Diminuisce il numero di diabetici affetti da nefropatia

L’insufficienza renale all’ultimo stadio è una delle più gravi complicanze del diabete 1.

I reni perdono la loro capacità di filtrare i prodotti di scarto presenti nel sangue e di eliminarli attraverso le urine: per poter sopravvivere, bisogna ricorrere alla dialisi o a un trapianto di reni.

Secondo uno studio recente, il numero di diabetici che soffre di insufficienza renale all’ultimo stadio sembra essere più basso del previsto.
La ricerca suggerisce anche che le prospettive per i diabetici malati di nefropatia all’ultimo stadio sono migliorate nel corso degli anni.

La ricerca ha analizzato i dati di oltre 20000 pazienti diabetici finlandesi di eta’ inferiore ai 30 anni, con un diabete diagnosticato tra il 1965 e il 1999.

Nel periodo considerato (massimo 37 anni, in media 17), 632 pazienti hanno sviluppato l’ insufficienza renale all’ultimo stadio.

I ricercatori hanno calcolato che l’incidenza della complicanza era del 2,2% 20 anni dopo la diagnosi e del 7,8% 30 anni dopo la diagnosi, dati sensibilmente più bassi di quelli stimati in precedenti studi.

Il rischio di sviluppare la malattia non era influenzato dal sesso del paziente, era più basso nelle persone a cui il diabete era stato diagnosticato più di recente ed era il più basso in assoluto nelle persone a cui il diabete è stato diagnosticato prima dei 5 anni di età (il 3,3% ai 30 anni).

Questi bambini sembrano inizialmente più protetti. Ma questa differenza scompare con il passare degli anni.
Quando arrivano ai 33 anni, il 5% dei pazienti ha la malattia renale, a prescindere dall’età in cui è stata fatta la diagnosi di diabete.

Il rischio di insufficienza renale all’ultimo stadio è diminuito di più della metà dal 1965. Questo probabilmente grazie al miglioramento delle terapie per il diabete, come l’introduzione dell’insulina ad azione rapida o la scoperta di nuovi farmaci contro l’ipertensione.

 

 

da Jama, Ottobre 2005