Effetti dell’ipoglicemia acuta nei bambini diabetici

La corretta conoscenza dell’impatto dell’ipoglicemia sul cervello e’ uno dei fattori che maggiormente influenzano la gestione clinica del diabete 1 nei bambini.

Il DCCT ha dimostrato che la terapia intensiva e’ la strategia piu’ efficace per prevenire le complicanze microvascolari del diabete 1, ma e’ associata ad un piu’ alto rischio di ipoglicemia acuta.
Prima di considerare la terapia intensiva nei bambini, quindi, e’ importante chiarire gli effetti dell’ipoglicemia acuta sulle funzioni cognitive del sistema nervoso centrale in via di sviluppo.

Uno studio condotto da Dott. Fergus Cameron e dai suoi colleghi del Royal Children’s Hospital di Melbourne, Australia, ha valutato neuropsicologicamente e neurometabolicamente 3 pazienti in eta’ pediatrica (7, 9, 10 anni) dopo 48 ore dal loro primo episodio di ipoglicemia grave seguita da convulsioni e dopo 6 mesi.

I ricercatori avrebbero riscontrato alterazioni transitorie della performance eta’- correlata (valutata in termini di memoria nel breve e nel lungo termine, elasticita’ mentale e di linguaggio, orientamento video-spaziale)

La bambina di 7 anni era affetta da diabete da 2 anni. Le convulsioni si sono arrestate dopo 5 minuti dalla terapia con glucagone. La sua piu’ recente emoglobina glicosilata era 7.5%.
La bambina di 9 anni, diabetica da 6 anni, ha avuto le convulsioni da ipoglicemia subito dopo una dose supplementare notturna di insulina rapida. Dopo il glucacone le convulsioni si sono arrestate in 5 minuti. La sua emoglobina glicosilata piu’ recente era 8.7%.
Il bambino di 10 anni, era diabetico da 3 anni, ed era malato da qualche giorno ed ha avuto le convulsioni durante un riposo pomeridiano. Il bambino e’ stato trattato con infusioni endovenose di destrosio. La sua glicata piu’ recente era 7.8%.

E’ difficile valutare l’esatto impatto che convulsioni da ipoglicemia possono avere sul cervello, considerando solo questi 3 casi. Ma dati preliminari suggeriscono che l’ipoglicemia acuta abbia un effetto transitorio sul profilo neurometabolico e sulla funzionalita’ del lobo frontale, del lobo temporale e dei nuclei della base.

I ricercatori raccomandano percio’ cautela quando si fissano obiettivi glicemici ambiziosi in pazienti in via di sviluppo, specialmente in quelli di eta’ inferiore ai 5 anni.

Si ritiene importante studiare un numero di casi maggiore e prevedere un follow up piu’ lungo per chiarire le implicazioni che queste scoperte possono avere nel lungo periodo.

28 novembre 2005

 

da Diabetes Care 2005;28(11):2771-2773.

Traduzione Daniela D’Onofrio