Celebrata la II Giornata Nazionale sul Diabete dell’Età Evolutiva

In occasione della II Giornata Nazionale sul Diabete dell’Età Evolutiva, sabato scorso si è tenuto presso l’ U. O. di Pediatria del Policlinico S.Orsola-Malpighi – organizzato dal prof. Alessandro Cicognani un Convegno sulle problematiche scolastiche del bambino con diabete insulino-dipendente. Nella stessa giornata, ed in ogni regione d’Italia si sono svolti analoghi eventi promossi dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica.

 

Il diabete di tipo 1, più comunemente conosciuto come diabete insulino-dipendente, è una patologia purtroppo non ancora guaribile che ha mostrato un graduale aumento negli ultimi anni anche in Italia, interessando ormai bambini di tutte le età, da quella prescolare a quella adolescenziale. Il bambino con diabete, anche se teoricamente può condurre una vita paragonabile a quella dei coetanei, è costretto a eseguire 3-4 iniezioni al giorno di insulina, controlli pluriquotidiani della glicemia da sangue capillare ed una dieta con un’assunzione programmata di carboidrati, con lo scopo di evitare le temibili complicanze della malattia a carico di occhi, reni e sistema vascolare. La gestione della malattia rappresenta un impegno gravoso per tutta la famiglia che si protrae per anni.

 

A partire dall’età della scolarizzazione, questi bambini trascorrono la maggior parte delle ore diurne insieme al personale scolastico, che non sempre è a conoscenza delle problematiche della malattia. Esistono poi nella nostra regione disparità da area ad area nella gestione scolastica di tali bambini e vengono purtroppo ancora segnalati episodi di discriminazione.

 

L’obiettivo del convegno è stato quello di riunire per la prima volta da tutta la regione, le diverse figure professionali che gestiscono il bambino con diabete a scuola, provenienti dal mondo ospedaliero, dalla medicina territoriale e che dalla realtà scolastica per fare meglio conoscere la realtà attuale e stabilire una nuova collaborazione tra strutture ospedaliere ed il mondo della scuola.

da SaluteEuropa