Diabete e Ambiente

Scelta sanitaria inquinante e dispendiosa, senza senso logico, pratico e scientifico.

Un aspetto spesso trascurato è l’impatto del diabete sull’ambiente. Purtroppo questa malattia, oltre a costi sociali, sanitari e personali, impone anche costi per il territorio.

Le persone con diagnosi di diabete per utilizzare insulina, la loro salvavita, sono stati trasformati in grossi produttori di spazzatura, per lo più famosi e costosi rifiuti speciali.

In Italia le persone con diagnosi di diabete sono circa 4.000.000, di cui, si stima, circa 2.000.000 utilizzano la terapia insulinica.

La confezione della nostra cara salvavita è composta da 5 cartucce di insulina da 3 ml ciascuna (15 ml. totali) pesa 60 grammi mentre le nuove penne usa e getta, sempre da 3 ml ciascuna, che le case farmaceutiche stanno imponendo al mercato, hanno peso ed ingombro molto superione; arrivano a pesare addirittura 183 grammi!

La differenza di 123 grammi è semplicemente “mondezza speciale”.

Due milioni di persone che triplicano la produzione dei rifiuti per consumare la stessa quantità di farmaco; si ipotizzano circa 3 milioni di kg di rifiuti speciali.

Forse impongono una riflessione.

Un altro aspetto poco chiaro sono i costi delle cartucce e delle penne usa e getta. Stessa quantità di farmaco stesso prezzo. Le case farmaceutiche “regalano” la costosa penna. Stupefacente!!! “fai il pieno ti regalo la macchina” Si solleva qualche perplessità, ma anche una certezza: se l’insulina contenuta nelle cartucce, costa quanto quella contenuta nelle penne usa e getta, la prima la stiamo comprando sicuramente ad un costo spropositato.

Al costo dell’insulina contenuta nelle penne vanno aggiunti i costi di smaltimento. Sperando che qualcuno si preoccupi di smaltirla come rifiuto speciale e non finisca in qualche discarica fuorilegge. Il diabetico è stato informato che è rifiuto speciale e come va smaltito? Ci piacerebbe, e sarebbe logico e corretto che i costi fossero a carico delle nostre “generose” case farmaceutiche.

I responsabili della sanità: nazionale, regionale, e delle ASL si facciano carico di chiedere ai diabetologi di limitare la prescrizione delle penne usa e getta solo ai pochissimi casi di necessità.

Onorevole Sacconi, non vogliamo pagare ticket sanitari per scelte sbagliate, Le chiedo di far pagare chi sbaglia.

Cordiali saluti

Il Presidente ADMS ONLUS

Michele Calvisi