In Italia 3 milioni di diabetici, Sud in testa

 Quattro “emme” per combattere il diabete e mettere un freno agli alti e ai bassi della glicemia, la quantita’ di zucchero contenuta nel sangue: Monitoraggio della glicemia, Movimento (attivita’ fisica), Mangiare (bene e sano) e – se necessario – Medicine (ipoglicemizzanti o insulina).
Domani si celebra la Giornata Mondiale del Diabete e gli esperti riassumono nelle “4M” la ricetta per la buona gestione della malattia, una condizione cronica che colpisce 285 milioni di persone nel mondo, 3 milioni nella sola Italia e che e’ considerata la quarta causa di morte in assoluto sul pianeta.
Si stima che oltre 270 mila laziali siano diabetici (il 4,9% della popolazione); ma e’ al sud che si registra la piu’ alta prevalenza di persone con diabete: sul podio Basilicata (7,2%), Calabria (6,5%) e Puglia (6,4%).
La vera ‘bussola’ per le persone con diabete deve divenire l’autocontrollo della glicemia che, attraverso strumenti sempre piu’ affidabili, pratici e facilmente trasportabili, e’ in grado di indicare in ogni momento la direzione da prendere per ridurre il rischio delle complicanze (come malattie cardiovascolari, cecita’, ictus, infarto e insufficienza renale): ad esempio la giusta dose di insulina, la quantita’ di carboidrati da assumere e l’esercizio fisico da svolgere.
Il regolare autocontrollo della glicemia e’ parte integrante della terapia del diabete, ma si stima che piu’ di un terzo delle persone con diabete consideri la misurazione della glicemia troppo complicata quando si e’ lontano da casa.
“Oggi l’evoluzione della tecnologia – spiega il professor Patrizio Tatti, dirigente Unita’ Operativa di Endocrinologia e Diabetologia AUSL RMH – permette di effettuare il monitoraggio della glicemia ovunque e, infatti, parlare di ‘autocontrollo domiciliare’ e’ riduttivo. E’ fondamentale che un buon strumento per l’autocontrollo della glicemia assicuri facilita’ d’uso, praticita’ e affidabilita’ in ogni situazione, anche fuori casa e che sia, dunque, davvero ‘mobile’. E’ consigliabile l’uso di dispositivi moderni che integrano in un unico apparecchio il lettore, le strisce e il pungidito: permettono cosi’ di eseguire il monitoraggio ovunque e in pochi minuti, senza dover maneggiare e smaltire ogni volta le singole strisce reattive e le lancette gia’ utilizzate”.
La possibilita’ di controllare da se’ la glicemia, in qualsiasi momento, ovunque e con pochi semplici gesti, ha rivoluzionato la gestione del diabete, ponendo le basi per un reale autocontrollo.
Il monitoraggio della glicemia determina un potenziale miglioramento dell’equilibrio glicemico per tutti i diabetici: non solo nel diabete di Tipo 1, quando il paziente corre il rischio di ipoglicemia e deve effettuare l’autocontrollo diverse volte al giorno, ma anche nel Tipo 2 perche’ aiuta, con una frequenza minore e un diverso schema di autocontrollo, a convivere a lungo e senza troppi problemi con il diabete.
“Oggi si puo’ tenere sotto controllo il diabete – commenta il professor Alberto Maran, dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Universita’ degli Studi di Padova – e ridurre il rischio di complicanze a medio e lungo temine. Le persone con diabete possono infatti influenzare il proprio futuro: seguendo il trattamento medico consigliato, monitorando i livelli di glucosio nel sangue e adattando il proprio stile di vita. L’autocontrollo permette al paziente di evidenziare le oscillazioni della glicemia nel corso della giornata e di prendere le misure necessarie a livello dietetico o farmacologico per tenere sotto controllo la malattia. Limitare al minimo le oscillazioni glicemiche e’ importante perche’ a parita’ di media dei valori glicemici l’insorgenza delle complicanze e’ di gran lunga inferiore in chi mantiene la glicemia sempre nella stessa fascia”.
 

AGI