Allarme diabete, in aumento tra i giovanissimi

Non hanno ancora fatto l’esame dì maturità, ma già sono alle prese con glicemia, insulina e diete: un bambino e un adolescente su cento soffrono già di diabete di tipo 2.

Un problema che fino a poco tempo fa sembrava confinato fra i giovanissimi statunitensi ma che oggi pare aver varcato l’Oceano ed essere arrivato anche in Italia.
L’allarme arriva dal 22° congresso nazionale della Società italiana di Diabetologia, che è in corso a Torino.

I maggiori esperti italiani si rivelano preoccupati che il diabete di tipo 2, che di solito insorge dopo i 40 anni, arriva sempre più spesso con 20, perfino 30 anni di anticipo, e puntano il dito sullo stile di vita scorretto per colpa di sedentarietà e dieta sbagliata.
Sono proprio i chili di troppo a spianare la strada del diabete: uno studio presentato al congresso della SID, condotto da ricercatori dell’Università di Catania su 102 giovanissimi con età compresa fra 8 e 18 anni, dimostra che il 5 percento dei bambini e degli adolescenti con eccesso di peso ha una glicemia a rischio, ovvero che è in una condizione di prediabete.
I piccoli con sovrappeso hanno valori di insulinemia del 45 per cento più elevati rispetto ai loro coetanei senza problemi di bilancia. Ma non è finita qui: i giovanissimi con problemi di peso hanno anche la pressione più alta del normale e trigliceridi del 142 per cento più elevati rispetto ai coetanei normopeso.
“Per di più, nei piccoli in sovrappeso si registra un aumento dello spessore delle carotidi dell’11 per cento rispetto alla norma e una riduzione di quasi quattro volte dell’elasticità dei vasi — riferisce Lucia Frittitta, coordinatrice dello studio e responsabile dell’unità di Obesità dell’Ospedale Garibaldi. E come se il sistema circolatorio di questi bimbi avesse dieci o vent’anni di più della loro vera età. E possibile immaginare che in assenza di un adeguato intervento la generazione dei nostri figli avrà una aspettativa di vita media inferiore a quella attuale”.

Che cosa possono fare i genitori per riconoscere il problema e prevenirlo?
Riconoscere il problema prima possibile, quando il bambino ha un eccesso di peso di pochi chilogrammi – risponde Frittitta —.
Quindi, far adottare ai figli uno stIle di vita adeguato: una sana alimentazione, ricca in alimenti come frutta e verdura e povera in grassi e zuccheri raffinati (ad esempio merendine, patatine, bevande zuccherate, eccetera), accompagnata da movimento all’aria aperta tutti i giorni, è indispensabile per prevenire l’eccesso di peso”.
I giovanissimi che soffrono di diabete dovrebbero condurre una vita sana, evitando i comportamenti a rischio purtroppo tipici dell’età.
I superalcolici del sabato sera sigaretta, peggio ancora il consumo di cannabis o altre droghe: tutti vizi pessimi che nei giovani diabetici sono perfino più dannosi, perché aumentano il rischio di andare incontro a complicanze della malattia e riducono la capacità di mantenere un controllo metabolico efficace.

Purtroppo, un’indagine condotta dalla Clinica Pediatrica dell’Università di Milano su 187 adolescenti con diabete di tipo I rivela che essere malati non è un deterrente sufficiente per i ragazzi, che si comportano in tutto e per tutto come i loro coetanei. Un modo per sentirsi uguali agli altri che potrebbe avere serie conseguenze: per questo i genitori di bimbi e adolescenti con diabete, sia esso di tipo I o di tipo 2 devono essere particolarmente attenti ai comportamenti dei propri figli e ai campanelli d’allarme che potrebbero indicare abitudini rischiose.

 

 

Angelo Torrisi
Tratto da La Sicilia del 28.05.2008