Ampio studio smentisce il legame tra glitazonici e cancro alla vescica

Uno studio osservazionale molto ampio, che ha riguardato in totale oltre un milione di persone, non ha trovato alcun associazione tra l’uso cumulativo di pioglitazone o rosiglitazone per il trattamento del diabete di tipo 2 e aumento del rischio di cancro alla vescica. Lavori precedenti avevano, invece, destato preoccupazioni in senso contrario. La ricerca in questione è stata pubblicata di recente online sulla rivista Diabetologia.

“Questi dati portano a rimettere in discussione l’idea che pioglitazone provochi il cancro alla vescica” ha detto Helen Colhoun, dell’Università di Dundee, nel Regno Unito, in un’intervista. “Non abbiamo trovato alcuna prova di tale effetto, almeno nel lasso di tempo nel quale è stato condotto lo studio, che è stato più lungo di molti altri pubblicati in precedenza.”

I tiazolidinedioni (TZD) pioglitazone e rosiglitazone agiscono come agonisti del PPAR-gamma. Nel 2005 , uno studio randomizzato aveva messo in evidenza un aumento non significativo del rischio di cancro alla vescica nei pazienti trattati con questi farmaci, dato che aveva spinto la Food and Drug Administration (Fda) a chiedere una revisione della loro sicurezza a lungo termine; un’analisi ad interim di quello studio aveva poi mostrato un aumento del rischio di cancro alla vescica, ma altri studi hanno dato risultati contraddittori.

Nel nuovo studio, coordinato, oltre che dalla Colhoun, da Daniel Levin, della stessa università, gli autori hanno cercato di affrontare le limitazioni dei lavori precedenti misurando gli effetti del pioglitazone in diverse coorti di ampie dimensioni. Questi gruppi comprendevano pazienti diabetici residenti nello Stato della British Columbia, in Canada, in Finlandia, nella città di Manchester, nel Regno Unito, nella città di Rotterdam, in Olanda, in Scozia e quelli inseriti nello UK Clinical Practice Research Datalink. In totale, lo studio ha riguardato 1,0 milioni di persone durante un follow-up di 5,9 milioni di anni-persona

Nell’intero campione ci sono stati 3248 casi di cancro alla vescica incidente. Solo 117 di questi, e 204 su un totale 5262 neoplasie vescicali, si sono verificati in pazienti che erano stati esposti a pioglitazone. Pertanto, non è emersa nessuna evidenza di associazione tra esposizione cumulativa al farmaco e tumore alla vescica né tra gli uomini (RR per 100 giorni di esposizione cumulativa pari a 1,01; IC al 95% 0,97-1,06) né tra le donne (RR 1,04;  IC al 95% 0,97-1,11), aggiustando i dati in base all’età, anno solare, durata del diabete, abitudine al fumo, e l’aver mai preso in qualunque momento il pioglitazone.

Non si è osservata alcuna associazione nemmeno tra rosiglitazone e cancro della vescica, anche in quest caso né tra gli uomini, con un RR di 1,01 (IC al 95% 0,98-1,03) né tra le donne, con un RR di 1,00 (IC al 95% 0,94-1,07).

Nelle attuali raccomandazioni dell’Fda su pioglitazone è contenuta l’avvertenza che l’uso del farmaco per più di un anno potrebbe essere associato a un aumento del rischio di cancro alla vescica.

“Il nostro ampio studio internazionale non offre evidenze a supporto di un effetto causale di pioglitazone sul cancro alla vescica, contraddicendo così gli studi precedenti” concludono gli autori.

La Calhoun ha sottolineato che questi dati dovrebbero rassicurare i pazienti che hanno già utilizzato pioglitazone e/o rosiglitazone ed erano preoccupati per la notizia del possibile aumento del rischio di cancro, diffusasi dopo gli studi precedenti.

Tra i limiti del lavoro, riconoscono gli autori, ci sono la breve durata del follow-up e l’assenza di dati sulle etnie dei pazienti, sul BMI e sul fumo, hanno ammesso i ricercatori.

“Gli studi osservazionali a lungo termine in cui si valuta l’esposizione agli antidiabetici nel mondo reale restano importanti, non solo per questa classe di farmaci, ma anche per altre classi di ipoglicemizzanti. In questi studi bisogna stare attenti a usare metodi che minimizzino i bias” ha concluso la Colhoun.

D Levin, et al. Pioglitazone and bladder cancer risk: a multipopulation pooled, cumulative exposure analysis. Diabetologia. 2014; doi:10.1007/s00125-014-3456-9.
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da PHARMASTAR