Prevenire il diabete sin dai banchi di scuola

Tenere il diabete sotto controllo prima possibile e nel modo migliore: sono queste le parole d’ordine dei diabetologi. Gli specialisti sanno bene infatti che un intervento terapeutico precoce consente di ridurre il rischio per la persona con diabete di sviluppare complicazioni. Questo implica la necessità da un lato di intervenire in modo adeguato per controllare la malattia, dall’altro di favorire l’emersione di quella larga fetta di diabetici che ignorano la loro condizione. «In Italia si contano tre milioni di diabetici, ma c’è un altro milione che non sa di esserlo» sottolinea Sandro Gentile, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi. 

UN PROBLEMA GLOBALE Si tratta di un problema globale visto che le stime prevedono che nel 2025 in tutto il mondo vi saranno 450 milioni di malati. Una vera e propria epidemia le cui conseguenze sono estremamente pesanti per la salute della popolazione, ma sono molto importanti anche sotto il profilo economico. Il diabete assorbe il 7% della spesa sanitaria globale, imputabile per la maggior parte al costo delle complicazioni della malattia. «Una spesa in forte aumento tanto da essere in grado di minare la crescita delle nazioni in via di sviluppo, ma anche l’economia delle nazioni ricche» commenta il senatore Antonio Tomassini, Presidente della XII Commissione Permanente Igiene e sanità del Senato. «Paghiamo un tributo importante: ogni 7 minuti si verifica un attacco cardiaco legato al diabete, ogni 26 minuti un caso di insufficienza renale e ogni 30 un ictus» aggiunge Gentile.

SUBITO! Proprio per migliorare la gestione della malattia diabetica in Italia l’Associazione Medici Diabetologi ha promosso da un paio d’anni il progetto SUBITO! che prevede un intervento di formazione, educazione e informazione, oltre che di ricerca. Uno dei primi frutti del progetto sono i risultati di uno studio che verrà presentato il mese prossimo al XVIII Congresso nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi e che confermano l’importanza di un precoce controllo della malattia. «La ricerca aveva lo scopo di valutare cosa avviene nelle prime fasi del trattamento – spiega Carlo Giorda, Presidente della Fondazione AMD e Presidente eletto AMD -. Abbiamo studiato circa 1000 pazienti afferenti ai centri e abbiamo valutato retrospettivamente cos’era successo». Si è così verificato come un intervento efficace sul diabete fin dal momento della diagnosi permetta di ottenere risultati notevoli in termini di riduzione dell’emoglobina glicata (l’indicatore più affidabile del buon controllo del diabete), calata in media di 2,2 punti, dei livelli di colesterolo e trigliceridi, del peso corporeo e della pressione. «In termini pratici vuol dire ridurre del 60% lo sviluppo di complicanze a 5 anni – precisa il diabetologo -; inoltre dimostra l’importanza dell’organizzazione del servizio e della diagnosi precoce; abbiamo visto infatti che i pazienti che avevano già sviluppato una retinopatia, la cui presenza suggerisce un ritardo nella diagnosi, erano quelli in cui la riduzione dell’emoglobina glicata era minore».

BUON COMPENSO Sulla stessa strada si sta muovendo anche un’altra iniziativa giunta quest’anno alla sua quarta edizione, il Buon compenso del diabete, promossa dalla International Diabetes Federation (IDF) e da Diabete Italia. Oltre agli interventi di screening gratuito e di informazione nelle piazze italiane, l’edizione attuale prevede nuove iniziative. «La campagna BCD – spiega Massimo Massi Benedetti, Chairman della Science Task Force IDF – entrerà anche nella scuole, con la diffusione di kit didattici, nel mondo del lavoro, con attività di informazione e screening all’interno di alcune grandi aziende italiane e nel mondo dello sport in partnership con la Fondazione Milan e con la squadra di ciclismo Team Type 1». Quest’ultima è la prima squadra di ciclisti professionisti che annovera al suo interno atleti diabetici. La collaborazione con il Milan offrirà ai bambini diabetici la possibilità di partecipare gratuitamente ai camp estivi dei Milan Junior Camp.

 

 

di Franco Marchetti

 

da Corrieredellasera.it Salute