Diabete in Pillole – Quando ‘tocca’ mangiar fuori …

1. Capita di mangiare fuori casa, perché si esce con gli amici a mangiare la pizza o il fast food, perché si celebrano delle occasioni, perché si va al camp. Questo non deve essere fonte di stress, e nemmeno motivo per rinunciare ad un’uscita con familiari o amici.

2. La persona con diabete può mangiare di tutto, a patto che si faccia una conta dei carboidrati (e non solo) discretamente accurata. Che non significa, a mio avviso, girare col bilancino.
Le porzioni, salvo eccezioni, sono standard e non è così difficile fare una conta a ‘occhio’.
Un piatto di pasta sono circa 50-60 carboidrati, una fetta di pane 7-10 carboidrati, un piatto di riso 60 carboidrati, solo per fare alcuni esempi.

3. I moderni sistemi di infusione di insulina automatizzati hanno il vantaggio di poter gestire anche eventuali iperglicemie, per cui un conteggio che fosse anche in difetto di 10-15 carboidrati, verrà gestita 9 volte su 10 dal sistema.

4. La pizza, lo abbiamo visto, bolo semplice fino a un max di 80-90 carboidrati, con la possibilità di fare eventualmente l’aggiunta dei carboidrati mancanti con un secondo bolo a distanza di almeno 2 ore dal primo.
Fast-food bolo semplice, sushi bolare separatamente ciascuna portata (anche questi sono solo esempi).

5. Il risotto non è tabù e non lo deve essere virtualmente alcun cibo, neanche i dolci, mousse al mascarpone, tiramisù, crostate, torta ai mirtilli…
E sono solo una parte. Perché mangiare è un piacere, e non dobbiamo impedire al diabete di togliercelo.