Sit-in il 24 ottobre alle ore 10.00 all’Ospedale Brotzu

 

 

SIT –IN IL 24 OTTOBRE 2016 ALLE ORE 10.00 ALL’OSPEDALE  BROTZU


L’Associazione per il Diabete Infantile Giovanile Sarda, membro della Federazione Nazionale Diabete Giovanile, con la presente segnala che a fonte di una crescita in Sardegna di oltre il 50% dei diabetici  non c’è una risposta alle  richieste di assistenza in campo diabetologico. Numerosissime sono le proteste dei diabetici sardi: oltre 5.000  non possono più contare sull’assistenza del Centro di Diabetologia dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari. Lo storico Centro è in procinto di chiudere, o meglio  le infermiere e diabetologi che vi operano con grande professionalità  devono riprogrammare l’assistenza e non accettare più nuovi diabetici, col presunto  obiettivo di predisporre  l’integrazione tra i MMG.

Inoltre i tempi per l’assistenza si è ridotto notevolmente perché le loro prestazioni si devono concentrare sui diabetici in fase di ricovero, e con i trapiantati con la motivazione, inoltre, che l’ Ospedale Brotzu è un’Azienda Ospedaliera e non  deve dare assistenza al territorio.

D’ora in avanti sarà garantita l’assistenza solo a 20 pazienti con il Day Service, ciò significa che i pazienti saranno visti meno di una volta all’anno.

Noi ci chiediamo: – I pazienti con grave instabilità metabolica e complicanze croniche in fase evolutiva cosa faranno? E cosa faranno i pazienti in trattamento con infusori sottocutanei continui d’insulina? Come sarà l’inquadramento dei pazienti diabetici neodiagnosticati per la necessità della formulazione del Piano di Cura personalizzato e condiviso? E la valutazione periodica, se ora i tempi d’attesa sono di otto mesi? Dove finiranno i piani di cura formulati In previsione di una futura gravidanza, o  con gravidanza in atto ?

Riteniamo che  quanto stia accadendo sia un atto di terrorismo assistenziale.

Dove andremo a finire ?

Ci chiediamo se forse non  sarebbe meglio riorganizzare il Centro con  nuovo personale medico con particolare attenzione a garantire la disponibilità di un’assistenza plurispecialistica, con l’assicurazione delle varie consulenze, attuare i programmi di educazione sanitaria continua, assicurare il  passaggio dal Servizio Diabetologico Pediatrico a quello dell’adulto. Temiamo che le conseguenze a medio e lungo termine saranno disastrose per l’aumento del carico sociale dovuto alla malattia diabetica e alle sue complicanze (cardiopatia ischemica, cecità, insufficienza renale, amputazioni degli arti inferiori).

 

Le nuove diagnosi di diabete in Sardegna sono 120 ogni anno nella fascia di età 0/14.

La Diabetologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, di Alta Specializzazione e di Rilievo Nazionale (D.P.C.M. 08/04/93), nato in seguito all’emanazione del Piano di Diabetologia Regionale del 1996 e individuato come Servizio di Riferimento Regionale, è privo di tutti gli spazi necessari utili all’assistenza ai bambini con diabete. Oggi gli ambulatori sono rilegati negli spazi di 2 m. di larghezza e 4 m. di lunghezza, divisi tra di loro da armadi alti 1,50 m. Mancano inoltre gli spazi per l’educazione sanitaria. I pazienti e i loro familiari attendono le consulenze nel corridoio con sedie e panchine insufficienti.

Manca ancora uno spazio per consumare i pasti quando gli assistiti si trattengono per l’installazione di microinfusori da insulina.

Antonio Cabras