Diabete in Pillole – I fumi dell’alcol

Matteo, sommelier e laureando in enologia, nonché ragazzo con diabete tipo 1, al ILCP Summer Camp ha parlato di vino, alcol e rischi annessi e connessi.

1. Il vino è una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del mosto. Noi beviamo il vino proprio perché contiene alcol. L’alcol a basse dosi genera euforia e perdita dei freni inibitori, mentre a dosi elevate ha un’azione depressiva (sedazione), con possibili risvolti aggressivi e alterazione della personalità.
2. A dosi elevate l’alcol provoca perdita della coordinazione, perdita della capacità di giudizio, alterazione della memoria, disartria (incapacità di articolare la parola), confusione mentale, apatia, nausea e vomito, fino al coma e alla morte. La combinazione ubriachezza e ipoglicemia è del tutto pericolosa.
3. L’uomo consuma alcol da millenni e l’evoluzione ha permesso al nostro organismo di imparare a metabolizzarlo. Tenete però presente che questa capacità non è innata, ma cresce con il tempo e fino a 16-18 non è pienamente matura. Motivo per cui è vivamente sconsigliato iniziare a bere prima di quell’età.
4. Bere alcol è diventato un piacere, che può coinvolgere tutti e 5 i sensi, e può suscitare emozioni. La parola chiave è moderazione. Si pensi che anche gli animali più intelligenti consumano frutta marcescente, perché la fermentazione alcolica dovuta al processo di marcire gli dà una sensazione di euforia. Vino, birra e distillati consumati moderatamente possono arrivare ad essere una espressione artistica, da tutelare.
5. Discorso diverso è eccedere nel consumo di bevande alcoliche. Si tenga presente che ubriacarsi è cosa ben diversa dal divertirsi.
L’ubriachezza ottunde i sensi e riduce la percezione dell’ipoglicemia (a sua volta indotta dal consumo di alcol) mettendo quella persona a rischio di morire. Consumo moderato e assumere carboidrati complessi sono il ‘segreto’ per uscirne indenni.
E come diceva Moliere, commediografo francese: “Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro e un buon amico”.
Dr Andrea Scaramuzza
Responsabile Endocrinologia, Diabetologia & Nutrizione Pediatrica presso ASST di Cremona