Salute, muoviti e ti rimetti in forma

Vuoi rimanere giovane, con la mente attiva e qualche chilo in meno? Mettiti a camminare. Il consiglio, da prendere al volo, è rivolto soprattutto a quelli che stanno per tagliare la soglia dei quarant’anni o l’hanno già sorpassata da un pezzo.

La vita sedentaria, quella tutta tv, pc e divano con annessi biscottini o birre, porta con sè solo guai. La maggior parte di noi è poi costretta, per lavoro, a passare la giornata davanti ad un computer e questo di certo non aiuta la nostra salute e, perchè no, la nostra linea. Camminare per 30-60 minuti al giorno ci consente di eliminare le riserve di grasso, di rinforzare i muscoli e di migliorare il metabolismo. D’altronde con il passare degli anni il metabolismo rallenta, quello delle donne ha poi un brusco stop con l’inzio della menopausa e tutti gli sconvolgimenti che il terremoto ormonale comporta.

“Camminare è molto importante – spiega Pierluigi Rossi, il medico di Arezzo, specialista in Scienza dell’alimentazione, consulente scientifico di Rai Uno – il movimento aiuta a tonificare i muscoli, a fortificare le ossa prevenendo l’osteoporosi ed abbassare il colesterolo. Ma per avere qualche risultato bisogna camminare a passo spedito in modo da aumentare il battito cardiaco che bisogna portarlo ad almeno 100 al minuto. È fondamentale l’ossigenazione; se non consumi ossigeno si va in acidosi. Quindi è indispensabile l’attività motoria più la respirazione. Dopo i 40 anni c’è una sorta di break point, un invecchiamento fisiologico; si tende a perdere massa muscolare e quindi l’attività fisica diventa indispensabile per questo. E non solo per questo, ma ripeto, la camminata va fatta a ritmo sostenuto, almeno 100 battiti del cuore a minuto e almeno per mezz’ora e tutti i giorni”.

“Altro allenamento fondamentale è fare le scale a piedi – continua Rossi -, senza prendere l’ascensore. Basterebbero pochi accorgimenti per mantenersi in una buona condizione di forma. È chiaro che l’ideale sarebbe associare alle camminate quotidiane anche un’attività fisica come la corsa, sul tapis roulant o all’aperto. Ottimo anche l’aquagym che rafforza i muscoli, non solo delle gambe, ma anche delle braccia. Infatti non bisogna dimenticare di potenziare anche la muscolatura del tronco. Sì quindi a della pesistica in palestra, sempre seguiti da un istruttore o esercizi con elastici, maniglie, bastoni. Ovviamente va anche dato un occhio all’alimentazione che, con il trascorrere degli anni, diventa quanto mai fondamentale”.

Camminare, dunque, fa bene ed aiuta a ridurre la pressione sanguigna ed il colesterolo, il che ovviamente è basilare per prevenire problemi cardiaci. In più rinforza le ossa e le articolazioni. Secondo Ian Roberts dell’Institute of Child health di Londra le donne tra i 30 ed i 59 anni che avevano ridotto del 21 per cento il loro camminare quotidiano avevano raddoppiato le fratture all’anca rispetto alle coetanee attive.

Secondo una ricerca, poi, del Center for Human Nutrition presso l’University del Colorado Health Sciences Center una passeggiata al giorno di 15 minuti può aiutare ad evitare di riprendere peso. Addirittura, sempre stando alla ricerca, con duemila passi al giorno, (l’ideale sarebbero 5 mila) si riesce a perdere moderatamente peso.

E se tutti questi aspetti positivi legati al fisico non bastano a convincere i più pigri, camminare rende più lieve la depressione, aiuta a dormire meglio ed aumenta la soddisfazione mentale ed emotiva della propria vita in generale. Il tutto grazie alle endorfine e la molecola neurotrasmettitore sintentizzata nel cervello ed in altri tessuti. E camminare aiuta anche ad arrestare il progredire dell’insorgenza delle demenze cognitive. Almeno così sostengono all’Università di Pittsburgh negli Usa. Quindi camminare a ritmo sostenuto più un’altra attività fisica complementare, possibilmente aerobica, possono rivelarsi l’elisir di lunga e sana vita. Perché, dunque, non tentare?

 

di Grazia Buscaglia

da Quotidiano Net/Salute