Scoperto legame tra DNA mitocondriale e diabete

Una ricerca pubblicata sulla rivista on-line Genome Research, ha stabilito che esisterebbe un legame tra il DNA mitocondriale e i marcatori metabolici del diabete di tipo 2.

Secondo lo studio del Cold Spring Harbor Laboratory, coordinato da Theodore Kurtz, in più del 20% dei casi di diabete di tipo 2 possono essere coinvolte mutazioni nel genoma mitocondriale.
Fin’ora la maggior parte dei geni noti per essere coinvolti nella predisposizione all’insorgenza di questa patologia si trovano nel genoma nucleare.

Gli scienziati hanno confrontato due diversi ceppi di topi con corredi genetici nucleari virtualmente identici tra loro ma con genomi mitocondriali diversi.
In questo modo gli studiosi hanno osservato che i due ceppi di topi avevano significative differenze nel metabolismo dell’energia e nel suo immagazzinamento.
Nello specifico, uno dei due ceppi mostrava alcune caratteristiche analoghe a quelle del diabete umano: deficit nella tolleranza al glucosio, bassi livelli di ATP muscolo-scheletrica, ridotta sintesi muscolare di glicogeno e inoltre un’attività ridotta dell’enzima citocromo c ossidasi (coinvolto nella produzione di energia).
I ricercatori hanno così potuto collegare delle varianti genetiche mitocondriali a marcatori metabolici del diabete.

Il coordinatore dello studio, Theodore Kurtz ha spiegato: “Il nostro studio getta una luce sul ruolo delle variazioni del DNA mitocondriale. Inoltre, i modelli animali sviluppati nel nostro studio aprono la strada a futuri studi in cui potranno essere analizzati ulteriormente gli effetti di tali variazioni, considerando fissato il patrimonio genetico nucleare”.

 

tratto da Genome Research

6 ottobre 2007