Perdita totale di secrezione endogena di insulina

D: Egr. prof  Bolli vorrei innanzitutto ringraziarla per la sua disponibilità finalizzata ad un sempre maggiore aiuto per chi soffre di diabete.

Mi è già capitato qualche volta di porle qualche domanda.

Premetto prima di passare al mio quesito di avere 39 anni e di essere un diabetico di tipo 1 da 5 anni (C-PEPTIDE base 0.26 dopo 6′ 0,32, con range di riferimento 0.42-4.17).
 Da circa 10 mesi sono meglio compensato grazie alla Lantus, (per mesi spesso picchi a 280-300 e oltre di glicemia a digiuno inspiegabili, mantenedo stessa dieta alimentare rigida e variando la terapia insulinica ); mi sono così stabilizzato a  4 punture standard al giorno, (in caso di iper ricorro a altra puntura in genere di  2-4 U), 10 U. al mattino di novorapid, 12 a pranzo 12 a cena e 20 di lantus prima di andare a dormire.
A fine Gennaio, premettendo che non vi è stata  nessuna variazione significativa nè nell’attività fisica nè nel regime alimentare, però iniziano dei pericolosi alti/bassi : due seri casi di ipo mattutina, glicemia a 29 ( sudorazione, tremori) per poi continure per molti giorni di gennaio con glicemie mattutine variabili da 43 a 76 si livella tra 100/130 prima del pranzo picchi dopo 2 ore da 160 a 220 ; da 35 a 75 prima di cena per poi rialzarsi dopo 2 ore tra 190/250 e per poi ritornare a scendere durante la notte e andare in ipo a 4/5 ore dalla fine cena. In pratica è come se la novorapid non facesse effetto  per poi non so quale insulina farlo questo effetto e non fermarsi più !!!
Ho pensato anche che per evitare i picchi, visto le discese vertiginose poi, non potevo aumentare la dose prima pranzo e prima cena ;
Avendo la novorapid un effetto di 3 ore e una copertura di 5 ho imputato alla lantus la colpa ( scende sempre più oltre le 3 ore) e ho diminuito di 2 unità ogni 4/5 giorni e grazie all’autocontrollo mi sono attualmente fermato a 14 U.
Agli inizi i livelli di glicemia nei momenti di ipo si sono rialzati tra 70 e 90 ma il problema non sembra essersi risolto. Fra i vari tentativi ho anche cambiato confezione e lotto di novorapid.

Sono in totale confusione e non so più cosa fare in considerazione del fatto che alcuni giorni il tutto si stabilizza.

Devo, riducendo la lantus, aumentare la novo ?  Nel centro mi è stato consigliato di stare attento alla rotazione dei punti di iniezione  (ma è possibile che sbaglio per un mese di seguito?) e mi è stata consigliata anzichè la novorapid (che ha una “coda” troppo lunga e può intersecarsi con la lantus)  l’Apidra.
Che fare ??? Com’è questa Apidra? Nel ringraziarla dell’attenzione e eventualmente di un suo suggerimento colgo l’occasione per formulare i più distinti saluti

P.S per maggiore chiarimento le invio alcuni valori delle ultime analisi: Glicata 6,80%   Azotemia 27 mg/dl   creatininemia 0,76 mg/dl     colesterolo totale 179 mg/dl     HDL 46 mg/dl     LDL 127mg/dl  Transaminasi GOT ( AST) 16 U/L      Transaminasi GPT( ALT) 14 U/L  Gamma GT 13 U/L   Microalbuminuria 0,21  mg/dl

 

R: grazie per questa richiesta di parere. 

Il Suo caso è dovuto alla perdita totale di secrezione endogena di insulina che dà instabilità.

I consigli: novorapid va bene (è uguale a lispro-Humalog e glulisina-apidra), lantus va bene.

Va tenuta per qualche settimana una dieta tipo in modo da non avere troppe variabili
La sede di iniezione va fissata (addome per novorapid, coscia antero-esterna per lantus)

Lantus: è preferibile siringa da 30 U rispetto alla penna dosi: alla 1° colazione occorre essere cauti, il maggior rischio ipo è fine mattina per via di lantus la glicemia a 2-3 ora dal pasto va regolata con la dose di novorapid.

a questo punto ulteriori consigli si possono dare solo con un colloquio durante il quale si possa vedere e discutere il diario. cari saluti

 

 

Prof. Geremia B. Bolli
Department of Internal Medicine, Endocrinology
and Metabolism
University of Perugia