Studio del gruppo di ricerca di endocrinologia pubblicato su JCEM

Il gruppo di ricerca di Endocrinologia diretto da Carla Giordano, ha condotto uno studio, pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista JCEM (organo ufficiale della Società Americana di Endocrinologia), che fa definitivamente chiarezza sull’aumento della prevalenza di Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) nelle donne con diabete mellito tipo 1 rispetto alla popolazione generale. Tale problematica in passato è stata attribuita all’eccessiva insulinizzazione che in tali donne avrebbe dovuto indurre tale disfunzione ovarica.

Lo studio condotto dal ricercatore TD Marco Amato, presso l’UOC di Endocrinologia e Malattie Metaboliche del Policlinico di Palermo diretta dalla prof. Carla Giordano, ha dimostrato che non esiste una reale iperinsulinizzazione nelle donne diabetiche con PCOS rispetto a quelle senza PCOS, ed ha inoltre escluso l’influenza della tipologia di terapia insulinica praticata. Le donne con PCOS e diabete tipo 1 inoltre presentano identiche caratteristiche fenotipiche rispetto alle donne con PCOS della popolazione generale.

I risultati dello studio, spiega la prof. Giordano, hanno messo in evidenza che l’ovaio policistico è soltanto da considerarsi un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo nelle ragazze con diabete mellito di tipo 1, ma che non ha nessun impatto sul controllo metabolico.

Alla stessa maniera il diabete mellito di tipo 1 non peggiora i segni ed i sintomi associati con l’ovaio policistico. L’unico fattore che può spiegare tale incremento della prevalenza, oltre alla familiarità per diabete mellito tipo 2, è il periodico scompenso glicemico a cui sono sottoposte alcune ragazze con diabete tipo 1, che andando ad influenzare in modo parafisiologico l’ovulazione, determinerà un incremento della prevalenza di due dei tre criteri universalmente riconosciuti per la diagnosi di PCOS: l’anovularietà e la caratteristica morfologica ovarica policistica.

La Società Italiana di Diabetologia (SID) ha ritenuto tanto importante lo studio da renderlo visibile e consigliabile alla lettura di tutti i diabetologi italiani.

 

di Pino Grasso

 

da younipa.it