Rialzo glicemico post-prandiale

D: Vorrei porre una domanda: Da che cosa dipende il rialzo glicemico post-pradiale ?
Sono diabetico tipo 1.
La mia terapia  consiste da 3 anni in una dose serale di Lantus e di Humalog ai pasti.

Faccio un esempio: al mattino, prima di colazione posso avere una glicemia “buona” di 120-130. Faccio le mie 3-4 unita’ di Humalog e dopo 45 minuti dalla colazione il valore sale di anche 200 punti (!!) per ridiscendere, rapidamente a 120-130…

E’ logico che questi sbalzi sono veramente uno stress insopportabile e la variazione delle dosi di Humalog sono ininfluenti su questo picco improvviso, che meno evidente, ma sempre di almeno 100-130 punti si ripete a pranzo e cena.
Se osservo il mio diario con misurazione dopo 2 ore dai pasti, esso è decente, ma se lo osservo ad un’ora dai pasti è sconfortante !! Grazie.

R. M.

 

R: La ragione di quanto così dettagliatamente descritto dipende dal fatto che l’insulina iniettata sottocute (anche quella cosiddetta ultrarapida come la Humalog) è sempre un pò in ritardo rispetto all’aumento della glicemia postprandiale.
Inoltre, fisiologicamente l’insulina secreta dal pancreas è rilasciata a livello della vena porta e raggiunge il fegato direttamente dove inibisce  la produzione epatica di glucosio ed inizia l’accumulo di glucosio in glicogeno (due fenomeni che contribuiscono all’abbassamento della glicemia).
L’insulina iniettata sottocute entra invece nel circolo generale e solo secondariamente tramite questo giunge nel fegato (quindi un pò in ritardo).
Con i mezzi disponibili non è possibile risolvere questo problema, si può provare anticipando di qualche minuto  le iniezioni (non troppo però per non andare in ipoglicemia prima di iniziare a mangiare!!).

Comunque, gli studi epidemiologici che hanno valutato lo sviluppo delle complicanze in relazione al compenso glicometabolico hanno dimostrato che se i livelli di emoglobina glicata sono inferiori al 7%, le glicemie a digiuno da 80 a 120), e DUE ore dopo i Pasti (< a 140) il diabete è ben controllato e le complicanze prevenute.

Dr Alberto M. Davalli
Diabetologo – Endocrinologo
Istituto San Raffaele
Milano