In agguato infarto e insufficienza renale

Raggiungere e mantenere valori di emoglobina glicata (HbA1C) inferiori al 7 per cento, ridurre i valori della pressione arteriosa e del colesterolo, evita o ritarda la comparsa delle complicanze.
Il diabete è la quarta causa di morte nei paesi ricchi con 4 milioni di decessi l’anno.
Per ogni punto percentuale in meno del valore di HbA1C diminuisce del 35% il rischio di sviluppare complicanze a carico dei grandi e piccoli vasi sanguigni, inoltre si riduce del 25 per cento la mortalità correlata alla patologia.

Il diabete mal controllato è una malattia devastante, i danni più frequenti sono la retinopatia diabetica che porta alla cecità, il piede diabetico causa ancor oggi di amputazioni, l’insufficienza renale (causa della maggior parte dei casi che entrano in dialisi), l’infarto e l’ictus. Il tempo tra diagnosi e infarto è in media di 15-20 anni in quanto con l’avanzare del diabete aumenta la gravità dei danni indotti sul sistema cardiovascolare.

Curare il paziente diabetico significa curare la persona più che la malattia.

 

 

da Repubblica.it Supplemento Salute