Gli esperti, migliore assistenza al diabete fa risparmiare il Ssn

Una migliorare qualità dell’assistenza alle persone con diabete fa risparmiare. “La prevenzione di questa patologia ma anche delle sue complicanze e’ un fortissimo capitolo di riduzione di spesa. E senza la necessita’ di fare grossi investimenti, ma riconsiderando quello che già c’e'”.
A offrire questa semplice ricetta e’ Massimo Massi Benedetti, presidente della Scientific Task Force di Idf (International Diabetes Federation), che a Roma ha partecipato al I Simposio nazionale sulla sostenibilità del Buon compenso del diabete (Bcd).
A 25 anni dalla legge di istituzione dei servizi di diabetologia (1987), l’incontro di oggi propone un confronto sul passato e sul futuro del nostro modello di prevenzione, assistenza e cura di questa patologia, sempre più diffusa anche tra i giovani. Un modello contraddistinto da punti di forza, come ad esempio la multidisciplinarieta’ e la capillarita’ sul territorio, ma anche da diversi limiti, come l’accesso non omogeneo alle cure, la scarsa disponibilità di dati pubblici a livello nazionale e la mancata razionalizzazione dei percorsi assistenziali.
“Oggi, guardando al futuro – continua Massi Benedetti – si pone un immenso problema di sostenibilità che vincola a scelte immediate, improntate a coraggio e discontinuità. E’ urgente agire in linea con le indicazioni fornite Idf, Onu e Oms allo scopo di attuare piani di azione mirati, volti a rendere disponibili dati e benchmark estensivi e affidabili a livello regionale, nazionale ed europeo, promuovere la prevenzione a 360 gradi, collaborare strettamente con tutte le componenti della societa’ per orientare nuovi modelli di consumo e comportamento e inserire nei programmi di studio scolastico elementi di prevenzione attraverso l’insegnamento di stili di vita corretti”.
La campagna Buon compenso del diabete, patrocinata dal ministero della Salute e resa possibile grazie al contributo incondizionato di Sanofi, è ormai giunta alla sua quinta edizione.

“Sanofi in Italia sostiene la Campagna Bcd fin dall’inizio, nella certezza che il buon compenso del diabete possa essere raggiunto esclusivamente grazie all’alleanza di quanti si impegnano nella prevenzione e nell’assistenza delle persone con diabete”, afferma Arturo Zanni, amministratore delegato di Sanofi in Italia.

 

 

di Sabrina Valletta

da ADNKronos Salute