Farmaco mantiene funzionalità rene

Ogni anno in Italia si eseguono circa 1.500 trapianti di rene e vi sono più di 7.000 persone in lista di attesa, che attendono in media 3 anni prima dell’intervento. Preservare la funzione del rene trapiantato può evitare il ritorno alla dialisi e la necessità di un secondo trapianto. Una nuova molecola biologica per la profilassi del rigetto nei pazienti adulti sottoposti a trapianto di rene è stata protagonista al Congresso americano sui trapianti (American Transplant Congress), che si è recentemente concluso a Boston. I risultati a quattro anni degli studi Benefit e Benefit Ext su 761 pazienti dimostrano che il farmaco è in grado di mantenere il suo vantaggio in termini di funzione renale rispetto al trattamento standard rappresentato dalla ciclosporina. Belatacept è il primo bloccante selettivo della costimolazione delle cellule T approvato per la profilassi del rigetto dell’organo in pazienti sieropositivi al virus di Epstein-Barr (Ebv) che hanno ricevuto il trapianto di rene, in combinazione con basiliximab (un antagonista del recettore dell’interleuchina-2 nella fase di induzione), micofenolato mofetile e corticosteroidi. I risultati a quattro anni dei due studi confermano quelli positivi a tre: oltre al mantenimento della funzione del rene trapiantato, non sono stati segnalati nuovi eventi avversi. “Questi dati mostrano che il profilo di sicurezza e tollerabilità di belatacept in pazienti adulti dopo 4 anni di trattamento si attesta sui livelli raggiunti in precedenza e la funzione renale è mantenuta nel tempo – spiega Brian Daniels, senior vice president, Global Development and Medical Affairs, di BristolMyers Squibb – i risultati di questi studi ampliano la nostra comprensione del funzionamento di belatacept e aiuteranno i medici ad assumere decisioni consapevoli sulle opzioni terapeutiche disponibili”.

 

(B.D.C.)

da ADNKronos Salute