La qualità della dieta è fondamentale per ridurre il rischio di diabete di tipo 2

Una dieta di alta qualità, definita da un basso apporto di alimenti di origine animale come la carne rossa, e un’elevata assunzione di alimenti vegetali come verdure, frutta e cereali integrali, insieme a un ridotto consumo di bevande zuccherate, sembra essere associata a un rischio ridotto di sviluppare il diabete di tipo 2. Sono i risultati di un ampio studio dell’università di Singapore pubblicato sull’American Journal of Epidemiology

La dieta è un importante fattore di rischio per il diabete di tipo 2. Studiare l’impatto dei singoli prodotti alimentari non tiene però conto degli effetti sinergici dei diversi cibi consumati insieme. Per questo motivo la ricerca ha studiato gli schemi dietetici più in generale per valutare l’effetto combinato di varie tipologie di alimenti. 

Cinque schemi alimentari hanno dimostrato di ridurre il rischio di diabete e malattie cardiovascolari e sono considerati modelli dietetici di alta qualità. Sono la dieta mediterranea alternativa (aMED, un adattamento internazionale della dieta omonima), l’Alternate Healthy Eating Index 2010 (AHEI-2010), il Dietary Approaches to Stop Hypertension (DASH), la plant-based diet index (PDI) and la healthful plant-based diet index (hPDI). Sono tutte accumunate dall’abbondanza di alimenti a base vegetale, compresi cereali integrali, verdure e frutta, noci e legumi e da un basso contenuto di carne rossa e zuccheri. 

Rischio di diabete di tipo 2 più basso con una dieta corretta
Sfruttando i dati del Singapore Chinese Health Study, i ricercatori hanno valutato oltre 45mila partecipanti di mezza età e anziani senza diabete al momento del reclutamento, avvenuto tra il 1993 e il 1998. In base ai dati di assunzione di 165 diversi alimenti, è stata analizzata la somiglianza tra i loro modelli dietetici e le cinque diete di alta qualità nel corso di un follow-up medio di 11 anni, durante il quale sono stati segnalati 5.207 nuovi casi di diabete. 

Lo studio ha rilevato che tutti e cinque i modelli dietetici di alta qualità erano inversamente associati al rischio di diabete. I partecipanti con punteggi nella fascia più alta per somiglianza con questi modelli dietetici hanno ottenuto una riduzione significativa del 16-29% del rischio di diabete rispetto a quelli con punteggi nella fascia più bassa. Da notare che nei fumatori queste percentuali di riduzione del rischio sono risultate inferiori. 

«I nostri risultati sono coerenti con quelli degli studi condotti su altre popolazioni e confermano che una dieta di alta qualità, con predominanza di alimenti vegetali minimamente trasformati come cereali integrali, verdure, frutta, noci e legumi, e un consumo limitato di carne rossa e lavorata e bevande zuccherate, è associata significativamente a un minor rischio di diabete» ha spiegato l’autore senior della pubblicazione Rob van Dam, dell’università di Singapore. 

No alla carne, bene i cereali integrali
In uno studio pubblicato di recente sull’European Journal of Nutrition, i ricercatori hanno scoperto che sebbene il consumo di riso non fosse associato al rischio di diabete, la sostituzione di una porzione giornaliera di riso con carne rossa o pollame potrebbe aumentare il rischio di diabete fino al 40 per cento. Al contrario, la sostituzione del riso con pane integrale potrebbe ridurre il rischio del 18%. 

«Questo risultato è coerente con la raccomandazione di mantenere una dieta salutare scegliendo cibi sani per ridurre il rischio di malattie», ha detto uno dei coautori dello studio di Singapore Koh Woon Puay. «Anche se un maggiore apporto di riso non fosse sostanzialmente associato ad un più alto rischio di diabete, mangiare più riso potrebbe ridurre l’assunzione di cereali integrali, che invece potrebbero abbassare il rischio. Quindi è consigliabile sostituire il riso con cereali integrali come pane integrale e riso integrale». 

Fondamentale una dieta “di qualità”
Questi due studi riaffermano l’importanza di una dieta di qualità, in linea con l’obiettivo strategico dell’Health Promotion Board (HPB) di incoraggiare i singaporiani a seguire una dieta sana, equilibrata e di qualità mangiando cibi appartenenti a tutti i gruppi alimentari, come frutta e verdura, cereali integrali, riso integrale e pane integrale, carne e altro. Come parte di una dieta sana, la HPB raccomanda anche di limitare il consumo di sodio e di zuccheri attraverso cibi e bevande. 

Commentando i risultati della National Nutrition Survey 2018 realizzata dalla HPB, il suo direttore della Policy, Research & Surveillance, Annie Ling, ha detto che «il sondaggio ha mostrato miglioramenti graduali nelle abitudini alimentari degli abitanti di Singapore oltre a identificare le aree in cui la qualità della dieta potrebbe essere migliorata. Se è vero che i singaporiani consumano più cereali integrali, frutta e verdura, e tendono a sostituire i grassi saturi con quelli insaturi, l’assunzione di zuccheri e di sodio rimane un motivo di preoccupazione: è importante continuare a incoraggiarli a prestare attenzione agli alimenti che scelgono e alla qualità della loro dieta».

Bibliografia 

Guo-Chong Chen et al. Diet Quality Indices and Risk of Type 2 Diabetes Mellitus: The Singapore Chinese Health Study. American Journal of Epidemiology, 2018; 187 (12): 2651.

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da PHARMASTAR