Le cellule che producono insulina hanno un recettore in grado di sentire la concentrazione di insulina. Ricercatori Italiani scoprono come alterazioni dei geni che regolano questo meccanismo predispongono al diabete

Normalmente l’insulina serve per dire al nostro organismo di immagazzinare quello che ingeriamo, in particolare il glucosio. Per trasferire questo messaggio l’insulina ha bisogno di legarsi ad un suo recettore, presente su gran parte delle cellule del nostro corpo. Questo recettore è presente anche sulle cellule che producono la stessa insulina (le cellule beta delle insule nel pancreas) e si ritiene che questi ultimi recettori siano indispensabili per far funzionare bene la produzione di insulina.
Un gruppo di ricercatori italiani in collaborazione con gli stati Uniti ha dimostrato che vi sono dei polimorfismi genetici (variazioni nelle sequenze di DNA presenti in una popolazione con una frequenza maggiore dell’1%) che predispongono alla comparsa di alterazioni a livello del recettore insulinico presente sulle beta cellule, contribuendo a danneggiare la secrezione insulinica ed alla comparsa di alterazioni del metabolismo glucidico. Lo studio è stato condotto su una popolazione molto vasta che ha interessato più di 7000 pazienti, che sono stati sottoposti a genotipizzazione. Parte dello studio è stato, inoltre, condotto valutando la secrezione di insulina in vitro in isole pancreatiche provenienti da donatori non diabetici.

 

Fonte:
Joint Effect of Insulin Signaling Genes on Insulin Secretion and Glucose Homeostasis.
Prudente S, Morini E, Marselli L, Baratta R, Copetti M, Mendonca C, Andreozzi F, Chandalia M, Pellegrini F, Bailetti D, Alberico F, Shah H, Abate N, Sesti G, Frittitta L, Marchetti P, Doria A, Trischitta V.
J Clin Endocrinol Metab. 2013 Apr 30. [Epub ahead of print]
doi: 10.1210/jc.2012-4282
PubMed PMID: 23633196

 

da DiabeteRicerca