Apporto calorico e carboidrati

Da uno studio pubblicato sul Journal of the American Dietetic Association, i bambini diabetici di tipo 1 seguirebbero, normalmente, una dieta caratterizzata da quantità adeguate di gran parte di micronutrienti.
A volte però l’apporto calorico e di carboidrati risulta troppo basso, probabilmente perché i regimi dietetici non vengono ben rapportati con l’età.

“La dieta è una componente importante nella gestione del diabete di tipo 1 e può essere fondamentale per ottenere effetti ottimali sulla salute”, hanno scritto la D.ssa Susana R. Patton e i suoi colleghi della University of Michigan di Ann Arbor negli USA.

“Lo scopo dei regimi dietetici convenzionali di solito prescritti ai diabetici di tipo 1 è consumare pasti ben bilanciati e adeguati dal punto di vista nutrizionale, con dosi di insulina proporzionali alla quantità di carboidrati, per ottenere valori glicemici il più possibile vicini ai livelli normali”.

Nello studio pubblicato, i ricercatori hanno preso in esame la dieta di 33 bambini diabetici, valutandone anche la capacità di rispettarla.
Per misurare l’apporto calorico e di nutrienti sono stati utilizzati diari di tre giorni, il team ha inoltre valutato le associazioni fra rispetto della dieta e controllo glicemico.

L’apporto giornaliero di vitamina B-12 e calcio nei bambini è risultato inferiore ai valori di riferimento minimi, mentre gli altri micronutrienti erano al di sopra dei livelli minimi.

I bambini hanno superato le previsioni quanto alla capacità di rispettare il numero e gli orari dei pasti giornalieri.
L’apporto totale giornaliero di carboidrati è risultato pari a solo l’80% dei livelli consigliati in base all’età e al peso, e l’apporto calorico giornaliero totale pari a solo il 78% dei livelli consigliati a seconda dell’età.

“Data la rapida crescita durante gli anni prescolari, questi risultati indicano che i bambini diabetici di tipo 1 dovrebbero essere seguiti più da vicino da nutrizionisti esperti perché i regimi dietetici personalizzati vengano modificati e opportunamente integrati con la crescita”, suggerisce il team della D.ssa Patton.

Sono necessarie ulteriori ricerche per valutare il controllo glicemico di questi bambini tenendo conto di vari fattori, fra cui il rispetto della dieta, la terapia insulinica, l’attività fisica e la funzione psicosociale delle famiglie di appartenenza.

 

 

da Journal of the American Dietetic Association, gennaio 2007.