Obesità è come un virus: l’epidemia USA continuerà

L’obesita’ puo’ trasmettersi con le stesse dinamiche di un virus, e l”epidemia’ in corso, almeno negli Usa, non e’ ancora finita. Lo ha dimostrato uno studio pubblicato da Plos Computational Biology, secondo cui entro il 2050 il 42 per cento dei cittadini statunitensi potrebbe essere sovrappeso. Per verificare la teoria Nicholas Christakis della Harvard Medical School ha applicato i dati degli ultimi 40 anni sull’obesita’ negli Usa a un modello di diffusione della patologia basato sulle relazioni sociali. Questo modello si basa sull’osservazione sperimentale che la probabilita’ che una persona sia sovrappeso cresce se un membro della famiglia o della cerchia piu’ stretta di amici e’ obeso. Secondo i dati elaborati dagli esperti, l’epidemia di obesita’ Usa anche se sta rallentando non si e’ affatto fermata, e in assenza di iniziative potrebbe arrivare a colpire il 42 per cento della popolazione dal 33 per cento attuale. “Il rallentamento che si vede adesso e’ solo una conseguenza naturale dell’arrivo a saturazione dell’epidemia – hanno scritto gli esperti – ma continuera’ a crescere, anche se piu’ lentamente”.

 

AGI