Il Bypass gastrico supera il bendaggio

Il ‘bypass gastrico’, pur essendo nato in America, ha superato ormai il piu’ europeo degli interventi chirurgici contro l’obesita’: il bendaggio gastrico laparoscopico.

A darne notizia sono stati oggi gli oltre cinquecento specialisti provenienti da tutto il mondo ed accreditati al primo Congresso dell’International federation for the surgery of obesity and metabolic disorders organizzato in Italia.
Introdotti dal neo presidente della Societa’ italiana di chirurgia dell’obesita’ Luigi Angrisani, organizzatore della tre giorni a Capri, specialisti come Fried (Repubblica Ceca), Basso (Italia), Wittgrove (USA), Castagneto, Mouiel (Francia) e Suter (Svizzera) hanno infatti confermato come in particolare negli ultimi sei o sette anni anche il mondo medico europeo abbia riconosciuto la maggiore percentuale di successo dell’intervento consistente nella riduzione del volume della tasca gastrica (la restante porzione di stomaco viene esclusa tramite una sutura) associata ad una deviazione del flusso degli alimenti verso il primo tratto dell’intestino (digiuno).

L’intervento, che e’ reversibile, consente quindi la perdita di peso per riduzione del senso di fame, comparsa di sintomi sgradevoli alla introduzione di cibi dolci, riduzione della quantita’ di cibo introdotta.
Il bypass e’ generalmente indicato per i pazienti che hanno un BMI (indice di massa grassa) superiore a 50, per i mangiatori di dolci, in caso di disturbi del comportamento alimentare, e come intervento successivo in caso di fallimento di interventi restrittivi.
E i risultati sono molto buoni sulla perdita di peso, ed il calo si verifichera’ essenzialmente nel primo anno: la percentuale di sovrappeso perso e’ nell’ordine del 70-80%.

Il bendaggio gastrico laparoscopico, invece, e’ caratterizzato dal posizionamento di un anello di silicone attorno allo stomaco, nella sua parte superiore, in prossimita’ dell’esofago. Alla chiusura dell’anello, lo stomaco assume la forma di una clessidra asimmetrica con una piccola tasca gastrica superiore (l’equivalente di una tazzina da caffe’) ed il rimanente corpo gastrico collocato al di sotto del bendaggio.
Basta quindi ingerire una piccola quantita’ di cibo, per riempire completamente la tasca gastrica ed avvertire un precoce senso di sazieta’.
Ma l’inversione di tendenza, come ha sottolineato lo stesso Angrisani, “e’ dovuta soprattutto alla troppo alta percentuale di fallimenti dei bendaggi gastrici laparoscopici, laddove nelle rare percentuali di fallimento del bypass gastrico risulta facilmente realizzabile un diverso tipo di intervento che consiste invece nel posizionare un bendaggio al di sopra del bypass precedentemente praticato”.
I controlli da effettuarsi dopo bypass gastrico sono a 1, 3, 6 e 12 mesi dall’intervento e successivamente annualmente.

 

AGI