Il trapianto di pancreas: realtà e prospettive.

Dal 1966, anno del primo trapianto di pancreas, ad oggi, sono stati eseguiti circa 32 mila trapianti di pancreas.
In tutto il mondo, oltre 200 centri trapianto offrono ai diabetici un’alternativa alla dose quotidiana di insulina e alle complicanze: ogni anno vengono praticati oltre 1800 trapianti di pancreas con una percentuale di successo dell’80-85% ( intesa come insulinoindipendenza).
Il trapianto di pancreas rappresenta un’indubbia vittoria della scienza sul diabete.
Ne parliamo con il prof. Ugo Boggi di Pisa, il chirurgo che più si impegna in Italia affinchè ai diabetici venga data la possibilità di migliorare la propria qualità di vita, perchè il trapianto è vita!

 

 

 

 

 

 

 

Prof. U. Boggi Buona sera a tutti
moderatore buona sera professore e benvenuto in chat
giampi71 Buona sera Professore
moderatore è un piacere averla di nuovo con noi!
ciaoparigi buona sera professore
SANDRAD buona sera, professore
moderatore è un pò che manca…..
mtarantola buona sera prof e grazie
Prof. U. Boggi E’ un piacere per me essere di nuovo con voi
maver mi presento professore.   sono trapiantato di pancreas dopo rene
max68 buonasera professore e buonasera a tutti
Prof. U. Boggi Caro Maver in sigla è un PAK
maver sono stato in lista anche da voi
maver ho conosciuto il dott barzotti
Prof. U. Boggi L’importante è che sia stato trapiantato e che tutto sia andato bene.
maver si tutto a posto, tutto bene. solo adesso una laparocele.
moderatore chiederei al professore quali siano le differenze tra i vari trapianti cui possono accedere i diabetici
Prof. U. Boggi I pazienti diabetici, insulinodipendenti, senza insufficienza renale possono avere un trapianto di solo pancreas (PTA), quelli con insufficienza renale, di solito, un trapianto di pancreas e di rene (SPK). Coloro che hanno già avuto un trapianto di pancreas possono averene uno di pancreas dopo (PAK)
moderatore chiederei inoltre quali siano i criteri di scelta
Prof. U. Boggi Per i pazienti in insufficienza renale, la scelta è presto fatta: avere il trapianto è l’unica vera terapia. Se non si può avere altro, anche di solo rene, altrimenti SPK. Per coloro che non hanno insufficienza renale la selezione è più delicata: diabete molto instabile (con ipoglicemie non avvertite) iniziale danno ai reni, retinopatia proliferativa.
Daniela58 quanti trapianti di pancreas isolato sono avete  fatto quest’anno? Ci sono stati rigetti  e o complicanze?
Prof. U. Boggi Credo che quest’anno abbiamo fatto 8 trapianti di solo pancreas. Il numero è inferiore a quanto vorrei. E’ dovuto al calo generale del numero di donatori cadavere ed all’invecchiamento dell’età media dei donatori. Abbiamo avuto una trombosi, e qualche rigetto. A quest’ultimo riguardo, però non abbiamo perso organi.
giampi71 una “retinopatia” già iniziata, anche se agli stadi iniziali, può essere fermata con un trapianto ?
Prof. U. Boggi Caro Giampi, una retinopatia iniziale potrebbe essere fermata con un trapianto (abbiamo anche pubblicato in merito). Dubito, però, che solo una retinopatia iniziale possa essere una buona indicazione ad una terapia così delicata come il trapianto di pancreas
maver dopo 3 anni dal trapianto, ho avuto in agosto una emorragia maculare, poi si è riassorbita
maver quindi entra adesso in gioco il trapianto robotico, se non sbaglio
SANDRAD Mi scusi professore volevo chiederLe se è o sarà possibile il trapianto pancreas rene combinato con il robot Da Vinci o se questa tecnica è prevista solo per un trapianto alla volta
Prof. U. Boggi Si, abbiamo fatto anche il trapianto di rene e di pancreas con il robot Da Vinci.Il primo (e per ora unico) lo abbiamo fatto il 15 novembre u.s. Tutto è andato bene
moderatore un successo!
Prof. U. Boggi Si, un bel risultato ma ci vorranno anni, e molta più esperienza, per capire se ciò sarà davvero un avanzamento della tecnica di trapianto. Per il momento siamo soddisfatti di quanto abbiamo fatto e continuiamo a lavorare per il futuro
moderatore pensate di poterlo riproporre?
Prof. U. Boggi Credo che i trapianti con il robot si possano fare, idealmente, in circa il 50% dei casi quando il donatore ed il ricevente sono idonei. Si tratta comunque di un intervento molto delicato che è opportuno affrontare solo in condizioni ideali.
moderatore posso chiedere quali siano le condizioni ideali?
Prof. U. Boggi le condizioni per eseguire un trapianto robotico sono: avere un donatore ideale ed “emodinamicamente stabile”, una logistica che consenta di mantere brevi i tempi, e la disponibilità della miglior equipe chirurgica (cioè quella più esperta). Per quanto riguarda i riceventi penso che quasi tutti potrebbero avere un trapianto robotico. Forse coloro che hanno una grave aterosclerosi, pregressi interventi, o altre peculiarità potrebbero non essere i candidati migliori.
moderatore come è cambiata la tecnica, negli anni?
Prof. U. Boggi La tecnica del trapianto di pancreas è cambiata molto dagli inizi e poco negli ultimi 20 anni. Direi che negli ultimi 20 anni, dopo la tecnica dei “drenaggio vescicale” la maggiore innovazione è stata il drenaggio portale-enterico. Se funzionerà nei grandi numeri, credo che la tecnica di trapianto con il robot potrebbe essere un vero, nuovo, passo in avanti. Io stesso non avrei mai creduto che sarebbe stato possibile eseguire un trapianto di pancreas in laparoscopia
moderatore in effetti….è un grande passo in avanti!
giampi71 la carenza di donatori avrà influito anche sulla tempistica della lista di attesa, giusto ? Si può ipotizzare una durata della lista di attesa ? ovviamente una media (giorni, settimane, mesi ….)
Prof. U. Boggi Caro giampi71, è difficile ipotizzare la durata dell’attesa. Certo, dipende dalla disponibilità dei donatori, questo è ovvio, ma dipende anche da caratteristcihe individuali e, in ultima analisi, dalla “fortuna”.
Daniela58 sono in lista attiva da voi da gennaio 2010, il tempo massimo d’attesa finora riscontrato sempre per pacreas isolato ?
Prof. U. Boggi Cara Daniela58, non so se il suo sia un record. Di certo non mi fa piacere che attenda da 1 anno. Il problema è che in Italia c’è un forte calo di donazione e che i donatori sono sempre più vecchi (e quindi non idonei per il pancreas)
edda vorrei fare una domanda ..forse ovvia, ma sapete …sono all’inizio e devo imparare ancora tante cose.  La mia domanda è questa: ad un malato di DM1, a cui viene trapiantato il pancreas, come la si concilia  col sistema immunitario? visto che  il pancreas continua ad essere attaccato dal sistema immunitario.
Prof. U. Boggi Cara edda, la posibilità di recidiva autoimmune della malattia esiste, ma è molto rara. Diciamo che anche nel lungo termine è responsabile della perdita di funzione in non più del 5% delle persone. Ciò è dovuto alla terapia antirigetto che impedisce anche la recidiva autoimmune
edda grazie Prof
palmina Buonasera ho 65 anni e 50 di diabete, vorrei sapere se nel mio caso con l’aggiunta di un ima rimane ancora possibile il trapianto del pancreas e con quali risultati. Quanto può essere il tempo di attesa? Al momento faccio 35 unità di insulina suddivisa in tre pasti .  Grazie
Prof. U. Boggi Cara Palmina, su due piedi mi verrebbe da dire che il trapianto non sarebbe la cosa migliore per lei, ma la scelta dipende da molti fattori.
palmina come glicata sono 7.3 e tutte le altre analisi sono nella norma
Prof. U. Boggi Palmina, una glicata a 7.3 mi sembra buona. Complimenti.
maver professore. a me con 6.3 di glicata volevano darmi la pillola dopo pasto ( cosa che non ho voluto), al controllo successivo era scesa a 5.8.
Prof. U. Boggi Caro maver, 6.3 di glicata è favoloso (direi normale). 5,8 è ancora meglio. Complimenti anche a lei.
SANDRAD io sto entrando in lista trapianto combinato  posso farlo con il robot? quanto dura l’intervento con il “robot”?
Prof. U. Boggi Sandrad, la scelta è fare o non fare il trapianto. Farlo con il robot è qualche cosa in più. Se si può bene, altrimenti va benissimo anche il metodo tradizionale. Per ora abbiamo fatto due trapianti di pancreas con il robot (1 PTA e 1 SPK). Il trapianto PTA è durato “solo” 3 ore, quello SPK circa 6 (più o meno come quello tradizionale.
moderatore quali sono i vantaggi del trapianto robotico?
Prof. U. Boggi I vantaggi del trapianto robotico sono quelli tipici della laparoscopia e quindi: meno dolore, ripresa post-operatoria più rapida (anche della funzione intestinale) e minor rischio di complicanze di ferita (come l’infezione)
moderatore grazie
bea Prof quando si parla di grave arteriosclerosi a quali patologie si riferisce?
Prof. U. Boggi Cara bea, a volte le arterie dopo molti anni di diabete si induriscono e diventano sede di depositi di calcio. in questi casi non è sempre facile trovare un punto in cui i vasi siano sufficientemente “teneri” da poter essere cuciti
giampi71 ci sono limiti di età per accedere ad un eventuale trapianto di solo pancreas ?
Prof. U. Boggi Caro giampi71, il limite, convenzionale, è di 60 anni ma deve essere valutato caso per caso
moderatore professore, qual è l’eta minima per accedere a trapianto?
moderatore tanti giovani mi chiedono… tanti genitori…
Prof. U. Boggi Non esiste un’età minima per accedere al trapianto. Per i pancreas, però, non è frequente che i pazienti siano in età pediatrica dal momento che il diabete tipo per raggiungere lo stadio in cui il trapianto è indicato impiega in media 20-25 anni.
AURORA70 Allora sono estremamente fortunata dopo 32 anni di diabete
SANDRAD il da vinci robot esiste solo a Pisa o anche in altri centri in Italia? grazie
Prof. U. Boggi Sandrad, il robot DaVinci è presente anche in altri ospedali anche se non in tutti essendo una tecnologia molto costosa (3.3 milioni di euro). E’ inoltre raro che i chirurghi che praticano i trapianti siano anche chirurghi mini-invasivi  e che si siano dedicati alla robotica.
moderatore prof, ti do un’antepima: sul prossimo numero di Vivere il Diabete (della SID) ci sarà un breve articolo sul tuo trapianto robotico… indovina chi l’ha proposto? 🙂
Prof. U. Boggi Provo a indovinare, lo hai proposto tu. Giusto?
moderatore sono entrata a far parte del board editoriale di VID e non potevo non iniziare con un articolo sui trapianti! http://www.vivereildiabete.org/index.php/component/content/article/150
Daniela58 quanti anni “ dura” un trapianto?
Prof. U. Boggi Daniela58, la domanda che mi pone è difficile. Diciamo che per un trapianto di pancreas oggi attendiamo che il 90% delle persone sia insulino-indipendente dopo 1 anno dal trapianto. Attendiamo anche che ci sia un calo progressivo di funzione e che 1-2% dei pazienti tornino ad essere diabetici ogni anno. Nel complesso, direi che il trapianto di pancreas spesso offre una funzione duratura
Angel Buonasera  Prof. U.Boggi sono insulino dipendente dall’età di 23 anni. Ho 38 anni e la glicemia è in soddisfacente compenso glicemico. Non ho pertanto alcun problema in corso a parte la stanchezza nel dover controllare spesso la glicemia. Sarebbe inutile secondo lei pensare ad un trapianto?
Prof. U. Boggi Cara Angel, no, se il diabete va bene e il “problema” è “solo” la gestione direi che il trapianto non è la scelta migliore per lei.
Angel E’ vero che chi ha un buon compenso glicemico non ha o non dovrebbe avere complicanze….. ciò non significa però buona qualità della vita! Adesso ho la pazienza di farmi gli stick, ma..
SANDRAD E’ vero che il tempo d’attesa al trapianto è inferiore se il trapianto è combinato? grazie
Prof. U. Boggi Sandrad, rispetto al trapianto di solo rene, in linea di massima si; rispetto al trapianto di solo pancreas, in linea di massima, no. Ma tutto sta cambiando, non vorrei essere ripetitivo ma i donatori sono sempre meno e sempre più vecchi.
ninocampanella Se ho ben capito con il trapianto non finisce la insulinodipendenza
Prof. U. Boggi Caro nino, ha capito male. Con il trapianto il diabete se ne va e si diventa come quelli che il diabete non lo hanno mai avuto cioè INSULINO-INDIPENDENTI
ninocampanella Chiedo venia
moderatore nino il trapianto rende insulinoindipendenti: sembra impossibile, eh?
donata beh,…ma ci sono sempre gli immunosoppressori da prendere e non è un gioco….o sbaglio?
Prof. U. Boggi Si, ci sono immunosoppressori da prendere e non è un gioco. Però domenica 28 Novembre io ed un trapiantato di rene pancreas (che prende gli immunosopressori) ci siamo corsi la maratona di Firenze (42 Km) sotto il diluvio universale e con un freddo polare. Io sto bene e lui pure. Con il trapianto si vive, più a lungo che senza ma soprattutto meglio.
moderatore che bella cosa! grande Pietro!
Prof. U. Boggi Si, Daniela, è stata una cosa speciale. é stata speciale per Pietro che ha corso con me ed è stata speciale per me che ho corso con lui. Poi ti mando le foto. Anche se ho messo 1 ora più del solito ed il tempo era pessimo, forse è stata la più bella maratona dela mia vita
moderatore vedrò volentieri le foto
donata certo doc….è bellissimo
donata ma rimane sempre il problema degli immunosoppressori…quante pastiglie bisogna prendere?
moderatore donata, mio fratello prende 4 pastiglie al giorno: bisogna sfatare questo mito (fesseria!) delle tante pastiglie!
Prof. U. Boggi Per quanto riguarada le “pasticche” sono effettivamente poche e, pur non avendo mai sperimentato personalmente le difficoltà del diabete, tutti dicono che è molto più semplice prendere le pillole che farsi le iniezioni
moderatore direi!!!
donata certo che si
Prof. U. Boggi Certo, e poi non si devono più fare gli stick. Pensate che Pietro, il “ragazzo” con cui ho corso la maratona, ha corso con me per 4 ore mangiando un pezzo di banana e due cialde di Enervit. Non si è fatto lo stick prima di partire, non si è fatto lo stick durante e neppure dopo.
donata beato lui….che bello
moderatore donata: mio fratello una volta al mese fa le analisi e controlla i dosaggi degli immuno, se sono ok, i rischi di effetti collaterali sono minimi
donata lo so Dany..ma tuo fratello sono anni che ha fatto il trx
moderatore ma la terapia è la stessa di 9 anni fà: dopo i primi 6 mesi già faceva questa terapia.
donata ma gli immunosoppressori non portano complicanze?
Prof. U. Boggi Gli immunosopressori portano delle complicane, come tutti i farmaci. Questo è forse il motivo principale per cui il trapianto del pancreas non è consigliato a tutti ma, in coloro in cui lo è, le complicanze degli immuno sono meno di quelle del diabete
max68 scusi prof. mi faccia capire come se avessi 5 anni….il trapianto sarebbe la soluzione migliore ma……..se non si hanno delle complicanze “notevoli” non vieni inserito nella lista dei possibili trapiantabili…….ho capito bene
Prof. U. Boggi Caro max, la decisione se fare o non fare il trapianto è un bilancio fra rischi e benefixi. Attualmente da un punto di vista medico, si ritiene che l’equilibrio favorisca il trapianto in certe condizioni
aldonax dr. Boggi che limite di eta’ e di peso esistono per il trapianto?
Prof. U. Boggi Aldonax,il limite di età è relativo alle condizioni mediche del paziente. Per il peso diciamo che l’indice di massa corporea non dovrebbe essere > 30 kg/m2; in ogni caso meno sovrappeso si è e maggiori sono le probabilità di successo
palmina è vero che l’insulina lantus solo star è cancerogena grazie
Prof. U. Boggi Cara palmina, non ho elementi sicuri per rispondere alla sua domanda
palmina ma se fosse così si potrebbe sostituirla con un’altra insulina assieme alla apidra
Prof. U. Boggi Cara palmina, mi pone domande da diabetologo, io sono solo un chirurgo. Può chiedere al Prof. Piero Marchetti
moderatore per favore, ponete solo domande sul trapianto, che è il tema della serata
Daniela58 saluto lei e tutti voi vado al concerto di mio figlio pianista …..ma il mio cellulare caro prof boggi è sempre acceso per il mio grande regalo di natale! Grazie e buone feste
moderatore in bocca al lupo Daniela, tienici informati!
maver perche non è diffusa a livello di medicina di base, ed anche a livello informatico con programmi televisivi il trapianto di pancreas ? anche un noto medico diabetologo del san raffaele ha parlato di tutto sul diabete in tv, meno del trapianto
moderatore già….chissà perchè…. non c’è nefrologo che ad un paziente in dialisi (anche non diabetico) si sognerebbe di sconsigliare il trapianto di rene perchè poi bisogna prendere gli immuno… se invece lo fa un diabetico… “gli immuno diventano cancerogeni”…. misteri…
giampi71 la terapia degli immunosopressori, rispetto al trapianto di isole, è più forte o no? … ovviamente se non conosce la terapia per le isole può tranquillamente non rispordermi
Prof. U. Boggi La trapia per le isole è lievemente più forte rispetto a quella per il pancreas. Le isole sono, in tutto e per tutto, più deboli del pancreas intero.
settembrino buonasera a tutti, sono in linea da adesso, non so se è già stata fatta la seguente domanda al professore: è mai stato pensato uno studio che miri a costruire cellule beta arttificiali?
Prof. U. Boggi Settembrino, studi ce ne sono tanti. Costruire una beta cellula completamente funzionante però è molto difficile perché le isole sono molto “intelligenti” e non producono solo insulina ma anche altri ormoni (meno noti) ma anch’essi molto importanti
rosario il prof. Marchetti circa 6  anni fà mi disse che non era indispensabile fare il  trapianto  perche ero geneticamente protetto, ora ho problemi con la retina, sono diventato diabetico al compimento  di 6 anni ora ne ho 47: pensa che lo dovrei fare?
Prof. U. Boggi Caro Rosario, penso che potrebbe tornare a parlare con il Prof. Marchetti
ninocampanella perché si cerca di curare il diabete ma non si studia la causa della patologia?
Prof. U. Boggi Caro Nino, esisitono molti studi sulle cause del diabete. Ad esempio, circa 2 o 3 anni or sono il Prof. Marchetti ha pubblicato su PNAS (una delle riviste mediche di maggior prestigio) il ruolo causativo del Coxakie virus B4. Ma la strada è lunga, e per lo più in salita
moderatore lo trovate su Portale Diabete : http://www.portalediabete.org/ricerca/639-una-speranza-dalla-ricerca-italiana-parla-il-prof-francesco-dotta-autore-dello-studio-che-ha-portato-alla-scoperta-di-un-virus-che-potrebbe-essere-uno-dei-fattori-che-contribuiscono-alla-comparsa-del-diabete-tipo1
ninocampanella Allora la causa sarebbe un virus? diffusissimo, visto la grandissima diffusione del diabete
Prof. U. Boggi Caro nino, una delle cause è un virus. Noi siamo contenti che il nostro guppo (il Prof. Marchetti in particolare) lo abbia scoperto. La “situazione” però è più complessa. Dobbiamo studiare ancora molto.
ninocampanella Speriamo che si trovi presto una soluzione, ma sarà osteggiata dalle case farmaceutiche
SANDRAD in caso di rigetto è sempre mantenuto all’interno il nuovo organo?
Prof. U. Boggi A volte in caso di rigetto il pancreas è mantenuto ed altre volte è rimosso
donata ma ….mi scusi se io volessi e parlo del mio volere….potrei decidere di fare il trapianto a pisa??
donata o ci dev ‘essere un autorizzazione del mio diabetologo ?
Prof. U. Boggi L’autorizazzione del suo diabetologo non è obbligatoria. Sarebbe opportuna una condivisione
Prof. U. Boggi Donata, se lei volesse e se esistessero le condizioni mediche “minime”, certamente che potrebbe fare il trapianto a Pisa
donata cosa vuol dire condizioni mediche minime?
Prof. U. Boggi Condizioni mediche minime significa che lei abbia delle indicazioni riconosciute o che almeno non abbia delle controindicazioni riconosciute
moderatore qui trovi le indicazioni (sono dell’IsMeTT, ma valgono per tutti): http://www.portalediabete.org/trapianti/trapianto-di-pancreas/571-istituto-mediterraneo-per-i-trapianti-e-le-terapie-ad-alta-specializzazione
donata ok…grazie Dany
donata quindi in pratica è solo una nostra scelta giusto??
Prof. U. Boggi Donata, in definitiva è una scelta del paziente (sempre). Il medico non può, e non deve, avere un ruolo impositivo né in senso propositivo nè in senso proibitivo. Il medico è un consigliere, se diventa un “duce” allora è fuori dai suoi compiti
donata certo doc ci mancherebbe!!! ma sappiamo bene cosa vuol dire essere diabetici nel senso delle ipo e iper….io intendevo dire se però i trapianti sono cosi ottimali perché non evitare tutto questo?
marco1985 sono alte le possibilità di rigetto dell’organo? e se succedesse che provvedimenti si prendono?
Prof. U. Boggi Caro Marco, no le possibilità di rigetto sono relativamente basse (anche se esistono). Se succede esistono delle terapie anti-rigetto solitamente efficaci che vengono guidate da una biopsia (cioè da un piccolo prelievo di un minuscolo frammento dell’organo)
maver ma se per casualità dovessi avere rigetto di pancreas, in automatico ci sarebbe quello del rene???
moderatore bella domanda maver
Prof. U. Boggi No, il pancreas è più sensibile del rene al rigetto. Spesso i due organi rigettano simultaneamente (ma non sempre). Il rene, più facilmente, viene “salvato”
giampi71 qual’è la procedura per verificare se si è o meno idoneo al trapianto di solo pancreas?
Prof. U. Boggi Caro giampi, nel nostro centro tutto inizia con un colloquio informativo. Se si decide di procedere, si iniziano degli accertamenti. Alla fine degli accertamenti viene presa una decisione finale (sia dai medici che dal paziente)
AURORA70 Il rigetto può provocare danni anche ad altri organi?
Prof. U. Boggi Aurora, il rigetto per se stesso di solito no. Gli altri organi potrebbero essere coinvolti dagli effetti collaterali dei farmaci usati per trattare il rigetto
SANDRAD è possibile fare contemporaneamente l’ SPK  con donatore di rene vivente e ovviamente di pancreas da cadavere?
Prof. U. Boggi Sandrad, si è possibile fare rene da vivente e pancreas da cadavere. Noi ne abbiamo fatti una trentina. Per alcuni aspetti, questa scelta può essere vantaggisoa rispetto al trapianto solo da cadavere
SANDRAD Per il fatto che è sempre meglio ricevere un organo da un “vivo”?
Prof. U. Boggi Sandrad, la valenza del rene da donatore vivente è pari pari il doppio di quello da donatore cadavere. Io, se avessi una delle mie figlie in dialisi o vicina alla dialisi, non le farei fare il trapianto da cadavere ma gli darei uno dei miei reni (a dire il vero a una figlia anche tutti e due)
SANDRAD nel caso dei diabetici in lista trapianto è meglio farlo prima di entrare eventualmente in dialisi vero? perché? grazie
Prof. U. Boggi Sandrad, assolutamente meglio prima di entrare in dialisi: “the sooner the better”
SANDRAD qual’è il livello di  Gfr e di glicata che diciamo così obbligano a entrare in lista?
Prof. U. Boggi Sandrad, se si parla di un paziente con insufficienza renale la glicata non conta più, conta solo la funzione renale. Il livello di GFR è relativo e dipende anche da grado di proteinuria. Convenzionalmente è un GFR < 30 ml/mi, ma può essere anche più alto se c’è una proteinuria importante
SANDRAD perché io ho 2.1 di creatinina e 27.0 di egfr, pensa che debba entrare in lista? proteine 100
Prof. U. Boggi Sandrad, se 100 sono mg/24 h la proteinuria è bassa. Ma con 27 di GFR a risposta è SI! Se poi ha un potenziale donatore vivente di rene la domanda potrebbe essere: che cosa aspetta?. Scherzi a parte, si potrebbe già essere il momento giusto.
SANDRAD la ringrazio per la risposta, sono terrorizzata: ho già fatto molto per entrare in lista ma ho problemi psicologici ho paura, ho paura
robemilio2002 buona sera ma da che anni è possibile fare il trapianto?
Prof. U. Boggi Robemilio, il trapianto non ha limiti di età verso il basso ma di solito è indicato dopo 20-25 anni di diabete. L’età media dei pazienti al trapianto è di circa 35 anni
robemilio2002 le chiedevo questa cosa perché ho una bambina di 7 anni
Prof. U. Boggi robemilio2002, avevo intuito. e’ presto per il trapianto, curi bene sua figlia e speriamo che non abbia bisogno del trapianto
aurora74 i farmaci antirigetto però possono causare tumori?
Prof. U. Boggi aurora, si possono causare tumori, ma ciò accade in una minoranza delle persone
aurora74 è la mia paura, non farei mai un trapianto per questo motivo
moderatore quante persone conosci che sono morte di cancro senza esser state trapiantate?
aurora74 troppe purtroppo
moderatore appunto
moderatore e quanti diabetici muoiono, anche di cancro….senza essere stati trapiantati…
maver anch’io la pensavo cosi aurora
Prof. U. Boggi Cara aurora, non deve né farsi “abbindolare” dal trapianto né farsi “terrorizzare” da superstizioni e/o timori generici. I farmaci immunosoppressori hanno effetti collaterali ma grazie a loro i trapianti sono possibili, funzionano, e fanno vivere meglio e più a lungo.
maver siamo tutti dei comuni mortali, prima o dopo succederà a tutti. solo che oggi miglioro la qualità della vita
Angel Lei crede che anche dopo più di 20 -25 anni si possa convivere serenamente senza trapianto …  o inevitabili sono le complicanze con l’andare degli anni?
Prof. U. Boggi Angel, non credo che le complicanze siano inevitabili. Credo che se dopo 20-25 anni non ci sono complicanze gravi probabilmente non ve ne saranno. Ma ogni caso deve essere valutato singolarmente senza dimenticare la qualità della vita. Cioè, non è compito mio né di nessun medico, dire ad un altra persona che “deve” vivere con il diabete. Il nostro compito è solo quello di consigliarvi secondo scienza e coscienza.
AURORA70 Credo che anche tenere un buon compenso metabolico e con delle buone glicemie si può vivere a lungo e bene senza dover ricorrere al trapianto
Prof. U. Boggi Aurora, ha ragione. Ciò è anche il principale risultato del famoso studio DCCT
moderatore purtroppo nonostante il DCCT i diabetici continuano a morire, ad andare in dialisi, ad essere amputati…
Prof. U. Boggi Cara Daniela, quello che dici è vero anche perché la vita non è un trial, cioè non è facile vivere tutti i giorni, tutte le ore, tutti i minuti come in uno studio finalizzato. Questo è anche il motivo per cui il trapianto del pancreas è superiore alla terapia insulinica intensiva, perché il metabolismo è Ok senza “sacrifici”.
AURORA70 mi perdoni Professore sono diabetica da 32 anni non ho complicanze e glicate  6- 6.1 …per il momento credo di poter essere più che soddisfatta e non pensare ad un trapianto…gli stick li faccio ben volentieri perché proprio con il loro utilizzo riesco ad avere un ottimo controllo
Prof. U. Boggi Bene Aurora, penso anch’io che il trapianto possa aspettare
moderatore Aurora, nessuno qui sta dicendo che “bisogna” fare il trapianto!
AURORA70 lo credo bene Daniela…..
donata beh…Daniela però se fosse cosi semplice perché non viene proposto a tutti??
moderatore perché il trapianto non è una cura, ma un’opzione terapeutica in caso di complicanze
donata a me non è stato mai proposto
moderatore forse non ti serve
donata certo che mi servirebbe
donata nel senso credo che a tutti servirebbe se si tratta di non fare più insulina
moderatore la ratio del trapianto non è non fare più insulina
moderatore se è vero che una buona glicata protegge dalle complicanze, è altrettanto vero che non è facile ottenerla
moderatore e si sviluppano complicanze anche mortali
Prof. U. Boggi Daniela ha ragione, ripeto la vita non è un trial
Angel bravo, mod!
maver eravamo due fratelli diabetici..  nessun caso in famiglia di diabetici.  mio fratello è passato a miglior vita. io sono stato trapiantato
donata è proprio quello il grande problema purtroppo
moderatore c’è chi è più “bravo”, chi più “fortunato”, chi geneticamente predisposto…
giampi71 purtroppo una buona glicata può significare anche una media e la media è fatta da alti e bassi 🙁
AURORA70 infatti bisognerebbe sensibilizzare il più possibile i pazienti alle tecniche di autogestione per ottimizzare li compenso piuttosto che aspettare le complicanze e ridursi al trapianto
moderatore anche i sassi sanno che con un buon controllo glicometabolico c’è minor rischio di complicanze
moderatore ma se le complicanze arrivano lo stesso, forse vuol dire che non è così semplice ottenerlo quel controllo!
donata infatti….non è semplice….
AURORA70 Si ma sembra che i sassi preferiscano un trapianto e prendere pastiglie …piuttosto che fare gli stick  e insulina per gestirsi
moderatore non dire sciocchezze! sei offensiva!
moderatore non hai idea di cosa sia sottoporsi ad un trapianto: non ti permettere di dare certi giudizi!
donata con chi ce l’hai??
moderatore con Aurora70
orsetto Non credo che Aurora voglia offendere, ma solo ribadire che l’autogestione sia fondamentale!
moderatore quello l’abbiamo già detto! ma una volta che ci sono le complicanze, l’autogestione non basta più!
AURORA70 assolutamente no Daniela, stavo solo rispondendo alla tua dei sassi……e spero bene che nessuno pensi di ricorrere al trapianto per non dover più fare insulina…ovvio e doveroso sottolineare questo
moderatore chi fa un trapianto non lo fa per non fare più sticks e insulina!
donata beh…certo non fare più insulina vuol dire non essere più diabetici…quindi un bel sollievo
AlessandraT mi permetto di dire che un trapianto è se non l’unico, uno degli interventi più pericolosi ed invasivi che esistano, almeno per ora,,,,anche se siamo arrivati alla robotica.
Prof. U. Boggi Alessandra, il trapianto è un intervento delicato (o invasivo se preferisce). È per questo che non è consigliato a tutti. In ogni caso, in chi è consigliato è molto (molto, molto, molto, molto) meno invasivo del diabete. Mi creda.
AlessandraT sono dell’opinione che sia l’unica soluzione ad una menomazione grave e certa…altrimenti si può stare con l’insulina gli stick e via dicendo….
settembrino io ho 32 anni di diabete e 56 di età, glicata oscilla fra  7.5 e 8. nessuna complicanza seria. mi ritengo fortunato ma non è la prima volta che mi sento dire che dopo tanti anni le complicanze sono meno probabili
xbetta buonasera  a tutti prof mi scusi …. sono appena arrivata mi spieghi quindi dopo tanti anni di diabete  (gestito bene) e di non complicanze le probabilità di svilupparle diminuiscono?
Prof. U. Boggi xbetta, non è che le possibilità “diminuiscono”. Diciamo che se dopo 20-25 anni, il rene è OK, l’occhio è OK, etc., ciò vuol dire che il paziente si è gestito bene e che, probabilmente, non è geneticamente predisposto. Allora, generalizzando un pò, si può dire che è poco probabile che compaiano complicanze croniche garvi e rapidamente evolutive.
Angel Scusatemi ma devo andare a malincuore. A tutti in bocca al lupo, e che Dio ce la mandi buona! Grazie, Prof. Boggi, grazie moderatore.
moderatore ciao Angel
SANDRAD quanto dura la convalescenza dopo un trapianto spk?
Prof. U. Boggi Sandrad, la degenza media in ospedale è di circa 15-20 giorni. Quando si va a a casa si sta bene ma i veri vantaggi si iniziano a sperimentare dopo 2-3 mesi
moderatore è tardi, ci salutiamo, prof?
Prof. U. Boggi Cara Daniela, è stato un piacere stare con voi, dopo tanto tempo. Se non sbaglio, l’ultima volta vi avevo dato “buca” (Anche se contro la mia volontà). Mi scuso ora per allora. Grazie di avermi ospitato.
moderatore Quando dai buca per un trapianto… è festa, perchè il trapianto è vita! e siamo sempre onorati della tua presenza.
marco1985 salve prof alla prossima
AURORA70 Grazie Professore Buonasera
xbetta grazie alla prossima
marco1985 e grazie di aver risposto alle nostre domande
donata grazie mille doc….speriamo che comunque tutto venga fatto bene….grazie buonanotte
max68 grazie prof alla prox
gina63 grazie Prof. Boggi buonasera tutti
Prof. U. Boggi Grazie marco, grazie xbetta, grazie donata, grazie max, garzie gina, alla prossima
giampi71 grazie di tutto Professore e buonanotte
Prof. U. Boggi Grazie giampi
AlessandraT arrivederci prof. e grazie
moderatore a presto!
moderatore grazie ancora e buon lavoro
Prof. U. Boggi Ciao Daniela, il lavoro come sai non manca.. Buona notte. Ciao a tutti