La pasta aiuta a prevenire diabete e cardiopatie

A seconda del frumento utilizzato, la pasta puo’ aiutare a prevenire le cardiopatie o il diabete di tipo 2. La pasta di frumento integrale e’ un’alternativa, cosi’ come una dieta a base di frumento integrale che puo’ contribuire al benessere e ad una migliore salute complessiva in quanto il frumento integrale contiene piu’ fibre, vitamine e minerali.

E’ quanto emerge dai convegni scientifici di Pastatrend, la manifestazione internazionale in corso da oggi a martedi’ a Bologna che ha portato un gruppo di ricercatori finanziati dall’Unione europea a illustrare i risultati delle loro ricerche.
Lo scopo del progetto “Healthgrain” e’ di comprendere le attese e gli atteggiamenti dei consumatori, e condurre ricerche avanzate sui composti di frumento integrale che proteggono la salute per ispirare alimenti sani, gustosi e convenienti e che quindi posseggano – come si e’ dimostrato con la pasta – la capacita’ di prevenire, o addirittura di contrastare differenti tipi di malattie.
“Se la dieta mediterranea in senso lato e’ riconosciuta essere un metodo di prevenzione delle patologie cardiovascolari – spiega Alfio Amato, del dipartimento cardio-toraco-vascolare del Policlinico Universitario Sant’Orsola-Malpighi – nella popolazione piu’ vasta ed in particolare nei soggetti a rischio vascolare gia’ noto, la predilezione della pasta nella dieta quotidiana determina una riduzione sia della presenza che dello sviluppo delle lesioni vascolari maggiori documentabili con diagnostica ad ultrasuoni”.
Il progetto “Healthgrain” sta interessando oltre 40 organizzazioni di quindici Paesi europei ed e’ finanziato con oltre dieci milioni di euro per continuare queste ricerche, di sicuro vi e’ che i vantaggi, secondo gli studiosi del frumento integrale, “non si fermano al guscio esterno ovvero ad una crusca ricca di fibre, ma possono essere molto utili per affrontare il problema delle cardiopatie e del diabete di tipo 2 oltre a combattere anche l’aterosclerosi.
Ma la pasta e’ anche la nuova protagonista del rito dell’aperitivo ed e’ un prodotto in grado di migliorare il buon umore dei cittadini del Bel Paese. Spiega difatti Enrico Ronda, direttore del dipartimento di medicina interna e di gastroenterologia dell’Universita’ di Bologna: “l’happy hour” serale con l’assaggio di pasta in abbinamento ad un bicchiere di vino fa bene alla salute, concilia e favorisce il sonno e fornisce buon umore”.
La pasta, infatti, con i suoi componenti amidacei e le proteine stimola la produzione di ferotonina, che e’ l’ormone del buon umore. Da qui quindi il consiglio di consumare il rito dell’aperitivo gustando la pasta italiana che “e’ un modo per adeguarsi sempre piu’ ai nuovi stili di vita – le persone stanno sempre meno a tavola e prediligono il mordi e fuggi con i cibi precotti – pur cercando di mantenere inalterato il valore delle tradizioni.
L’happy hour della pasta, insomma, puo’ essere un modo per dormire piu’ tranquillamente e utilizzare un prodotto made in Italy di qualita’ che e’ il prodotto della cucina tradizionale”.

“La medicina preventiva – conclude il professore Enrico Ronda – che consiste nel mantenere sana una persona e nel prevenire le malattia e’ interessata a promuovere la cultura della pasta e della dieta mediterranea in quanto studi epidemiologici hanno infatti dimostrato che questo tipo di alimentazione diminuisce la possibilita’ di contrarre malattie cardiovascolari, diabete e cancro, che costituiscono la principale di morte al mondo”.

AGI