Andrea Lenzi: “Agire subito per combattere diabete e obesità, ormai stabilmente presenti anche tra i giovani”

 “L’allarme è  stato lanciato anche dagli esperti in occasione del congresso europeo di diabetologia conclusosi nel weekend a Barcellona: il rischio della comparsa anticipata del diabete di tipo 2 nei giovani, condizione una volta tipica dei nonni, merita attenzione e interventi puntuali e rapidi, anche nel nostro Paese. Da anni, infatti, vediamo avanzare il diabete urbano nelle nostre città e nelle periferie delle metropoli”, così Andrea Lenzi, Presidente di Health City Institute e della Fondazione per la Ricerca in endocrinologia, onlus della Società italiana di endocrinologia.

“I dati scientifici ed epidemiologici più aggiornati, che vedono in tutto il mondo crescere malattie come il diabete e l’obesità nelle fasce d’età giovanili, fotografano un effetto dei cambiamenti del nostro mondo, che non sono solo climatici, ma anche di comportamento sociale e di stile di vita. Dati americani dicono come negli under 30 il diabete progredisca di oltre il 2 per cento annuo e si prevede il quadruplicamento dei malati entro il 2050. Un recente studio di The Lancet riporta come nel mondo su circa 2 miliardi di adolescenti, 1 su 5 sia in sovrappeso od obeso, con una crescita dal 1990 al 2016 del 120 per cento dei casi. Purtroppo, questi trend negativi, pur se con minore enfasi, riguardano anche l’Italia. Ad esempio, il primo report Italian Barometer Obesity dell’IBDO pubblicato quest’anno stima ci siano circa 1 milione e 700mila i bambini e adolescenti in eccesso di peso, cioè il 24,2 per cento della popolazione di 6-17 anni. Come presidente di Health City Institute e medico e ricercatore in endocrinologia – prosegue Lenzi – non posso non sottolineare come ciò comporti rischi per la salute della popolazione, ma anche costi insostenibili per sistemi sanitari come il nostro, già oggi sotto pressione. Si rende necessario agire tempestivamente, con misure che sostengano la ricerca scientifica da un lato e l’educazione e il cambiamento culturale dall’altro, a vantaggio della salute e dell’ambiente. In questi giorni – aggiunge il presidente – si è aperto nel nostro Paese un forte dibattito su questi temi di grande attualità e sul modo per reperire fondi per far fronte a questi bisogni. Il Governo, per voce del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, Lorenzo Fioramonti, nelle sue dichiarazioni programmatiche, e del Presidente del consiglio, Giuseppe Conte, sembrerebbe orientato, in linea con molti altri Paesi europei come la Francia o la Svezia, ad agire con imposizioni fiscali su alcune fonti di questi fenomeni: gli alimenti come le merendine e le bevande zuccherate non salutari. Di certo è  una strada giusta e un buon inizio per coniugare una forte indicazione verso stili di vita corretti e ottenere risorse per ricerca, salute e ambiente, argomenti che si coniugano per salvaguardare i nostri giovani, il nostro domani.”

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Diego Freri, diego.freri@hcc-milano.com