Rimonabant aumenta rischio di ansia e depressione

Secondo i dati di una metanalisi il rimonabant aumenta il rischio di eventi avversi di tipo psichiatrico.

L’epidemia di obesità che colpisce il mondo industrializzato ha indotto la ricerca a sviluppare nuovi agenti farmacologici efficaci e sicuri in grado di ridurre il peso e migliorare le comorbidità associate all’obesità.

Questa metanalisi ha valutato efficacia e sicurezza di un nuovo farmaco approvato di recente per il trattamento dell’obesità. Sono stati ricercati tutti i trial riguardanti il rimonabant pubblicati fino al luglio 2007. Sono stati individuati 4 trial che hanno arruolato complessivamente 4105 soggetti trattati con 20 mg di rimonabant vs placebo.

I soggetti in trattamento attivo hanno avuto una perdita di peso di 4,7 kg. (95% CI 4.1–5.3 kg; p<0.0001) maggiore rispetto al placebo dopo un anno di trattamento. Riguardo agli effetti avversi, questi sono stati significativamente maggiori nel gruppo in trattamento attivo (OR=1.4; p=0.0007; number needed to harm=25 soggetti [95% CI 17–58]). In particolare, i soggetti in trattamento con rimonabant hanno avuto una frequenza 2,5 volte maggiore di depressione (OR=2.5; p=0.01; number needed to harm=49 [19–316]). Anche episodi di stato ansioso hanno costretto più soggetti in trattamento attivo a sospendere il farmaco (OR=3.0; p=0.03; number needed to harm=166 [47–3716]).

Questi risultati suggeriscono che 20 mg al giorno di rimonabant aumentano il rischio di sviluppare eventi avversi di tipo psichiatrico ( depressione e ansia) nonostante i disordini depressivi fossero criteri di esclusione dai trial presi in esame.

Fonte:

Christensen R, et al Efficacy and safety of the weight-loss drug rimonabant: a meta-analysis of randomized trials” The Lancet 2007; 370: 1706-13.