Le cure dal podologo riducono del 60% le amputazioni del piede

Le cure del podologo riducono del 60%, secondo uno studio americano, le amputazioni nelle complicanze del cosiddetto ‘piede diabetico’.

Interventi chirurgici che, nel 2004, in Italia ammontavano a 6.973, con una degenza media di 19,8 giorni. A fornire i dati è l’Associazione italiana podologi (Aip), anticipando uno dei temi di cui si parlerà al XXII Congresso nazionale di podologia – organizzato in collaborazione con l’università ‘La Sapienza’ di Roma e l’Istituto podologico italiano – che si terrà all’Hotel Sierra Silvana di Selva di Fasano, in Puglia, da sabato 28 aprile a martedì 1 maggio 2007.
All’incontro parteciperanno 300 podologi e numerosi specialisti che si confronteranno in oltre 20 ‘occasioni’ di studio, tra workshop e relazioni scientifiche.

Molti i temi al centro dell’appuntamento congressuale – dal titolo ‘Passo dopo passo. Il cammino dell’uomo’ – che riguarderanno tutte le fasi evolutive dell’uomo, dalla condizione di bambino a quella di adulto, fino a quella di anziano.
Esperti della materia – si legge in una nota – si confronteranno attraverso relazioni e dibattiti sulle patologie podaliche che caratterizzano le varie età. Si parlerà di tutte le principali patologie del piede: “Dal piede piatto pediatrico – continua il comunicato – al piede dello sportivo, dalle micosi alle onicocriptosi (unghia incarnita), dalla medicazione delle ulcere alle problematiche delle donne in gravidanza, fino all’uso delle ortesi plantari”.

Il Congresso dell’Aip sarà presieduto da Franco Cuccurullo, presidente del Consiglio superiore di sanità e rettore dell’università di Chieti-Pescara G. D’Annunzio.

 

(Com-Ram/Adnkronos Salute)

23 aprile 2007