Familiarità del diabete tipo 1: progetto TrialNet

Il 1° aprile 2006 l’Istituto San Raffaele di Milano, in collaborazione con l’Associazione SOStegno 70, ha organizzato un incontro formativo per genitori in cui il Dott. Franco Meschi ha presentato il progetto internazionale di ricerca TrialNet.

Il diabete di tipo 1 (di origine autoimmune e caratteristico dell’età infantile e giovanile) presenta una bassa predisposizione familiare o ereditaria.
Infatti in circa il 5% delle famiglie con un componente con diabete tipo 1 si presenterà un secondo caso di diabete nei familiari di primo grado (fratelli o sorelle, padre o madre, figli).
La presenza di questo rischio di sviluppare diabete, che seppur basso, è molto superiore a quello di una famiglia in cui non vi sia nessun caso di diabete, ha portato a sviluppare ricerche per identificare e prevenire la malattia nei familiari.

E’ bene ricordare che il processo immunologico di distruzione delle cellule pancreatiche produttrici di insulina inizia molto tempo prima della comparsa del diabete, anche anni prima.

Il dosaggio degli autoanticorpi contro le cellule pancreatiche (indicati con le sigle ICA, IAA, IA2, GAD) in coloro che si trovano in questa fase di “pre-diabete” risulta positivo e indica che quella persona svilupperà il diabete entro qualche anno. L’esistenza di questo intervallo ha spinto a realizzare studi per cercare di interrompere il meccanismo autoimmune e prevenire il diabete.

I tentativi sinora effettuati comprendono la somministrazione di una vitamina nicotinamide, la dieta priva di glutine e la somministrazione insulina per via sottocutanea a basse dosi o orale. Purtroppo nessun tentativo si è dimostrato efficace: solo l’insulina per via orale ha dato in alcuni casi risultati lievemente positivi.

Il progetto TrialNet, finanziato dal ministero della salute americano, è uno studio internazionale che comprende 3 centri europei, tra cui l’Ospedale San Raffaele di Milano e ha come obbiettivo la prevenzione del diabete di tipo 1 in bambini e adulti.

Lo studio oltre a portare a una miglior conoscenza delle tappe di sviluppo del diabete prevede, nel caso in cui si identificasse una sostanza adeguata, di somministrarla a quelle persone risultate positive agli anticorpi per evitare o ritardare l’insorgenza del diabete.
L’importanza di partecipare a questo studio consiste nella possibilità di accedere rapidamente a possibili protocolli di prevenzione.

– Possono partecipare allo studio i parenti di primo grado (fratelli, sorelle, figli o genitori) di età compresa tra 1 e 45 anni e i parenti di II grado (cugini, zii, nipoti, fratellastri e sorellastre) di età tra 1 e 20 anni.
– Il test è gratuito e comporta un semplice esame del sangue.
– I soggetti risultati positivi verranno sottoposti ad ulteriori esami per calcolare in modo più accurato la probabilità di sviluppare la malattia.

Invitiamo quindi le famiglie dei giovani diabetici a partecipare a questo studio che pensiamo possa, in futuro, essere utile per prevenire il diabete.

Per fissare l’appuntamento per eseguire il prelievo, anche in occasione di una vista ambulatoriale, potete chiamare il numero sotto riportato a cui risponde una infermiera dedicata.
Per avere chiarimenti ed esporre le proprie perplessità contattate i medici della diabetologia pediatrica, anche durante le visite ambulatoriali,

Per gli appuntamenti e le informazioni potete contattare il Centro TrialNet Italia – Ospedale San Raffaele:

– telefono 02-26433176
prevenzione.diabete@hsr.it