Il bypass gastrico aiuta a trattare il diabete, ma comporta altri rischi

Due anni dopo l’intervento chirurgico, i pazienti che sono stati sottoposti a bypass gastrico hanno riscontrato un migliore controllo del loro diabete di tipo 2 rispetto alle persone che non avevano fatto l’intervento, ma il rischio di infezioni e fratture ossee è risultato essere più elevato. A dirlo è il Diabetes Surgery Study, uno studio internazionale condotto in due anni. 

Tra il 2008 e il 2011, i ricercatori hanno reclutato 120 pazienti obesi di età compresa tra 30-67 anni, con diabete di tipo 2 in tre ospedali degli Stati Uniti e uno a Taiwan. Questi sono stati divisi in due gruppi: il primo con pazienti che non avevano effettuato un baypass gastrico, il secondo con persone sottoposte ad intervento. Tutti i partecipanti dovevano andare regolarmente da un dietista, dovevano monitorare sé stessi in relazione alla propria alimentazione quotidiana e dovevano incrementare la propria attività motoria fino a raggiungere l’obiettivo di 325 minuti di attività giornaliera, anche solo con una camminata. Inoltre sono stati seguiti da un endocrinologo e hanno assunto farmaci per il controllo glicemico, il colesterolo e la pressione sanguigna.
A due anni dall’’intervento, 24 pazienti nel gruppo con bypass gastrico avevano raggiunto livelli inferiori di HbA1c, così come di lipoproteine a bassa densità e della pressione sanguigna. Tutte questi indicatori hanno rivelato un miglior controllo del diabete rispetto a 8 pazienti dell’altro gruppo.

Tra i pazienti appartenenti al gruppo con baypass gastrico, si sono però sviluppati 8 casi di infezioni contro i 4 dell’altro gruppo e ben 7 cadute gravi con 5 fratture rispetto alle 3 del gruppo di confronto, come riportato anche su The Lancet diabete and Endocrinology. Inoltre, tutte le fratture sono state a carico di pazienti donna. Nelle persone con baypass gastrico si è riscontrata inoltre una carenza di ferro, calcio e vitamina D piuttosto rilevante.

“Il bypass gastrico influisce sull’adeguato assorbimento di calcio dal cibo, riducendo così la forza delle ossa”, ha sottolineato Charles J. Billington coautore dello studio. È necessario quindi assumere degli integratori mantenere una buona forma fisica in modo arginare questi fattori di rischio. “Non siamo ancora sicuri di quali possano essere i pazienti con diabete che meglio possono affrontare un baypass gastrico o altri interventi di chirurgia bariatrica – ha proseguito Billington -. Speriamo che questo ed altri studi permetteranno di individuare quali pazienti sono più adatti per il bypass gastrico per trattare il diabete”, conclude.

Fonte: Lancet Diabetes Endocrinol 2015
Kathryn Doyle

 

da quotidianosanità.it