Non è il diabete: è la terapia sbagliata

D: Preg.mo Dott. Bolli,

mi chiamo D. C., ho 32 anni e scrivo da B.. Ho un diabete assai instabile, la mia glicata si è comunque assestata negli ultimi anni intorno all’8 con una fluttuazione di ± 0,6 al massimo. Per questo devo dire grazie all’attività fisica più che a me stesso o al mio schema insulinico.

Inietto actrapid al mattino e a pranzo (12 u. circa) e actraphane 40/60 alla sera (25 u. circa) e così da diversi anni. Vorrei provare uno schema diverso che mi restituisse valori glicemici come montagne russe, ma che però non mi comportasse un numero maggiore di iniezioni al giorno. Secondo Lei è possibile migliorare il compenso mantenendo le 3 somministrazioni/die? La basale può sostituire l’actraphane pre-cena?

Tenga presente che io posso usare unicamente le insuline della NOVO-NORDISK, per una questione legata ad un supporto di iniezione assistita, il PEN-MATE unicamente grazie al quale riesco a praticarmi le iniezioni da solo. (Sono agofobico e quel dispositivo per me è irrinunciabile).

2° quesito: soffro di ipoglicemie gravi e non avvertite. Sia di notte, maggiormente pericolose perché il passaggio dal sonno all’incoscienza è potenzialmente letale, ma anche di giorno, il chè mi ha causato problemi seri come incidenti stradali. Cosa posso fare? Vivo con mia mamma, ma quando non ci sarà più lei, io mi sento già oggi come un “Dead man Walking”. Ho letto sue precedenti risposte su Portalediabete in cui consigliava a chi ha questi gravi problemi, un ricovero all’ospedale di Perugia. E’ possibile davvero recuperare sensibilità alle crisi ipo attraverso un ricovero ospedaliero in quella struttura? Mi può dare qualche informazione in più su questa possibilità?

RingraziandoLa ancora per la Sua grande disponibilità, Le porgo i miei più cordiali saluti.

 

D. C.

B.

 

R: caro sig. C.

grazie per il Suo messaggio.

Sì, è possibile, anzi auspicabile che Lei si ricoveri nel mio reparto a Perugia per riacquistare i sintomi dell’ipoglicemia (Lei non dovrebbe guidare, il Suo diabetologo non dovrebbe rilasciarle la patente finchè Lei non abbia riacquistato i sintomi).

Tutto questo comporta il liberarsi da pregiudizi del tipo “numero di iniezioni di insulina al dì”, ago ecc.  So bene che non è colpa sua, ma di qualcosa di sbagliato che è successo all’esordio del suo diabete.

Lei ha bisgno di uno schema “liberale” di insulina, con analogo rapido ad ogni pasto (incluse merende se ci sono) e comunque forse 2 iniezioni nel pomeriggio, più 1 o 2 iniezioni di insulina basale.  In alternativa può usare il microinfusore.

senza questa disponibilità il suo quadro clinico non è recuperabile.  I suoi problemi non sono causati dal diabete, ma dalle insuline non appropriate che Lei usa per il diabete.  Quindi è facile rimediare.

cari saluti

 

Prof. Geremia B. Bolli
Department of Internal Medicine, Endocrinology
and Metabolism
University of Perugia