Crollano i viaggi della speranza: gli italiani si curano in patria

Sempre meno gli italiani che preparano la valigia per curarsi in Paesi lontani, alla ricerca di terapie migliori oltre i confini nazionali.
In 10 anni il numero degli italiani che si sono recati all’estero per curarsi è sceso vertiginosamente, passando dai 20 mila del 1995 ad appena 5 mila del 2005.
A registrare il crollo dei cosiddetti ‘viaggi della speranza’ sono le istanze di autorizzazione per cure all’estero pervenute al ministero della Salute, come è stato sottolineato oggi nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi dove il ministro della Salute Livia Turco ha presentato la campagna ‘Buona Sanità’, firmata da Oliviero Toscani.
Il calo dei viaggi fuori confine alla ricerca di cure migliori non è certo l’unica buona notizia che è stata diffusa oggi, alla vigilia del ‘compleanno’ del Ssn, ormai prossimo ai 30 anni. L’Italia vanta tra le altre cose il fatto di essere leader in Europa per numero di farmaci gratuiti offerti ai cittadini. Abbiamo, infatti, il prontuario farmaceutico a carico della sanità pubblica più ricco d’Europa: in Italia – ricorda il ministero della Salute – il Ssn offre ai cittadini tutti i farmaci per la cura delle malattie gravi e croniche compresi i farmaci innovativi di ultima generazione.
Oltre il 70% della spesa farmaceutica nazionale è a carico del Ssn (953 milioni di confezioni di farmaci erogati gratuitamente nel 2006).
L’Italia è inoltre il primo Paese europeo a fornire gratuitamente il vaccino contro il cancro dell’utero a tutte le bambine di 12 anni.
Una misura di prevenzione pubblica che nei giorni scorsi ha trovato spazio nella manovra varata dal Consiglio dei ministri, con la copertura economica per il 2008.

 

(Adnkronos Salute)