Cambia gruppo sanguigno dopo il trapianto, potrebbe essere una nuova tecnica anti-rigetto

Per la prima volta nella storia la natura ha dato una consistente mano alla medicina: una ragazza australiana di quindici anni non dovrà più sottoporsi alle terapie anti-rigetto, necessarie dopo un trapianto di fegato subito all’età di nove anni, perché il suo gruppo sanguigno e il sistema immunitario sono cambiati adeguandosi a quelli del donatore dell’organo.

La ragazza si chiama Demi-Lee Brennan e da sei anni è costretta a prendere farmaci per evitare che l’organismo rigetti il nuovo fegato, fino a che i medici con grande stupore hanno scoperto che il gruppo sanguigno della ragazza era passato da zero negativo a zero positivo. La spiegazione del fenomeno sta nel fatto che le cellule staminali del donatore hanno invaso il midollo osseo e hanno cominciato a produrre un nuovo sistema immunitario, eliminando il suo.

A riportare l’evento è il New England journal of medicine, seguito dal Daily telegraph che ha intervistato Stuart Dorney, il precedente direttore dell’unità di trapianti dell’ospedale Westmead Childrens di Sydney, dove era in cura la ragazza, che ha commentato: «E’ importante capire cosa è successo a Demi-Lee per cercare di ripeterlo in altri interventi: potrebbe portare a una rivoluzione nella terapia dopo un trapianto.
Uno dei motivi, potrebbe essere che abbiamo usato l’organo di un donatore giovane o che Demi-Lee aveva un ristretto numero di globuli bianchi».

Intanto Demi-Lee ha definito l’incredibile avvenimento come «una seconda chance» per la sua vita.