A Riccione novità e speranze su terapia e complicanze

Si chiuderà il 23 ottobre la VI° edizione di ‘Panorama Diabete’, in congresso di ‘quattro giorni’ organizzato a Riccione dalla Società Italiana di diabetologia (Sid) con la partecipazione di quasi un migliaio di diabetologi, che avranno l’occasione di confrontarsi sulle tematiche più attuali nel campo della terapia e delle complicanze del diabete, oltre che di alcuni aspetti legati alle problematiche inerenti l’organizzazione sanitaria.

“Il Convegno – ha spiegato Stefano Del Prato, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – è anche l’occasione per la riunione dei gruppi di studio della Sid. Ci sono aspetti del programma che mi piace sottolineare, che riguardano novità salienti nel campo della terapia: è previsto un meeting sul diabete di tipo 1 – condizione gravata dal fatto di richiedere la somministrazione di dosi multiple di insulina con più di una dose al giorno e la misurazione frequente della glicemia mediante una puntura del dito – e uno sulle nuove tecnologie, dove c’è una grande speranza, sia nel campo medico ma soprattutto tra le persone con diabete, puntata alle soluzioni più definitive e anche più sicure che permettano un’ulteriore miglioramento della qualità di vita. Si discuterà dello sviluppo di nuove cellule in grado di produrre insulina, a partire dalle cellule staminali, e si cercherà di capire come sfruttare quello che già avviene in natura – cioè prolungare quella che è nota come la ‘luna di miele’ del soggetto che ha una nuova diagnosi di diabete di tipo 1 e che molto frequentemente va incontro, dopo un iniziale trattamento, ad una specie di remissione – e si discuterà di come e se è possibile prolungare questa ‘luna di miele’ ed evitare così al soggetto di dover ricorrere alla terapia insulinica”.

Altro tema al centro del dibattito la possibile ipotesi del ripristino delle isole pancreatiche e delle soluzioni migliori per farle sopravvivere, in modo tale da garantire la loro funzione di produzione dell’insulina ed evitare in questo modo il ricorso alle iniezioni di insulina. E infine l’ipotesi di soluzioni tecnologiche tipo ‘pancreas artificiale’, un’apparecchiatura che sia in grado di misurare costantemente la glicemia ed erogare l’insulina in quantità tale da mantenere la ‘normoglicemia’.

Al congresso si parlerà poi della sicurezza dei nuovi farmaci – in particolare delle incretine – sui dubbi relativi alla sicurezza fugati anche dalla recente presa di posizione dell’EMA. “Le terapie basate sulle incretine sono efficaci, sicure, non danno rischio di ipoglicemie e non determinano un aumento del peso. Per tutte queste caratteristiche dovrebbero idealmente trovare una collocazione in una fase precoce della malattia, anziché essere usate tardivamente e solo su poche categorie di pazienti come vorrebbe la revisione prescrittiva approntata dall’AIFA”, spiega il presidente Sid. Il congresso cercherà di mettere in evidenza gli aspetti a favore e contrari sulla sicurezza delle incretine, un argomento seguito attentamente dai partecipanti.

Ma non si parlerà solo di temi legati alla terapia e alla diagnosi, ma anche di alcune tematiche ‘particolari’: c’è un simposio dedicato ai problemi della ‘donna e il diabete’, che per sua caratteristica è fisiologicamente diversa: va incontro alla gravidanza – condizione iperglicemizzante – e alla menopausa, che comporta una revisione del profilo endocrino e quindi del rischio di diabete, alla propensione ad alcune complicanze.

Fra i vari argomenti uno in particolare, estremamente attuale, merita di essere evidenziato: quello della pubblicità ingannevole in diabetologia. “Si può leggere ovunque – navigando su internet alla ricerca di novità e soluzioni, come fa la gran parte della popolazione italiana – trovando suggerimenti e consigli pochi dei quali sono validati, e questa condizione di falsa e ingannevole pubblicità può portare a situazioni critiche che già stiamo vivendo in altri settori (non diabetologici) come per la ‘terapia stamina’, con tutte le polemiche e i problemi in atto”, ha spiegato il presidente della Sid. “Abbiamo bisogno di far arrivare alle tante persone affette da diabete informazioni sicure, certe e che non facciano crescere speranze illusorie, perché è importante sapere che la malattia diabetica è una patologia che può avere delle complicanze ma che può essere gestita in modo intelligente: è oggetto di grande studio e spero si sia in grado di portare presto a ‘grandi’ soluzioni. ma saranno proprio gli esperti del settore i primi a renderle pubbliche, e con discussioni proprio in ambito scientifico diabetologico come è, appunto, Panorama Diabete”.

 

da quotidianosanità.it