Piemonte. Diabete: associazioni pazienti contro raccomandazioni su prescrizioni insuline: “Asl rettifichi. Pronti a vie legali”

Non si placano le polemiche dopo la circolare della Asl di Alessandria dello scorso luglio sui presidi diabetici. Le associazioni dei pazienti (Coordinamento Associazioni Persone con Diabete Piemonte-Valle d’Aosta, Fand, Agd Piemonte) chiedono infatti con una nuova lettera inviata anche al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e al presidente della Regione Piemonte,Sergio Chiamparino che l’Asl rettifichi la circolare perché aloro avviso comportrebbe “una grave violazione dei diritti del malato oltre che della piena libertà terapeutica dei medici, in particolare degli specialisti diabetologi”. 

“Tale comunicazione, infatti – scrivono i pazienti – invita espressamente i medici diabetologi a prescrivere l’insulina APIDRA in sostituzione delle altre due differenti insuline presenti sul mercato (NOVORAPID e HUMALOG), per il solo motivo che la prima sarebbe più economica rispetto alle seconde”.  

Secondo le associazioni invece “la più autorevole letteratura medica (SID, AMD, SIEDP), si è a più riprese espressa sulla non equivalenza terapeutica tra i suddetti farmaci, enunciandone, in particolare, le reciproche differenze nel position statement”. Ma non solo, “i tre farmaci in oggetto – scrivono le associazioni – di natura biotecnologica, hanno tre principi attivi differenti, e tutti e tre sono o sono stati coperti da brevetto, non esistendo sul mercato il farmaco “biosimilare”di alcuno dei tre. Non sono, pertanto, applicabili nel caso in oggetto i principi di cd. spending review farmaceutica”.
“La comunicazione dell’ASL di Alessandria –prosegue la lettera  – peraltro, non reca nemmeno l’indicazione che la scelta di prescrivere il farmaco Apidra in sostituzione di NOVORAPID e HUMALOG debba effettuarsi solo per i cd. pazienti naive, dal momento che anche le sopra citate norme relative alla spending review in caso di equivalenza o equivalenza terapeutica tra farmaci, in caso di malattie croniche, si applicano solo ai pazienti curati per la prima volta. In conclusione, la comunicazione in oggetto, oltre ad essere un provvedimento del tutto irrituale, viola le norme dettate in materia di spending review farmaceutica, viola i principi di sussidiarietàStato-Regioni dettati dalla Costituzione, lede il diritto del paziente diabetico ad essere curato con il farmaco piùadatto al proprio caso concreto, addirittura rischiando di indurre il medico diabetologo o di medicina generale a modificare una terapia giàin corso per una malattia cronica, e lede, altresì, la libertàdei singoli medici di prescrivere il farmaco che la stessa scienza medica indica come preferibile nel singolo caso concreto”.

Queste le ragioni per cui le associazioni chiedono che la Asl invii “a tutti i medici che hanno ricevuto la comunicazione in oggetto una nuova comunicazione di rettifica, astenendosi nel futuro dal porre in essere ulteriori iniziative illegittime e lesive innanzitutto del diritto alla salute dei pazienti diabetici. In caso contrario, ed in caso di ulteriori provvedimenti lesivi dei suddetti interessi e diritti, ci vedremo costretti ad adire le competenti autorità amministrative e giudiziarie”.

 

da quotidianosanità.it