Il decalogo anti-diabete

«Un sano stile di vita, basato su attività fisica regolare e alimentazione corretta, è in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 2 ed è un mezzo terapeutico efficace al pari della terapia farmacologica». Un’affermazione all’apparenza molto semplice, scontata. Invece è la conclusione di anni e anni di ricerca sui meccanismi e lo sviluppo di una malattia che ormai non ha più frontiere, che ha conquistato anche i Paesi del Terzo Mondo. Alcune elle maggiori multinazionali del farmaco stanno continuando a investire miliardi di dollari per trovare una soluzione. Il risultato sono un armamentario di molecole davvero notevole ed efficace, se ben utilizzato. Ma la chiave della prevenzione e del controllo del diabete di tipo 2 (quello legato al sovrappeso e all’obesità, a differenza del tipo 1, o giovanile) è l’attività fisica. Le regole per avvantaggiarsi di questa opportunità a costo zero sono state raccolte in un pieghevole che è uno degli strumenti della campagna «Dawn» (Diabetes Attitudes Wishes & Needs), patrocinato da ministero del Welfare, Federazione internazionale contro il diabete e associazione diabete Italia. Ogni punto trova solide radici nell’evidenza scientifica. Tra le informazioni da non dimenticare, quella sul dosaggio più efficace. Vengono prescritti 60 minuti di attività al giorno, che possono essere suddivisi in tante frazioni. Ad esempio, una camminata a passo veloce la mattina, salire le scale tutte le volte che è possibile, ginnastica a casa. Non c’è bisogno di andare in palestra.

IL DECALOGO- Ecco il decalogo, preparato in vista della Giornata mondiale contro il diabete del prossimo 14 novembre.
1)Una regolare attività fisica è necessaria per ottenere un buono stato di salute psico-fisica e migliorare la qualità della vita.

2) La sedentarietà é una cattiva alimentazione predispongono l’insorgenza delle moderne malattie croniche: obesità e diabete di tipo 2.

3)La crescita vertiginosa di obesità e diabete nell’adulto e nel bambino devono essere contrastate in prima istanza, con la modifica degli stili di vita: alimentazione e attività fisica.

4)Un sano stile di vita – attività fisica regolare e alimentazione corretta – è in grado di prevenire o ritardare l’insoergenza del diabete di tipo 2 ed è un mezzo terapeutico efficace al pari della terapia farmacologica. Nelle persone con diabete 1 contribuisce, unitamente alla terapia farmacologica, a un consapevole miglioramento nella gestione del controllo metabolico, del benessere psico fisico e dell’autostima.

5)Un sano stile di vita prevede almeno 30 minuti al giorno di attività fisica di intensità lieve-moderarata.

6)Per ottenere maggiori benefici è necessario un impegno complessivo di 60 minuti in attività fisica ad intensità moderata-intensa nell’arco della giornata.

7)Per intraprendere un programma di esercizio sicuro ed efficace sono fondamentali una valutazione preliminare da parte del medico, la prescrizione e la supervisione dell’esercizio da parte dell’esperto in attività motoria.

8)Qualora non sussistano controindicazioni è auspicabile integrare nell’esercizio aerobico (cammino, bicicletta, nuoto) l’esercizio di forza (esercizi con i pesi) unitamente a esercizi per la flessibilità (ginnastica a corpo libero).

9)L’intregrazione tra l’attività fisica nel tempo libero e l’esercizio fisico supervisionato e controllato è la condizione ideale per ottenere i massimi benefici.

10)Per trasformare questi principi in azioni è necessaria l’interazione dei principali attori coinvolti nel processo: istituzioni, medici, esperti dell’esercizio, associazioni di persone con diabete ed educatori.

 

 

 

 

di Margherita de Bac

da Corriere.it