Diabete: in Italia 30% malati e’ curato con insulina

Nel quinquennio 2005-2009, il numero delle persone con diabete di tipo 2 in cura con l’insulina (da sola o in combinazione con altri farmaci) e’ cresciuto del 4%, dal 26,7 al 30,6%. A dirlo sono gli Annali dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) 2011.
“Aggiungendovi la quota di persone con diabete di tipo 1, che necessitano obbligatoriamente del ricorso all’insulina, si raggiunge la cifra complessiva di 1,5 milioni di italiani in cura con insulina: 1 su 3 tra quelli con diabete”, dice Stefano Genovese, Responsabile Diabetologia e Malattie Metaboliche del Gruppo Multimedica di Milano.
E’ a queste persone che si rivolge un innovativo sistema per la misurazione domiciliare della glicemia con segnalatore di profili glicemici disponibile dal 28 maggio. E’ cresciuto l’impiego di insulina nelle persone con diabete piu’ avanzato, a scapito delle terapie orali.
“In altre parole, potremmo dire che si fa un uso piu’ appropriato delle cure farmacologiche, ma con un potenziale risvolto della medaglia: la possibilita’ che si possa avere un aumento del rischio di ipoglicemia, legato appunto all’intensita’ del trattamento”, dice Giorgio Grassi, diabetologo all’ospedale San Giovanni Battista ‘Le Molinette’ di Torino. Diventa quindi fondamentale, nelle persone in cura con insulina, la misurazione domiciliare della glicemia per una corretta valutazione dei profili glicemici, anche perche’, spiega Grassi, “un’indagine condotta in Germania, Spagna e Gran Bretagna ha calcolato in circa 500 euro il costo per curare ogni episodio di ipoglicemia grave”.
Secondo i dati della britannica DARTS/MEMO Collaboration, nella sola Gran Bretagna si stima che la cura delle ipoglicemie assorba in un anno 13 milioni di sterline, oltre 15 milioni di euro. A questi costi vanno poi aggiunti quelli indiretti, legati all’assenza dal posto di lavoro .

 

AGI