!


Simonetta Pala

Caro Babbo Natale grazie di tutto ciò che mi circonda! dal sole che sorge e ci riscalda ogni giorno alla Luna che illumina col suo splendore le bellissime notti stellate.
grazie perchè ho una famiglia a cui voglio bene e che mi vogliono bene, grazie per tutto ti chiedo solo una cosa …..forse è troppo complicata ma non impossibile dona il sorriso a tutti , ma proprio tutti perche’ è col sorriso che si affronta la vita, il sorrido da’ e dona gioia! tanti auguri a tutti 
p.s. un sorriso non costa nulla ed è contagioso…….l’unica cosa che merita di essere presa!


Martina Piganzoli

Sarebbe piaciuto anche a me scrivere la letterina per Babbo Natale, ma non ci riesco! Sono 3 giorni che ho il blocco note aperto, e l’unica cosa che è stata messa nero su bianco è stata “Caro Babbo Natale..”, dopodichè…il nulla! Sono fuori allenamento…l’ultima letterina risale a poco più di 13 anni fa; probabilmente non sarò stata “una brava bambina” in quell’anno… Fatto sta che Babbo Natale avrà usato quel pezzettino di carta, scritto e disegnato con tanti bei colori allegri e vivaci, per accendere il suo fuocherello e riscaldarsi in Lapponia insieme a tutti i suoi folletti.
Non chiedo più niente ormai; lui sa cosa voglio, e sa bene che non sono l’unica persona a volerlo. Son certa (anzi, certissima!) che quando Babbo Natale avrà questo regalo, ce lo consegnerà…anche se non sarà un 25 dicembre!
Buon Natale cari amici!


Vincy Gabriele

Caro Babbo Natale… Scusami, ma la mia letterina la scrivo al Bambino Gesù. . . È lui il vero protagonista del Natale. . .Caro Bambino Gesù, tu che sai fare i miracoli, ne faresti uno per una mamma che vuole rivedere il sorriso spensierato sul viso della sua dolcissima figlia?. . .sono anche una biologa e spesso ho dubitato di te, perdonami . . . comunque, sono arrivata a convincermi che la SCIENZA È SOLO UNA LENTA SCOPERTA DI CIÒ CHE GIÀ ESISTE. . . E sono sicura che la cura definitiva per il diabete “ESISTE”. . .aiutaci a trovarla. Il dono di Natale che ti chiedo è di illuminare le menti dei medici e dei ricercatori e, in particolare , del dr Ricordi e della sua equipe, affinché il diabete sia vinto per sempre!


Silvia Bellavista

Caro Babbo Natale,
E la mia prima letterina questa…  … ti chiedo SOLO 1 cosa ..cancella ogni malattia esistente, te ne saremo tutti grati per un mondo piu felice! Sognare non costa nulla… buon natale e buone feste a tutti!!


Luisa Codeluppi Lu

Per il Sig. Natale Babbo

Caro Babbo Natale, tu già eri così: sovrappeso, canuto, vecchio e buono. Io invece, 28 anni fa ero poco più di una bambina e credevo in te. Negli anni mi hai fatto regali bellissimi. Una famiglia intensa, un cervello autonomo, un passeggino per la bambola Lucia, lo Scarabeo e il Memory. Me ne hai fatti anche di brutti, un profumo alcolico e centinaia di calze di lana. Non ho mai cercato di vederti, non volevo attirarti in trappola, non ti ho mai offerto biscotti e latte sotto al camino. Ma ora so che mi sfuggi appositamente. Non mi sopporti più. Non potresti reggere l’ennesima richiesta, la ventinovesima. Perché davvero, anche se sono stata buona, non puoi portarmi nel tuo saccone il regalo che voglio. E io lovogliolovogliolovoglio. Mi serve quello perché ho bisogno di ritrovare la mia vera essenza. Ho sempre più bisogno di capire chi sono davvero io, ripulita da sovrapposizioni non richieste. Ho bisogno di lanciarmi finalmente fuori nel mondo e dentro me stessa senza occuparmi della mia salute, libera dall’obbligo di dover costruire, pezzo per pezzo, il mio benessere.
Ti chiedo di non portare a me e a quelli della mia tribù ulteriori dosi di forza. Quella non ci manca. La tiriamo fuori dagli anfratti più reconditi della nostra pancia, dagli interstizi del cervello, dalle cavità del cuore. La tiriamo fuori quando nessuno, nemmeno noi, se lo aspetterebbe. Se tu potessi portarmi “quel regalo” però, la nostra forza potremmo indirizzarla altrove, con allegria. 
Non portarci razionalità, che ne abbiamo fatto il nostro secondo vestito ed è un vestito che spesso stringe. 
Non portarci pungidito più indolori e insuline spaziali, grazie, siamo a posto così. 
Penserai che sono una donna di malafede, sfiduciata e troppo assertiva. Forse è stato LUI ad amplificare queste mie sfumature. Se arrivasse il “Regalo” ti farei conoscere la mia faccia più dolce. 
Lo so Babbo, che ciò che si deve apprezzare negli altri sono le intenzioni e che le tue sono sempre amorevoli. Ma anche le intenzioni prive di risultati alla lunga, Vecchio Caro Babbone, stancano. 
La notte del 25 veglierò senza aprire gli occhi cercando di sentire il tuo scampanellio lontano e il tuo vago profumo di zenzero. Se anche quest’anno non potrai portarmi ciò che voglio, cerca almeno di agire sulle tue Conoscenze, che so essere altolocate. 
Non portarmi, ti prego, calze di lana.
Con affetto, Lu


Denise LucyvanPelt Migliore

caro Babbo Natale, sono sempre io, l’unica che a 30 anni può vantarsi di averti ostinatamente scritto ogni anno. Ammetto di scriverti come l’ultima speranza.. Come un ateo che prega quando proprio non sa più dove batter la testa. Ehh ma non mi arrendo ancora.. Quindi son qui a chiederti sempre la stessa cosa, che ti chiedo da quando avevo 6 anni e non mi hai mai portato:La Gaucho Peg Perego!! Sì proprio lei, la jeep maschilissima. Quella che nella pubblicità facevano orgogliosamente guidare al bambino maschio!Si, perchè io non ho mai voluto essere la bambinella carina e sorridente scarrozzata!!La Gaucho la voglio guidare io! Voglio essere io ad attraversare le pozzanghere a tutta birra inzaccherandomi di fango per poi potermela tirare! Della serie “non solo lo faccio, ma lo faccio meglio”, e faccio tutto quello che mi pare. Ok Babbo? Quest’anno ci conto!
ps: quasi dimenticavo.. ricordati la cura definitiva per il mio amico.. È un tipo un po’ particolare, un tipo difficile.. UN TIPO1!


Riccardo Prandoni

Caro Babbo Natale,
Ricordo quando da ragazzino, il più bel regalo che chiedevo nei miei pensieri era quello di tornare a casa con Mamma e Papà. Passavano i Natali e questo non avveniva. In quei giorni ero un ragazzino triste e sconsolato senza un futuro ed uno sguardo felice negli occhi, ma quel mio stato d’essere esisteva in me 365 l’anno.
A quel tempo mister d non era ancora diventato caro compagno di vita !!!!…ma proprio in quel Natale quando un pizzico di serenità sembrava poter tornare, questo caro amico zuccherato nella mia vita proprio è entrato.
Da quel momento avrei potuto odiare questa malattia che in una vita già complicata si doveva affrontare. Invece no è stato complicato è stato difficile e sicuramente meglio che non fosse arrivato nulla….”avevo già dato” ma giorno dopo giorno, nelle giornate no o in quelle si ho capito e imparato che ero io a vivere con il Diabete e non il Diabete a vivere con me.
Da li sono ripartito e forse anche mister d, oltre che al mio modo di pensare mi ha aiutato a cresce, facendomi fare il mio percorso, da ragazzo, da adulto e ora da uomo.
Altre cose nella vita mi sono capitate e altre me ne possono capitare, e in questi anni ho capito che lui misterd D, in fondo se siamo noi a credere in noi stessi e nella vita, può essere un amico che ogni tanto scoccia ma un amico con il quale si può vivere comunque bene.
Nei miei desideri come in quelli di tutti, ci sono nuove cure nuove soluzioni per poter migliorare la gestione del diabete e spero tanto che arrivino un giorno, ma quello che vorrei è la possibilità di fare ancora di più tutti insieme per poter aiutare anche solo con una parola chi ne ha bisogno, e poter dimostrare a tutti e non solo a NOI che il diabete è una patologia con la quale si può vivere e convivere senza nessuna limitazione e timore.
Buon Natale a tutti


Stefano Maruffi

Caro babbo natale,
Io lo so che non sei attrezzato per fare i miracoli,perché per quelli c’e’ un altra persona preposta, quindi cercherò di chiederti solo cose materiali…
Siccome fra poco nascerà il mio bambino,giacomo, ti chiederei se possibile di non fargli passare le cose che ho passato io… Anche se tutto sommato io non me la passo così male!!!
Mi piacerebbe che tu gli regalassi la forza che a me ogni tanto mi ha fatto mancare,
La realizzazione di tutti i suoi sogni
La forza per affrontare ogni scelta
L energia per superare tutti gli ostacoli 
La libertà di decidere 
L entusiasmo di fare
La voglia di scoprire
E la passione per ogni cosa voglia fare
Non credo di averti chiesto chissà che cosa
Nel caso visto che tutti pensano alle tue renne lasciando biscotti e latte 
Io sul balcone ho un paio di birre in modo tale che siano sempre fresche… Il cavatappi e sul muro…
Detto questo caro babbo natale colgo l occasione per salutare tutti gli amici virtuali visto che di persona non ne conosco nemmeno uno e di augurarvi un sereno natale ricco di affetto e carico di gioia.


Alessandro Cecconi

Caro Babbo Natale 
Dopo circa 80.000 buchi tra iniezioni e stick ho deciso di scriverti di nuovo una lettera. La tematica che sto per affrontare dovresti conoscerla molto bene visto che dalle tue parti il DIABETE di Tipo 1 è considerato come una vera e propria specialità della casa. Quello che desiderei per il 2014 è un bene immateriale che non posso né voglio nominare per scaramanzia, in compenso ti darò una serie di indizi: 1) la prima delle due parole termina con “ura”; 2) ora escluderò altri 4 termini legati al diabete che sono già anche troppo presenti nella mia vita quindi per favore non regalarmeli di nuovo: paURA, tortURA, rottURA e puntURA. 3) Un’armatURA magari mi farebbe comodo in modo da evitare altri attacchi (stavolta non autoimmuni) dall’esterno, una cintURA forse sarebbe l’ideale per legare, strangolare e abbandonare il diabete in un SITO isolato, una vettURA utile per investirlo in dirittURA d’arrivo in modo che ci lasci addirittURA le PENNE! Purtroppo però nessuna delle parole di questa sequenza di rime può soddisfare il mio desiderio più grande perché questa malattia ad oggi è sia invisibile che invincibile. 4) Così voglio lasciarti un ultimo indizio per guidarti verso la soluzione in modo che tu possa una volta per tutte decifrare la mia richiesta: dato che amo la neve e le montagne (tranne quelle “russe”) il mio desiderio lo trovi espresso in due parole anagrammate dentro le “FUNIVIE DI CARTA”! Mi raccomando, cerca di fare il possibile per farmi trovare CHO la notte di Natale sopra il mio tavolo in legno DI ABETE!


Umberto Pantanella
Lettera a Babbo Natale.

Caro Babbo Natale
Ti scrivo questa mia essendo in obbligo nei Tuoi confronti.
Devo fare una confessione, anzi un’auto-denunzia.
Ho millantato credito, tutte le volte in cui mi sono firmato in Tuo nome.
Come da tradizione, i miei figli, prima il grande poi la piccola, Ti scrivevano le letterine, che consegnano a me, che Te le spedissi.
Erano bellissime e tanto tenere, io le leggevo di nascosto, e talvolta contenevano richieste di balocchi esosi per… Te, che… Tu non potevi esaudire perché eri un giovane Babbo Natale praticante di studio.
Allora, sostituendomi a Te, scrivevo una letterina di risposta, con la Tua firma, in cui rispondevo che del dono richiesto era finita la Tua scorta.
Le imbustavo, con tanto di mittente (Santa Klaus) e di indirizzo (Lapponia…) e le facevo magicamente comparire nella cassetta delle lettere, al mio indirizzo.
Complice del misfatto, Angela, la mia segretaria, che incollava sulla busta vecchi francobolli riciclati da vecchia corrispondenza e falsificava,ad arte, anche una specie di timbro postale.
Di questo, Angela rende piena confessione.
Col tempo ho capito che Tu, caro Babbo, eri diventato un po’ più …disponibile, quando nella cassetta delle lettere non ho trovato più le ….Tue lettere di risposta.
E, quando ai miei bambini hai potuto recare i doni che avevano richiesto.
Ma era troppo tardi.
Loro aveva già capito, accontentandosi sempre di ciò che avevano ricevuto, non lagnandosi mai.
Scusami anche a nome di Angela.
P.S. Non intendo avvalermi della prescrizione del reato.
Un Tuo ex giovane praticante di studio pentito.


Antonella D’Antoni

Caro Babbo Natale ,
lo so io sono una mamma e di solito le mamme non scrivono a Babbo Natale , però ho tanto bisogno di un regalo ! Tu già sai a che mi riferisco ….tu che viaggi da un emisfero all’altro parla con chi devi parlare, unisci i loro progetti, unisci i loro pensieri e portaci questa buona notizia! Io qualche anno posso ancora aspettare …però sbrigati, fammi ricordare la scoperta! Non ti chiedo nient’altro …solo la cura definitiva


Ostini Chiara

caro babbo natale,come al solito sarai sempre generoso, ma quest’ anno ti chiedo qualcosa di diverso, regalami tanta pazienza da usare quando le glicemie non vanno bene o quando le difficoltà della vita si fanno sentire.
già che ne devi preparare un po lasciala anche a tutte le persone che vivono con noi e che ci devo sopportare nei nostri strani sbalzi d’ umore ( a volte è davvero la glicemia a volte è solo una buona scusa).
Visto che la pazienza è un bene tanto richiesto lasciala pure ai diabetologi, alla infermiere che a volte impazziscono dietro alle nostre richieste e sono sempre gentili.
visto che ti chiedo solo quella fai una tappa anche da tutti i ricercatori che provano a semplificarci la vita inventando tecnologie sempre nuove che ci fanno vivere meglio.
grazie
ps puoi dire alla Befana di non portare dolci che sono tentazioni troppo forti


Giuseppe Guarcello

Caro babbo natale…
considerando che dall’ultima volta che ti ho scritto sono passati ormai più di vent’anni, adesso avrei così tante cose da chiederti che non saprei nemmeno da dove cominciare. In realtà non so nemmeno se valga la pena o meno chiederti quello di cui avrei di bisogno adesso, visto che molti dei miei desideri non li prendevi in considerazione quando ero piccolo e non vedo perchè dovresti farlo adesso… però almeno una cosa te la vorrei chiedere, nella speranza che almeno questa volta riesci a darmi dimostrazione della tua esistenza. 
Quello che ti chiedo è solo una buona “dose di forza” in più! E si… non voglio più chiederti giocattoli, come facevo quando ero bambino, o oltre cose materiali che potrebbero servire ad un ragazzo della mia età; non voglio più chiederti nemmeno di togliermi di dosso questo mio infido compagno di vita, che tu conosci benissimo visto che te ne parlavo sempre ogni volta che mi rivolgevo a te con la convinzione che leggessi le mie lettere. Voglio solo un po più di forza!! Quella forza che mi serve a recuperare le energie che ho speso in quest’ultimo periodo nell’intento di raggiungere alcuni obiettivi; per affrontarne i fallimenti; ma soprattutto quella forza che mi serve per andare avanti serenamente, con quel che mi è rimasto e con quello che la vita mi riserverà! Naturalmente questa volta non ho più la pazienza di aspettarti, quindi io cerco di portarmi avanti col lavoro, ma se vorrai darmi una mano, te ne sarò infinitamente grato! 
Buon Natale 
Giuseppe


Francesca Sciortino
Caro Babbo Natale per quest’anno non voglio ricevere nessun regalo ma ….. avrei un desiderio grande poter riabbracciare per l’ultima volta mia mamma e mio papà che mi guardano e mi proteggono da lassù, potergli dire quanto mi mancano e quanto gli voglio bene e ringraziarli per tutto quello che hanno fatto per me e mio fratello, sono stati dei genitori modello che ci hanno trasmesso sani principi e valori della vita…..va beh so che un desiderio irrealizzabile….. allora ti chiedo fai stare bene tutti i miei amici di portale diabete con un occhio di riguardo per tutti i bambini diabetici……Grazie !!!!


Valentina Gariboldi
Caro Babbo Natale…. non ho più parole…. quest’anno i regali me li hai già portati… spero almeno per quest’anno siano finiti… ma una cosa voglio dirtela…. Sono talmente ansiosa di quello che mi porterai l’anno prossimo che non sto più nella pelle…. devo dire solo un grazie spassionato di cuore alla mia famiglia che non si stanca mai di starmi vicino. ..e della mia seconda famiglia portale diabete con Daniela D’Onofrio e tutti i miei cari amici qui presenti …. che mi aiutano ad andare avanti giorno per giorno ancora con il sorriso sul volto … anche se non c’è… ed allora… Ciao all’anno prossimo… Perchè io sarò sempre qui ad aspettarti. .. nel caso cambiassi idea!!!!


Patrizia Nagni
caro Babbo Natale, quest’anno sono stata bravissima, ok.. forse non sempre. Qualche volta, raramente . Ahhh lascia stare, me la sbrigo da sola


Patrizia Nagni
Caro Babbo Natale , cosa chiederti se non di stare “bene” come è stato nonostante questi 33 anni con Mr D . Son passati tanto in fretta da non ricordare neanche più l inizio della dolce avventura . vorrei non avere “sorprese ” per il futuro , fai in modo che il mio compagno di sventure stia bene , se sta bene lui sto bene anche io. grazie !


Alessia Orsi

Caro Babbo Natale,
io non ti scrivo.
Da parecchio tempo ormai non impiego più la mia penna migliore per ricamare desideri su fogli inghirlandati, ma questo l’ho sempre fatto più per una dignità da adulta che per reale volontà…fino a quattro anni fa. 
Quattro anni fa ti ho cacciato via dal cuore quando sotto l’albero ho trovato il dolore più grande della mia vita, quando ho capito che le luci della città, in quel periodo, splendevano per tutti tranne che per il mio bambino, quando è svanita di colpo la mia residua spensieratezza di bimba.
Da quel 21 Dicembre 2009 al Natale associo mio malgrado tutti i sentimenti più dolorosi che un cuore sappia sentire e mi dispiace per te che quel periodo coincida nei miei ricordi con la tua figura…tu ovunque in quei giorni, fuori e dentro l’ospedale; mi ricordo che ti guardavo con odio, che tu fossi dipinto, appeso ad un balcone, sopra una torta o dietro ad una barba finta. Eri l’esempio lampante, in già tutto quel brillare, che non esisti, che sei fasullo. 
Ti nomino solo per parlare con Paolo, è piccolo e per costrutto sociale crede ancora in te…lo lascio fare, ma non lo incoraggio e gli racconto che certe cose esistono solo finché ci credi. Mi spiace Babbo, ma sei il mio capro espiatorio, a chi davo la colpa altrimenti, su chi altri avrei potuto sfogare la mia rabbia e il mio disgusto? Eri e sei perfetto: assorbi senza problemi ogni ingiuria, non ti offendi, non esisti!
Dunque Babbo Natale io non ti scrivo, io ormai ti insulto…
…Grazie però di non esistere…


Piganzoli Costante
Caro Babbo Natale……..
Come dice Luisa non sei mai cambiato negli anni.
Un regalo fattelo tu questa volta:
La pensione.
È sufficiente che porti un po’ di umiltà a chi ha in mano le chiavi del potere.
Nessuno più ti chiederà niente e potrai goderti il mondo, con la tua slitta e le tue renne, da turista.
BUON NATALE


Celina Pop
Hey Babbo,

Senti un po. Io non ti ho mai scritto le letterine, mai chiesto qualcosa.
Non c’è stato bisogno. Ai regali ci hanno pensato sempre miei cari.
La tua slitta non l’ho mai vista, e tu non mi hai mai cercato per chiedermi
se voglio qualcosa. Questo anno mi sono rotta. Se non mi faccio io avanti, nemenno dopo 36 anni non ti fai vivo. Quindi ascolta bene : fammi vincere la lotteria. Non tanto, ma quanto mi può far stare tranquilla. Perchè sai ci ho pensato : meglio piangere in un Ferrari che su una bicicletta, alla fin dei conti.
A tutto il resto ci penso io. Per le altre cose, non materiali, so che non devo parlare con te. Ma con quello non ci voglio parlare ora. Forse più avanti, quando sarò meno arrabbiata.
Quindi domani vado a comprare il biglietto alla lotteria, e tu lo farai vincente, ok??
E sta volta non farmi arrabbiare, capito?!
Ah, un piccolo consiglio : grasso come sei, sei predisposto anchè tu al diabete!
Abbi cura di te!

Celina


Filomena Mancino
Caro babbo natale.. Spesso mi chiedono cosa voglio trovare sotto l’albero?? io rispondo che non desidero nulla di materiale.. Perche’ quando lotti ogni giorno con una malattia.. Di una borsa griffata sotto l’albero te ne fai nulla… Non serve a farti guarire. .da 5 anni ad oggi.. Mi piacereblbe che tu mi portassi la cura definitiva!! mi piacerebbe tornare a correre libera.. a ballare senza rischiare che mi caschi il micro! passare i miei giorni di ferie alle maldive.. E non in una sala d`aspetto.. piangendo di gioia o di tristezza¡¡ vorrei non dover combattete tutti i giorni contro i pregiudizi.. e vorrei non dover spiegare al mio futuro compagno < che scegliero` inteligente e in grado di capire la mia malattia> che questi aghi in pancia sono il mio salvavita¡¡ vorrei tanto caro babbo natale..
Capisco che non tutto si puo` avere.. Intanto ho gia` avuto tanto..micro sensore..quindi un bel Natale lo faro`:-D pero’ se tra un camino ed un’altro trovi la cura  portala pure!!!


Emanuela Fusco
Ecco la mia letterina 
Caro Babbo Natale, 
Non ti chiedo cose materiali, soldi, amore o quant’altro sono felice così.
Quest’anno ti chiedo di portarmi felicità nonostante tutti i problemi che ho, a me così come tutti quelli che condividono il mio stesso problema: il diabete. Aiutami/ ci nelle difficoltà di tutti i giorni, ad essere solidali, aiutaci ad affrontare la malattia con il sorriso che é l’arma migliore che si possa usare in questo caso. 
Ti scrivo a proposito della malasanità che c’é in Italia, fà che non si ripetano più casi in cui ci va di mezzo la vita e in particolare per Plinio: che sia fatta giustizia! 
Basta falsi medici, basta falsi malati perché di mezzo ci va la gente che ha davvero problemi, e che la diagnosi del diabete sia fatta prima che esso compare. 
Grazie in anticipo e Buon Natale. Cari saluti.
Emanuela


Paola Calamay
Ok allora tocca anche a me…caro Babbo Natale…stavolta vorrei che tu mandassi delle letterine…si si tante letterine…saranno purtroppo migliaia…a tutte quelle famiglie che hanno bimbi diabetici…una lettera…breve spicciola…con su scritto….cari genitori…ebbene si abbiamo trovato la cura per i vostri bimbi dolci! Ecco questo vorrei per Natale! Serenità per questi genitori straordinari! Buon natale a tutti!!!!!