Bimbi malati crescono nel mondo

Le complicanze del diabete trascurato sono tristemente note e sotto gli occhi di tutti: infarti, cecità, ictus, amputazioni, ricorso alla dialisi per insufficienza renale terminale.

“Ma per un bambino del Mozambico o del Mali”, ricorda il professor Martin Silink, presidente dell’IDF, ” la diagnosi di diabete equivale ad una condanna a morte, nel giro di appena un anno”. Per questo l’International Diabetes Federation (IDF) ha lanciato da qualche anno il programma “Life for a Child” mirato a portare insulina ed educazione sul diabete in una serie di paesi in via di sviluppo, dall’India alle isole Fiji, al Ruanda (www.lifeforachild.idf.org). Ma il diabete giovanile è un problema emergente anche nei Paesi industrializzati dove aumenta al ritmo del 3% l’anno (del 6% nei bambini al di sotto dei 6 anni).

E ormai per ammalarsi di diabete di tipo 2, un tempo chiamato dell’ “adulto” non è più neppure necessario aspettare di crescere. In Giappone e a Taiwan ad esempio, oltre l’80% degli adolescenti con diabete di nuova diagnosi presenta appunto la forma di tipo 2. Per portare l’attenzione di tutti su questa epidemia silenziosa la Giornata Mondiale del Diabete 2007, la prima della storia sotto l’egida dell’Onu, sarà dedicata appunto al diabete giovanile (il 14 novembre nel mondo, il 10-11 novembre in Italia).

 

da Supplemento Salute di Repubblica