Big Pharma investe sulle cellule staminali

Tre delle maggiori case farmaceutiche, GlaxoSmithKline, AstraZeneca and Roche, hanno deciso di costituire un consorzio di ricerca pubblico-privato per valutare la sicurezza dell’uso delle cellule staminali per future terapie.

Si tratta di un segnale del crescente interesse di Big Pharma nel controverso campo della medicina rigenerativa, da cui finora l’industria farmaceutica si e’ tenuta a distanza.

Per finanziare il primo anno di sperimentazioni, ciascuna azienda ha sborsato 200 mila dollari, mentre il governo inglese destinera’ un milione e mezzo di dollari per la ricerca.

Come primo obiettivo, il consorzio, chiamato Stem Cells for Safer Medicines (SC4SM), ha quello di sviluppare nuovi test di tossicita’ epatica, la principale causa di fallimento dei farmaci, sviluppando cellule del fegato dalle staminali umane embrionali.
A lungo termine, il consorzio si prefigge di convertire le staminali in ogni altra cellula del corpo, in particolare in cardiomiociti (le cellule del cuore).

Le case farmaceutiche hanno specificato che non faranno studi direttamente sulle ricadute terapeutiche delle cellule staminali per curare le malattie, sebbene e’ aperta la collaborazione con ricercatori che operano in questo settore. Si prevede che presto si uniranno all’iniziativa anche altre industrie e aziende biotech.

 

AGI