Addio agli aghi? Sí, no, forse…

È di oggi l’ennesima notizia sull’addio agli aghi, sull’arrivo imminente dell’insulina in pillole.

Ancora una volta il Prof. Lorenzo Piemonti fa chiarezza:

“Il lavoro si inserisce in un filone di ricerca che mira alla possibilità di assumere l’insulina come pastiglia invece che come iniezione sottocute.
Ci sono molti ostacoli ancora da risolvere per arrivare a tale risultato e diversi approcci sono stati già testati anche in studi clinici, per ora non con molto successo. Tra i vari problemi sicuramente è molto rilevante trovare il modo di aggirare la barriera intestinale che normalmente impedisce il passaggio dell’insulina dall’intestino al sangue. Il lavoro Amrita Banerjee e colleghi propone una nuova formulazione dell’insulina in grado di risolvere in parte questo problema. Ovviamente l’approccio è molto interessante ma siamo ben lontani dal possibile utilizzo nell’uomo. L’insulina così preparata è stata testata per ora solo nel ratto dove ha richiesto dosaggi 5 volte superiori a quelli della somministrazione sottocute, non ci sono dati su animali metabolicamente più simili all’uomo e cosa più importante su modelli di diabete (gli animali utilizzati per questi esperimenti erano non diabetici). Oltre a questi limiti del lavoro rimangono poi tutti i limiti intrinsechi più generali dell’approccio quali le problematiche di sicurezza e la variabilità dell’assorbimento, problemi che si sono già evidenziati per esempio con la somministrazione per via nasale. Inoltre la cinetica di assorbimento e la durata di azione fa pensare che la somministrazione orale potrà eventualmente sostituire l’insulina lenta ma non quella rapida e quindi eventualmente integrerà più che sostituirà la somministrazione sottocutanea e potrà avere un eventuale utilizzo in un sottogruppo di pazienti con diabete di tipo 2”

 

Prof. Lorenzo Piemonti

Direttore del DRI San Raffaele di Milano.