Buon anniversario mio odiato

Sono già passati 15 anni, e sei in assoluto la relazione più lunga della mia vita.

 

Da quando in quel torrido giugno del 2003 sei entrato nella mia vita non ci siamo separati neanche un giorno, neanche un momento e ancora adesso non so perché tu abbia scelto proprio me.

Dicono tu sia “infantile”, ma io ti ho conosciuto a 23 anni, non più bambina ma non ancora abbastanza adulta da capire come relazionarmi con te.

In certe storie c’è un  prima e un dopo e mai come nel nostro caso non avrei dubbi a scegliere da quale parte della storia stare. Quando sei arrivato avevo una vita perfetta, la tipica universitaria a Siena, con amici e una serenità di cui scopri il valore solo quando viene a mancare, perché se fai Scienze della Comunicazione, diciamolo, non hai esattamente la pressione psicologica di chi deve entrare ad Harvard, o almeno io non l’ho mai avuta e pensare che quando sono arrivata al pronto soccorso in piena crisi respiratoria, la diagnosi supportata solo da supponenza è stata “Universitaria ansiogena in crisi di panico da esami”

Sei talmente subdolo che da subito mi hai fatto apparire diversa da come sono in realtà e nessuno aveva capito che eri tu solo la causa dei miei problemi.

Ho dovuto cambiare due ospedali perché finalmente mi ricoverassero io potessi scoprire finalmente il tuo nome. DIABETE DI TIPO 1.

Perché quanti tipi esistono? Ma quindi questi chili che misteriosamente ho perso li riprenderò? Si vabbè, ma questa cura che mi state facendo con tutta questa insulina quando finirà?

Quanto dovevo sembrare infantile pure io, che non avevo capito nulla, che facevo finta di ignorare i gruppetti di familiari che parlavano a voce bassa dietro la porta della mia stanza, e chissà cosa pensavano le infermiere quando mi vedevano sorridere mentre mi iniettavano insulina. Silvana, io non ho capito bene, mi puoi dire esattamente quando finirà questa cura? Mai tesoro mio, la tua malattia è cronica. Dovrai fare iniezioni per tutta la vita, ma stai tranquilla, nei prossimi giorni ti insegnerò io come fare.

In quel momento di apparente tenerezza la mia vita è cambiata per sempre.

Devo dirtelo dopo tutti questi anni, ho odiato ogni singolo giorno del mio dopo con te, per la spensieratezza che mi hai negato, per il controllo di ogni azione che mi hai imposto, da cosa mangiare a quanto muovermi. A volte ti ho ignorato e so che prima o poi presenterai il conto perché anni insieme non ti hanno reso minimamente più clemente nei miei confronti.

15 anni fa hai deciso contro ogni mia volontà di essere il mio compagno di vita, ma dopo tanti anni posso dirti che non proverò mai nessuna forma di affetto per te e continuerò a tradirti con la vita per cercare di conquistarmi attimi di felicità.

Ho creduto per troppo tempo che tu potessi fermarmi, poi ho cominciato a viaggiare, piano piano sempre più lontano, sfidando la paura, per raggiungere quei posti che sognavo prima di incontrati…io lo so che hai sempre saputo quanto amassi l’Africa e quest’anno per festeggiare i nostri 15 anni, ti sfido.

Il prossimo 7 agosto partirò per la Tanzania. Niente comodità, zaino in spalla e tenda per il campeggio dei parchi della Savana, perché la libertà è tanto più bella quanto devi faticarla per raggiungerla.

Preferirei andare da sola ma so che mi seguirai anche stavolta, ma il massimo che ti concederò sarà un po’ di spazio nel mio zaino per insulina, sensori, striscette, e dovrai fartelo bastare perché tutto il resto dello spazio intorno a me e le meraviglie che vedrò saranno tutte e solo per me.

 

Buon anniversario mio odiato

 

Elisa F.